Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio ... - OpenstarTs
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ipresa con ricchezza di motivi da Guido Baldassarri. 2 Se tradurre significa creare,<br />
quasi che rovesciando il ce<strong>le</strong>bre omaggio alla divina Isabella, dal ritratto si passi<br />
all’origina<strong>le</strong>, la cultura <strong>del</strong> <strong>Cesarotti</strong> che si era esercitata nella traduzione settecentesca<br />
dei poeti ‘moderni’ e <strong>del</strong>la loro interpretazione <strong>del</strong>la classicità (sia pure<br />
di una classicità che si ampliava al<strong>le</strong> origini celtiche con l’Ossian), 3 si rivolge a maggior<br />
ragione a ciò che Walpo<strong>le</strong> titola la modernità dei giardini 4 va<strong>le</strong> a dire a ciò cui<br />
si riferiscono i poeti che operarono per la gradua<strong>le</strong> trasformazione <strong>del</strong> <strong>paesaggio</strong><br />
in giardino. Verrebbe da suggerire che è la ‘traduzione’ <strong>del</strong><strong>le</strong> idee di Milton, Bacon,<br />
Pope e Walpo<strong>le</strong>, per citare almeno i maggiori tra la fitta schiera dei poeti ing<strong>le</strong>si<br />
che sostennero, e assieme ai filosofi crearono, l’idea menta<strong>le</strong> <strong>del</strong> nuovo giardino. 5<br />
L’esempio <strong>del</strong>l’amatissimo Pope e <strong>del</strong>la sua ideazione <strong>del</strong>la casa e <strong>del</strong> giardino di<br />
Twickenham può apparire quello più affine all’operazione cesarottiana. 6 Del resto<br />
2 Il primo intervento di Baldassarri ribadito poi da saggi importanti è apparso in g. baldassarri,<br />
Dal Preromanticismo ai miti neoclassici, in Storia <strong>del</strong>la cultura Veneta diretta da G. Arnaldi e M. Pastore<br />
Stocchi, vol. 6, Dall’età napo<strong>le</strong>onica alla prima guerra mondia<strong>le</strong>, Vicenza, Neri Pozza, 1986,<br />
pp. 99-117. Si veda <strong>del</strong> medesimo l’articolato studio Sull’Ossian di <strong>Cesarotti</strong> in «La Rassegna <strong>del</strong>la<br />
<strong>le</strong>tteratura italiana», XCIII (1989), 3, pp. 25-58 e «La Rassegna <strong>del</strong>la <strong>le</strong>tteratura italiana», XCIV<br />
(1990), 1, pp. 5-29.<br />
3 «Andrebbe assai lungi dal vero chiunque immaginasse, che il <strong>Cesarotti</strong> donando all’Italia i<br />
componimenti di Ossiano, si avesse proposto di screditare i mo<strong>del</strong>li greci e latini; e in quella<br />
vece sostituire ad esempj di perfezione i canti <strong>del</strong> Bardo di Ca<strong>le</strong>donia. Ma sarebbe <strong>del</strong> paro iniqua<br />
sentenza presumere, e non pochi presumono a questo modo, che fuori di Grecia e d’Italia<br />
non possano allignare i semi <strong>del</strong> bello e <strong>del</strong> gusto; che il bello e il gusto dei greci e de’ nostri<br />
sia l’unico d’ogni genere e d’ogni spezie; che sia la bruttezza ed imperfezione qualunque altro.<br />
Coteste opinioni esclusive tornano sempre a danno gravissimo <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong>la giustizia, e<br />
portano alcuna volta gl’ingegni a correre nell’eccesso contrario per la brama di sottrarsi a quel<strong>le</strong><br />
rigide prescrizioni»: g. barbieri, Elogio <strong>del</strong>l’abate <strong>Cesarotti</strong> <strong>le</strong>tto all’Accademia di Scienze, Lettere ed<br />
Arti di Padova il giorno 21 marzo 1811, in Dell’Epistolario di <strong>Melchiorre</strong> <strong>Cesarotti</strong>, T.VI, Pisa, Capurro,<br />
1813, pp. xxviii- xxix.<br />
4 Il saggio di Walpo<strong>le</strong> uscì stampato a Strawberry-Hill, la ce<strong>le</strong>berrima villa con giardino moderno<br />
ideata dallo scrittore nel 1771, e venne ripreso con carattere definitivo nel IV volume degli<br />
Anedoctes of Painting in England nel 1780. Ebbe diversi titoli, The History of the Modern Taste in<br />
Gardening, e quello più conosciuto On Modern Gardening. Il libro conobbe un successo europeo e<br />
anche oggi <strong>le</strong> più accreditate storie <strong>del</strong>l’arte dei giardini lo citano tra <strong>le</strong> fonti primarie. La casa<br />
di Walpo<strong>le</strong> divenne ben presto la meta non solo dei curiosi e appassionati, ma di coloro che<br />
vo<strong>le</strong>vano introdurre <strong>le</strong> novità <strong>del</strong> nuovo gusto dei giardini e <strong>del</strong> col<strong>le</strong>zionismo inducendo per<br />
questo l’autore a scrivere una affascinante A Description of the Villa of Mr. Horace Walpo<strong>le</strong>… . Come<br />
per tutte <strong>le</strong> case e i giardini nati da un’idea, vedi Twickenham di Pope, vedi Selvazzano di <strong>Cesarotti</strong>,<br />
vedi Ermenonvil<strong>le</strong> costruito dal marchese di Girardin come ultimo rifugio per Rousseau,<br />
fino al progetto narrativo e ideologico <strong>del</strong><strong>le</strong> goethiane Affinità e<strong>le</strong>ttive, anche Strawberry Hill<br />
ebbe una sorte malinconica di decadenza e dispersione <strong>del</strong><strong>le</strong> favolose col<strong>le</strong>zioni che l’autore <strong>del</strong><br />
Castello di Otranto accumulò in vita.<br />
5 h. walpo<strong>le</strong>, Saggio sul giardino moderno, a cura di G. Franci, Firenze, Le Lettere, 1991; ID., Strawberry-Hill,<br />
a cura di G. Franci, Pa<strong>le</strong>rmo, Sel<strong>le</strong>rio, 1990.<br />
6 Lo stesso Walpo<strong>le</strong> indicava, come <strong>del</strong> resto farà <strong>Cesarotti</strong>, l’importanza fondamenta<strong>le</strong> nella<br />
poetica di Pope <strong>del</strong>la ideazione di Twickenham: «Per quanto io ritenga ben meritati gli elogi che<br />
ho riservato al<strong>le</strong> scoperte di Kent, in verità egli non fu senza pecche ne aiuti. Il signor Pope contribuì<br />
indubbiamente ad educare il suo gusto. Il progetto per il giardino <strong>del</strong> Principe di Gal<strong>le</strong>s a<br />
la ‘selva di giano’<br />
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