Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio ... - OpenstarTs
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importanti soccorsi <strong>del</strong>la prima educazione; e ciò per mala vaghezza <strong>del</strong> Padre,<br />
che ha voluto far prova di quanto potesse nel figlio la sola Madre Natura.<br />
(p) T. Livio, che per alcuni si vol<strong>le</strong> nativo d’Abano, o dei contorni. È famoso il<br />
Sonetto <strong>del</strong>l’Ab. Lazzarini, in cui ce<strong>le</strong>bra i Colli Euganei per essere stati la culla di<br />
T. Livio, e la Tomba <strong>del</strong> Petrarca.<br />
(q) Il Famosissimo Pietro d’Abano, intorno al qua<strong>le</strong> può vedersi Tiraboschi<br />
Let. Ital. ec.<br />
(r) Il Cardinal Bembo di cui si mostra la Casa di Vil<strong>le</strong>ggiatura al<strong>le</strong> radici orientali<br />
di Monte Rosso.<br />
(s) Molte Edizioni antiche si fecero in Italia <strong>del</strong>l’Opere <strong>del</strong> Petrarca, niuna<br />
comp<strong>le</strong>ta, e niuna moderna, e quel<strong>le</strong> da pochi conosciute, e da pochissimi <strong>le</strong>tte.<br />
Venezia si distinse con l’Edizione <strong>del</strong> 1496 di Gio. d’Amerbach, e specialmente<br />
con quella di Simon de Luere <strong>del</strong> 1501 lodata, a preferenza di tutte <strong>le</strong> nostrali e<br />
forastiere, dal Cav. Bal<strong>del</strong>li nella vita <strong>del</strong> Petrarca. Altra pur se ne fece nel 1516.<br />
In tutte queste Edizioni mancano <strong>le</strong> poesie Italiane. V’è la stessa mancanza, e<br />
qualch’altra più nel<strong>le</strong> due Edizioni Basi<strong>le</strong>nsi, e in quella di Lione. Ma grande compenso<br />
a questi difetti son <strong>le</strong> Memorie ce<strong>le</strong>bratissime <strong>del</strong>l’Ab. de’ Sade, il qua<strong>le</strong> è<br />
stato il primo a mettere in pieno lume i pregi e meriti <strong>del</strong> Petrarca, e a sviscerarne,<br />
dirò così, l’indo<strong>le</strong> e il carattere. Altre notizie particolari sulla vita e sugli studj<br />
<strong>del</strong> Petrarca in Arquà sta preparando il dotto Sig. Ab. Pierantonio Meneghelli.<br />
(t) È superfluo avvertire che lo squarcio seguente in elogio <strong>del</strong> Petrarca è quasi<br />
tutto contesto di emisticchi, e di versi tolti qua e là dal<strong>le</strong> sue rime. Voglio sperare<br />
che i miei Lettori mi sappian grado d’aver fatto in guisa, che il Petrarca medesimo<br />
sia quello che fa l’elogio al Petrarca. Certo niun’altro sti<strong>le</strong> avrebbe potuto adeguare<br />
quella insigne e<strong>le</strong>ganza, <strong>del</strong>icatezza, e unzione di sentimento, ch’e’ tutta di Lui.<br />
Non ho voluto segnar con <strong>le</strong> solite virgo<strong>le</strong>tte o in corsivo i luoghi Petrarcheschi,<br />
e perché già sono notissimi, e perché l’occhio non resti disgustato da una troppo<br />
frequente diversità di caratteri, o di apposizioni marginali.<br />
i colli euganei<br />
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