You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
@ Fr<br />
i u l i news<strong>PAPER</strong> w w w. f r i u l i n e w s . i t<br />
14 Esteri<br />
Armenia: focus sull’affaire Safarov<br />
sulla stampa silenzio sulla grazia<br />
IL PROVVEDIMENTO DI CLEMENZA CONCESSO DALL’AZERBAIJANZ RISCHIA<br />
DI AVERE GRAVI CONSEGUENZE SUL PIANO DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI<br />
L’Armenia è tornata sulle prime<br />
pagine dei giornali. Non per<br />
raccontarne la sua storia più<br />
che bimillenaria, né per parlare<br />
del suo popolo che fu il primo<br />
ad adottare il cristianesimo come<br />
religione ufficiale; nemmeno<br />
per un accenno alla complessa,<br />
e ancora aperta, questione<br />
del genocidio armeno.<br />
Qualcosa si è sent<strong>it</strong>o dire della<br />
vis<strong>it</strong>a del ministro della difesa<br />
<strong>it</strong>aliano Giampaolo De Paola<br />
nella cap<strong>it</strong>ale armena Yerevan,<br />
lo scorso 17 ottobre, ma grande<br />
rilievo ha invece susc<strong>it</strong>ato la<br />
part<strong>it</strong>a di qualificazione ai mondiali<br />
di calcio disputata il 12 ottobre.<br />
Suona un po’strano che l’Ar -<br />
menia, stato asiatico per posizione<br />
geografica ma europeo<br />
per storia e cultura, sia in primo<br />
piano con eventi di questo tipo,<br />
quando le fatti importanti che<br />
riguardano questa roccaforte<br />
‘paneuropea’ vengono quasi<br />
taciuti. Così è stata ignorata, e<br />
continua ad esserlo, la notizia,<br />
e soprattutto le conseguenze,<br />
della grazia concessa dal governo<br />
dell’Azerbaijan a Ramil<br />
Safarov, un mil<strong>it</strong>are azero, condannato<br />
all’ergastolo in Ungheria<br />
per avere ucciso il sottotenente<br />
armeno Gurgen<br />
Margaryan con ben ventisei<br />
colpi d’ascia mentre questo<br />
dormiva.<br />
I fatti risalgono al 2004,<br />
quando Safarov e Margaryan<br />
frequentavano a Budapest un<br />
corso di lingua inglese nell’am -<br />
b<strong>it</strong>o del programma Nato “Par -<br />
tnership for Peace”. Safarov,<br />
originario della contesa provincia<br />
Nagorno Karabakh, ha<br />
difeso il suo gesto dichiarando<br />
che l’omicidio è stato perpetrato<br />
per vendicare i circa 30mila<br />
morti della guerra che negli anni<br />
’90 ha interessato quel ter-<br />
r<strong>it</strong>orio. Un omicidio efferato<br />
con una forte componente razziale<br />
per cui l’imputato fu condannato<br />
in primo grado all’er -<br />
gastolo dal tribunale ungherese,<br />
senza il dir<strong>it</strong>to di domandare<br />
grazia per 30 anni. La sentenza<br />
è stata motivata dalla brutal<strong>it</strong>à<br />
e premed<strong>it</strong>azione del crimine,<br />
nonché dal mancato pentimento<br />
dell’imputato. La pena<br />
fu poi confermata in appello.<br />
L:244000m A:168pt<br />
Foto : Da trattare : 3110-P14-Fri-Cro_A012_37092_F01*<br />
Dopo la condanna, la vicenda<br />
è fin<strong>it</strong>a nel nulla, per ben 8<br />
anni, fino al 31 agosto, quando<br />
l’Ungheria ha concesso<br />
l’estradizione a Safarov, con la<br />
garanzia, da parte del governo<br />
dell’Azerbaijan, che il mil<strong>it</strong>are<br />
avrebbe scontato la sua pena<br />
in patria. Il presidente azero,<br />
Ilham Aliev, lo ha invece graziato,<br />
conferendogli addir<strong>it</strong>tura il<br />
grado di maggiore oltre a numerose<br />
onorificenze.<br />
