Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio ... - OpenstarTs
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generalmente convengono a tutte <strong>le</strong> Masse montuose sol<strong>le</strong>vate dal fuoco sotterraneo,<br />
formano la natural divisione <strong>del</strong> suo discorso. V. Atti <strong>del</strong>l’Accad. di Pad. T.I.<br />
Ho esposto il Piano <strong>del</strong> ce<strong>le</strong>bre Autore con <strong>le</strong> stesse di Lui paro<strong>le</strong>; e non dubito<br />
di far cosa gratissima a chi mi <strong>le</strong>gge, riportando stesamente alcuni luoghi più<br />
singolari <strong>del</strong>la citata Memoria; i quali se furono base a’ miei versi, ne saranno <strong>del</strong><br />
pari un <strong>del</strong>izioso commento, e un’erudita illustrazione.<br />
«Perdesi nel<strong>le</strong> tenebre <strong>del</strong>l’età più rimote, ed è involta nella non sempre agevo<strong>le</strong><br />
a diradarsi oscurità <strong>del</strong>l’Al<strong>le</strong>goria la memoria di un avvenimento, che alterò<br />
la Costituzione fisica di quella porzione <strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong>la Terra, che ora sorge<br />
montuosa poche miglia distante da questa Città antichissima; avvenimento che<br />
di molto dovette precederne la fondazione. Il favoloso notissimo racconto <strong>del</strong>la<br />
caduta <strong>del</strong>l’incendiato Faetonte dal Cielo nell’alveo <strong>del</strong>l’Eridano, e <strong>del</strong>l’ambra o<br />
e<strong>le</strong>ttro, che colà incominciossi a formare pel pianto <strong>del</strong><strong>le</strong> di Lui sorel<strong>le</strong> cangiate<br />
in pioppi, copre la storia <strong>del</strong>la rivoluzione operata dal fuoco al<strong>le</strong> foci <strong>del</strong> detto<br />
fiume, nello stesso modo che il seppellimento <strong>del</strong> fulminato Tifone sotto la vasta<br />
mo<strong>le</strong> <strong>del</strong>l’Etna copre di un velame al<strong>le</strong>gorico l’origine di quel tremendo, e dopo<br />
tanti Secoli ancora minaccioso e devastatore Vulcano. L’accensione subacquea accaduta<br />
quinci non lunge fu certamente analoga a quel<strong>le</strong>, che in vari tempi fecero<br />
sorgere Terasia, Delo, Milo, Anafe, Santerini ed altre Iso<strong>le</strong> <strong>del</strong>l’Arcipelago e <strong>del</strong><br />
Mediterraneo dal seno <strong>del</strong>l’acque. Faetonte secondo ogni apparenza è la personificazione<br />
d’un nuovo Monte ignivomo sorto all’improvviso, e fors’anche in parte<br />
formato da massi infuocati e lampeggianti, che dalla vio<strong>le</strong>nza <strong>del</strong>l’esplosione furono<br />
balzati ben alto in aria, e ricaddero poscia a posarsi sul<strong>le</strong> rovine <strong>del</strong> cratere,<br />
donde erano stati cacciati, come ne sogliono ricadere a’ dì nostri frequentemente<br />
sul<strong>le</strong> aride falde di Vesuvio e di Mongibello. La subitanea e luminosa comparsa<br />
<strong>del</strong> terribi<strong>le</strong> fenomeno deve avere suggerito il nome di faεʹqwn tolto dalla radice<br />
medesima, da cui riconoscono l’antica loro denominazione di Faeo tre monti,<br />
l’uno fra gli Euganei detto anche dagli abitanti Monte bruciato, e due altri fra Vicentini,<br />
che Vulcanica origine apertamente mostrando tutt’ora, ne’ tempi meno<br />
lontani dalla lor nascita per lo sp<strong>le</strong>ndore <strong>del</strong><strong>le</strong> fiamme saranno stati osservabili.<br />
Le sorel<strong>le</strong> di Faetonte non altro ricordano che <strong>le</strong> minori Collinette o intumescenze<br />
<strong>del</strong>la pianura subacquea, contemporaneamente o dopo brevi intervalli sol<strong>le</strong>vate,<br />
sul<strong>le</strong> quali agevolmente i pioppi saranno propagati, e che nell’età presente<br />
ancora rimangono in isola. Dal<strong>le</strong> radici di coteste nuove protuberanze d’un suolo<br />
di grassa e uliginosa terra vegetabi<strong>le</strong> composto, come quella de’ paludosi luoghi<br />
sol’essere, dovette incominciar a fluire disciolto, e messo in moto pel sotterraneo<br />
calore il petrolio, che dapprima gal<strong>le</strong>ggiando sull’acqua, indi per opera <strong>del</strong>l’acido<br />
marino rassodatosi in ambra gialla, η’ʹlεktron detta da’ Greci, sarà stato dai rozzi<br />
abitanti de’ vicini paesi creduto aver immediata origine dalla gomma de’ pioppi,<br />
che nel color la somiglia, e al<strong>le</strong> nove Iso<strong>le</strong>tte avrà dato il nome...».<br />
«Chiunque o s’è trovato presente al<strong>le</strong> strepitose eruzioni di Napoli, o a giganteschi<br />
spettacoli <strong>del</strong>l’Etna, e chi ne ha visitato <strong>le</strong> falde e <strong>le</strong> radici, o ne ha <strong>le</strong>tto<br />
descrizioni ben tessute, dee convenire che veri Faetonti per lo sp<strong>le</strong>ndore in<br />
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