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@ Fr<br />
i u l i news<strong>PAPER</strong> w w w. f r i u l i n e w s . i t<br />
24 Economia<br />
MANCATI PAGAMENTI: NEL<br />
NORDEST ALLARME ESTERO<br />
DAL L’INDAGINE ASSICOM CRITICITÀ ANCHE DALLE AZIENDE STRUTTURATE.<br />
Chi pensava che i cattivi<br />
pagatori si concentrassero<br />
in quelle regioni maggiormente<br />
colp<strong>it</strong>e dalla crisi,<br />
come nel Sud Italia, deve ricredersi.<br />
L’acuirsi della condizione<br />
economica ha cambiato alcune<br />
dinamiche: anche<br />
nelle aree storicamente<br />
considerate più affidabili,<br />
dove si concentrano le<br />
maggiori relazioni strategiche,<br />
la crisi ha prodotto<br />
conseguenze negative. Secondo<br />
l’indagine svolta da<br />
Assicom confrontando i<br />
dati raccolti nel I semestre<br />
del 2011 con quelli del I semestre<br />
2012 emerge come<br />
a livello Italia il Sud, pur<br />
confermandosi al 1° posto<br />
assoluto, riduce di 2,8 punti<br />
percentuali il suo peso sul<br />
totale pratiche di recupero,<br />
rispetto al passato.<br />
Cresce invece l’i n c i d e nza<br />
ricoperta dalle aree r<strong>it</strong>enute<br />
un tempo più solide<br />
come il Nordovest (+2,4%)<br />
e il Nordest (+0,2%). La<br />
cresc<strong>it</strong>a maggiore si registra<br />
in Lombardia +2%, il<br />
calo più significativo in Puglia<br />
– 2,8 %.<br />
Nelle quattro aree il peso<br />
è così suddiviso: il Sud<br />
28%, il Centro 25%, il Nordovest<br />
23,8% e il Nordest<br />
AlessandroSalvatelli<br />
Il grafico degli andamenti dei mancati pagamenti<br />
19%. L’estero, invece, si attesta<br />
al 4,1%.<br />
Rispetto all’andamento<br />
generale Italia, nel Nordest,<br />
particolarmente rilevante è<br />
il peso di pratiche di recupero<br />
cred<strong>it</strong>i aperte nei confronti<br />
di deb<strong>it</strong>ori esteri che<br />
– rispetto alle altre macro<br />
aree <strong>it</strong>aliane - detiene una<br />
quota sul totale insoluti del<br />
12%, contro il 4,1% della<br />
quota nazionale. Analizzando<br />
le pratiche di informazioni<br />
commerciali richieste<br />
verso i clienti esteri si nota<br />
una sotto-investigazione rispetto<br />
al totale insoluti generati,<br />
s<strong>it</strong>uazione che trova<br />
conferma nel calo di 0,5 %<br />
registrato nel I semestre<br />
2012 in rapporto al 2011.<br />
Sul totale insoluti, il peso<br />
dei mancati pagamenti nel<br />
Friuli Venezia Giulia cala di<br />
0,1% e di 0,2 % in Trentino<br />
Alto Adige. Cresce invece<br />
in Veneto (+0,3%) e in Emi-<br />
lia Romagna (+0,3). In particolare<br />
in Friuli Venezia<br />
Giulia il peso delle società<br />
di cap<strong>it</strong>ali è particolarmente<br />
significativo rappresentando<br />
quasi il 50% del totale<br />
insoluti.<br />
Dopo una cresc<strong>it</strong>a registrata<br />
negli ultimi tre anni,<br />
sono ora in leggero calo, gli<br />
insoluti generati dai propri<br />
corregionali, risultato correlato<br />
ad un atteggiamento<br />
maggiormente preventivo<br />
verso quei clienti dimostratisi<br />
meno affidabili.<br />
“L’indagine mette in evidenza<br />
come le aziende che<br />
non avevano intrapreso già<br />
nel periodo pre-crisi una<br />
corretta gestione dei pagamenti<br />
sono oggi quelle che<br />
più soffrono gli effetti dei r<strong>it</strong>ardi<br />
di pagamento e spesso<br />
hanno a loro volta difficoltà<br />
ad onorare i propri deb<strong>it</strong>i.<br />
– spiega Alessandro<br />
Salvatelli, presidente Assi-<br />
com S.p.A. – Data la veloc<strong>it</strong>à<br />
con la quale la crisi<br />
economica si è propagata,<br />
molte aziende non hanno<br />
avuto il tempo necessario<br />
per maturare un nuovo e<br />
più organizzato approccio<br />
alla tutela dei propri cred<strong>it</strong>i<br />
commerciali.<br />
L’esperienza di questi<br />
anni dimostra una volta di<br />
più che applicare con sistematic<strong>it</strong>à<br />
gli strumenti di<br />
prevenzione e mon<strong>it</strong>oraggio<br />
delle esposizioni consente<br />
di ridurre i tempi di<br />
incasso e lim<strong>it</strong>a i rischi di insolvenza.<br />
La formula magica non<br />
esiste - conclude Salvatelli<br />
– ma oggi più che mai ridurre<br />
al minimo le perd<strong>it</strong>e<br />
sui cred<strong>it</strong>i garantendo un<br />
adeguato livello di liquid<strong>it</strong>à<br />
rappresenta il presupposto<br />
necessario per superare la<br />
crisi e prepararsi a cogliere<br />
le opportun<strong>it</strong>à di ripresa.”