Sullo sfondo della vicenda,<br />
c’è senza ombra di dubbio la<br />
questione irrisolta del Nagorno<br />
Karabakh, la provincia a<br />
maggioranza armena, ricca di<br />
petrolio, che si è dichiarata uni-<br />
lateralmente indipendente<br />
dall’Azerbaijan. Un terr<strong>it</strong>orio<br />
importante per l’Armenia, povera<br />
di risorse, che subisce il<br />
blocco di comunicazione da<br />
parte dell’Azerbaijan e della<br />
Tu r ch i a .<br />
Cr<strong>it</strong>iche dure, sia all'Azerbaijan<br />
sia all'Ungheria, sono<br />
arrivate ufficialmente dalla Casa<br />
Bianca e dal Cremlino. Il presidente<br />
armeno, Serzh Sar-<br />
Ramil Safarov, mil<strong>it</strong>are azero, condannato all’ergastolo e ora libero<br />
gsyan, ha dichiarato, dal canto<br />
suo, di non volere la guerra ma<br />
di essere pronto a combattere<br />
se dovesse essere necessario<br />
ed ha prontamente rotto i suoi<br />
rapporti diplomatici con Budapest,<br />
ev<strong>it</strong>ando anche di presenziare<br />
il vertice della Comun<strong>it</strong>à<br />
degli Stati Indipendenti organizzato<br />
in questi giorni proprio<br />
nella cap<strong>it</strong>ale dell’Azer -<br />
baijan, a Baku. Ha quindi ceduto<br />
la presidenza alla Russia che<br />
non vanta certo rapporti distesi<br />
con l’Azerbaijan, in particolare<br />
per il suo sostegno all’Armenia<br />
dove ha localizzato una delle<br />
più importanti basi mil<strong>it</strong>ari ed<br />
una centrale nucleare vicino<br />
alla cap<strong>it</strong>ale Yerevan.<br />
Insomma, un clima di tensione<br />
che non sembrava preoccupare<br />
molto l’Azerbaijan, non<br />
solo fonte importante di gas e<br />
petrolio per l’Europa, ma, nel<br />
contesto attuale, anche un alleato<br />
prezioso ai confini con l'Iran.<br />
Società statun<strong>it</strong>ensi hanno<br />
inoltre invest<strong>it</strong>o miliardi di<br />
dollari nei giacimenti di petrolio<br />
e gas naturali azeri e la Nato si<br />
serve degli aeroporti dell'Azerbaijan<br />
per il rifornimento in Afghanistan.<br />
Infine, Baku ha dimostrato<br />
di avere rapporti distesi<br />
con Tel Aviv ed ha speso<br />
più di un miliardo di dollari in armamenti<br />
israeliani.<br />
Una s<strong>it</strong>uazione molto difficile,<br />
dai molteplici risvolti, e che<br />
potrebbe avere conseguenza<br />
su larga scala. In tutto questo,<br />
ben poco può fare l’Europa che<br />
ha tuttavia passato, a fine settembre,<br />
una risoluzione in cui<br />
condanna la grazia concessa a<br />
Safarov considerandola "un<br />
gesto che potrebbe contribuire<br />
ad aumentare le tensioni”ed<br />
“una violazione delle garanzie<br />
date al governo ungherese”. Il<br />
Parlamento Europeo ha anche<br />
dichiarato che i negoziati in atto<br />
tra Baku e Bruxelles dovranno<br />
includere clausole che garantiscano<br />
“la difesa e riconoscimento<br />
dei dir<strong>it</strong>ti umani”. Un<br />
atto importante che rida fiducia<br />
al Parlamento Europeo, anche<br />
se i forti interessi economici<br />
frenano senz’altro prese<br />
di posizione risolute.<br />
In questa vicenda, quello<br />
che lascia perplessi è comunque<br />
il generale silenzio su un<br />
fatto che ha grandi ripercussioni<br />
sulla stabil<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica ed<br />
economica europea, ma anche<br />
sui più importanti dir<strong>it</strong>ti civili internazionali.<br />
Danielle Maion