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bosgattia ristampa - Stampa Libera

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sull’erba e ci finisco dentro». Pedalando si sentiva addosso<br />

una fiacca, una pesantezza; che fossero stati quei bicchierini<br />

di strega? Andava avanti meccanicamente come trasognato;<br />

e anche lo schioppo a tracolla l’impacciava, e gli dava l’impressione<br />

che il suo equilibrio, su quella biciclettona in pizzo<br />

a un nastro sottile d’erba verde, insidiato da due fossati<br />

larghi dove l’acqua correva veloce, fosse angosciosamente<br />

in pericolo. Ci fu un momento in cui avvertì che gli occhi<br />

gli si chiudevano di prepotenza e poggiò i piedi per terra.<br />

Riccardo che lo precedeva pedalando spedito e chiacchierando,<br />

non sentendolo più rispondere si voltò a guardare.<br />

Si accorse che il professore stava attraversando un<br />

momento di fiacca e tornò indietro. Quando l’ebbe raggiunto,<br />

trovò il pretesto per fermarsi.<br />

Proprio di là del fosso, a sinistra, si stendeva un grande<br />

campo.<br />

– Vèdelo, xè qua che sto inverno mi e me m’siere gavemo<br />

copà i ochi!<br />

Quell’inverno, infatti, Riccardo e il suocero, anche lui<br />

cacciatore appassionato, avevano sorpreso un branco di<br />

oche granaiole, scacciate dalla steppa del nord dalla invernata<br />

gelida e burrascosa.<br />

Lo avevano visto calarsi mentre stavano sulle rive del Po<br />

ad aspettare il passo delle anitre, e fatto un lungo giro per<br />

raggiungere il fosso, ci si erano infilati dentro, con la neve<br />

molla che in certi luoghi arrivava fino alle cosce; e sciaguattando,<br />

piegati a metà, gli erano arrivati a tiro.<br />

Con l’automatico ne avevano stese tre, di colpo; due<br />

altre eran cadute al limite del campo dopo essersi alzate;<br />

altre erano andate via volando malamente, ferite, forse<br />

erano andate a cadere lontano. Una, infatti, l’avevano raccolta<br />

all’indomani certi contadini dalle parti di Mazzorno,<br />

in mezzo alle terre.<br />

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Il professore la conosceva già questa storia, che era per<br />

il paese uno degli episodi dell’invernata; ma Riccardo approfittò<br />

della sosta per indicargli il punto dove le oche stavano<br />

pascolando quando gli avevano sparato, dove erano<br />

rimaste stecchite le prime tre, e dove erano cadute quelle<br />

ferite, e intanto, sottecchi, osservava se al professore passava<br />

quella sfuriata di sonno e di stanchezza.<br />

La campagna polesana si apriva, come il palmo d’una<br />

mano, fino alle golene in riva al fiume davanti a loro. Lì il<br />

Po faceva una larga curva, quasi abbracciandoli, e baluginava<br />

grigio azzurro tra gli alberi in lontananza, a semicerchio.<br />

Campi di frumentone, basso e rado per colpa della siccità;<br />

campi di bietole d’un curioso verde bruciato rossiccio;<br />

e poi «strenne» incorniciate di viti, coi pampini avviticchiati<br />

ai rami degli olmi, degli ontani, e senza fine canali e<br />

fossi, che vi stendevano sopra una enorme ragnatela; e<br />

stagni che schiudevano i loro occhi, verdastri di pavarina,<br />

e, in mezzo ai campi, màseri, in attesa della canapa, orlati<br />

di canne palustri, vigilati da mucchi di pietre che parevano<br />

antichi tumuli.<br />

Una quiete pesante di verde e di acque si stendeva sulla<br />

campagna bruciata dal sole, che le fattorie, dipinte in rosa<br />

o in azzurro, costellavano di pigre fumate dagli enormi camini,<br />

che ricordavano le torri di comando delle navi. Senza<br />

il fragore dei camion e delle motorette per la strada provinciale,<br />

ci si sarebbe potuti credere in un mondo remoto,<br />

fuori del tempo.<br />

Nel senso opposto al loro arrivavano intanto, spingendo<br />

avanti a sé carriole cigolanti, cariche di soca, un uomo anziano<br />

e una ragazza. La lista del sentiero lì era così stretta<br />

che Riccardo e il professore si dovettero tirare con le biciclette<br />

alla proda per lasciarli passare.<br />

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