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F r i u l inews PAPER @ - FriuliNews.it

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i u l i news<strong>PAPER</strong> w w w. f r i u l i n e w s . i t<br />

10<br />

SCIENZIATI SOTTO ACCUSA<br />

L’AQUILA FU CASO SPECIFICO<br />

LA VERITÀ È CHE I FATTI ERANO LEGATI A PESANTI INGERENZE POLITICHE<br />

Raffreddatasi la polemica<br />

e dopo una comprensibile<br />

iniziale risposta<br />

scomposta del mondo<br />

scientifico alla sentenza in primo<br />

grado a sei anni di prigione,<br />

sette membri dell'organismo<br />

Grandi Rischi in sella ai tempi<br />

del terremoto dell'Aquila oggi<br />

si può ragionare a mente fredda<br />

su una sentenza che comunque<br />

vada sarà uno spartiacque<br />

importante. Normale<br />

che il mondo della scienza sent<strong>it</strong>osi<br />

fer<strong>it</strong>o abbia reag<strong>it</strong>o e che<br />

l'attuale presidenza della commissione<br />

nazionale Grandi rischi<br />

si sia dimessa, normale anche<br />

che il Governo abbia respinto<br />

le dimissioni rassicurando<br />

gli scienziati. Normale perfino<br />

che gli scienziati abbiano<br />

risposto all'appello del ministro<br />

Clini per bocca del fisico Luciano<br />

Maiani presidente dimissionario<br />

con: “se la Protezione civile<br />

ci convocasse, risponderemo".<br />

Forse a far tornare tutti<br />

con i piedi per terrà è stata la<br />

pesante scossa di magn<strong>it</strong>udo<br />

5registrata nel Pollino, al confine<br />

tra Basilicata e Calabria.<br />

Quasi che il terremoto avesse<br />

voluto dire “ehi io sono qui e delle<br />

vostre beghe me ne faccio un<br />

baffo”. Certamente una soluzione<br />

verrà trovata con il buon<br />

senso che non può mancare<br />

quando è in gioco la sicurezza<br />

dei c<strong>it</strong>tadini. Ma quanto è accaduto<br />

mer<strong>it</strong>a più di una riflessione<br />

che va oltre le dimissioni dell'organismo<br />

<strong>it</strong>aliano. La levata<br />

di scudi contro la sentenza è arrivata<br />

infatti anche dalla comun<strong>it</strong>à<br />

scientifica internazionale,<br />

forse perchè l'informazione<br />

giunta all'estero è stata “sem -<br />

plificata” con la semplice frase,<br />

condannati perchè non hanno<br />

previsto il terremoto.<br />

Detta così avrebbero perfettamente<br />

ragione gli scienziati<br />

americani, francesi e<br />

Terremoto del 2009 in Abruzzo, nella foto aerea l’ab<strong>it</strong>ato di Onna raso al suolo dal sisma<br />

Giapponesi che stanno gridando<br />

allo scandalo preoccupati<br />

non tanto per le sorti dei<br />

loro colleghi <strong>it</strong>aliani, ma per il<br />

fatto che incrinare il principio<br />

della estrane<strong>it</strong>à delle responsabil<strong>it</strong>à<br />

degli scienziati sempre<br />

e comunque potrebbe farsi<br />

strada anche nei loro paesi.<br />

Clamorosa e chiarificatrice<br />

è invece stata la posizione<br />

espressa dal giornalista Giustino<br />

Parisse, capo della redazione<br />

aquilana del quotidiano<br />

Il Centro che il 6 aprile perse<br />

ad Onna i due figli e il padre e<br />

che riporta la polemica nell'alveo<br />

del fatto specifico, ricollocando<br />

tutto nel clima <strong>it</strong>aliano<br />

del 2009.<br />

In un ed<strong>it</strong>oriale usc<strong>it</strong>o il mese<br />

scorso sul suo giornale all'indomani<br />

della sentenza Parisse<br />

è stato chiarissimo:<br />

«Questo processo è stata una<br />

sconf<strong>it</strong>ta per tutti. É lo Stato<br />

che ha condannato se stesso.<br />

Uno Stato che in quel 31 marzo<br />

2009 aveva rinunciato al<br />

suo ruolo: quello di proteggere<br />

i c<strong>it</strong>tadini per piegarsi alla vo-<br />

Primo Piano<br />

lontà della pol<strong>it</strong>ica che doveva<br />

mettere a tacere i disturbatori.<br />

É per questo che quello che si<br />

è svolto nel tribunale dell'Aquila<br />

non è stato un processo<br />

alla scienza. É stato piuttosto<br />

un processo a scienziati che di<br />

fronte al volere dei potenti dell'epoca<br />

hanno "staccato" il<br />

cervello e obbed<strong>it</strong>o agli ordini.<br />

Oggi condannarli al rogo non<br />

serve. Io non lo faccio, prosegue,<br />

e spero che anche il loro<br />

tormento interiore, che pure<br />

non ha nulla a che spartire con<br />

chi ha perso tutto, venga compreso<br />

e rispettato. Le sentenze<br />

vanno sempre accettate e<br />

lo avrei fatto anche in caso di<br />

assoluzione. Per me dopo<br />

questa condanna che suona<br />

obiettivamente molto pesante,<br />

non cambia nulla. Ora assisterò<br />

a dibatt<strong>it</strong>i senza fine sulla<br />

scienza condannata per non<br />

aver previsto il terremoto».<br />

«Io sono fra quelli, prosegue<br />

Parisse, che ha sollec<strong>it</strong>ato l’av -<br />

vio dell’indagine con un esposto.<br />

L'ho fatto perché volevo<br />

che quella vicenda (la riunione<br />

della Grandi Rischi) venisse<br />

scandagliata e approfond<strong>it</strong>a<br />

in un'aula di tribunale: oggi,<br />

2012, basta leggere i comunicati<br />

della Protezione civile per<br />

scorgere persino un eccesso<br />

di zelo come quando pochi<br />

giorni fa su Roma era stato<br />

previsto il diluvio universale.<br />

Ma è meglio così.<br />

Quando si tratta di fenomeni<br />

della natura soprattutto<br />

quelli che non sono prevedibili<br />

con certezza meglio allarmare<br />

che rassicurare. Se fosse accaduto<br />

anche all'Aquila che<br />

so, avrei passato qualche notte<br />

all'addiaccio ma la v<strong>it</strong>a dei<br />

miei figli non si sarebbe fermata<br />

per sempre. Ho visto che<br />

nella sentenza si parla di risarcimenti.<br />

Sin dal primo momento<br />

ho detto che per la morte dei<br />

miei figli non voglio nemmeno<br />

un euro. Ci sarebbe un solo<br />

modo per essere risarc<strong>it</strong>o per<br />

ciò che è accaduto: avere la<br />

possibil<strong>it</strong>à di abbracciare di<br />

nuovo i miei ragazzi. É successo<br />

una settimana fa. Sognavo.<br />

Poi mi sono svegliato».

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