Il MISTERO dI TuTTI I TEMpI HERBERT W. ARMSTRONG

Il mistero della civiltà umana
egli fu in grado di governano! Gli uomini gradirono
questo stato di cose, poiché … dissero … edifichiamoci
una città e … acquistiamoci fama, onde
non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra»
(Genesi 11:4).
Il popolo non solo si protesse dagli animali
selvatici costruendo una città recinta da mura,
ma gettò anche le basi di una propria autorità
umana — «acquistiamoci una fama». Questa città
era destinata ad essere un centro del governo
umano; pertanto, la necessità dell’ubbidienza a Dio
non sarebbe stata riconosciuta. Nimrod era il loro
capo. Essi costruirono inoltre una torre la cui cima
sarebbe dovuta giungere «fino al cielo». Con una
torre così alta essi avrebbero potuto fare quello che
volevano — disubbidire a Dio e sottrarsi alla Sua
punizione, per effetto della quale erano annegati i
precedenti abitanti della terra. Questo fu il primo atto
di aperta ribellione compiuto dagli uomini contro
Iddio dopo il diluvio; essi credevano di essersi messi
al riparo dalla retribuzione divina, qualora avessero
voluto disubbidirgli. Come Satana, anch’essi credettero
che, se potevano salire «sulle sommità delle
nubi», potevano essere «[simili] all’ Altissimo» (Isaia
14:14). Anche Cush, padre di Nimrod, ebbe un ruolo
importante nell’edificazione di questa torre e della
città (Alexander Hislop, the two Babylons, p. 26).
Questi popoli non solo parlavano la stessa lingua,
ma appartenevano anche a tre razze o famiglie diverse:
la bianca, la gialla e la negra. Così come Dio ha creato
numerose varietà nelle specie vegetali ed animali (per
esempio le molte varietà e colori di rose) per esaltarne
la bellezza, Egli ha anche creato, nel Suo amore, le tre
razze umane, ciascuna con un colore diverso della
pelle. Dio intendeva prevenire matrimoni interrazziali.
L’uomo però ha sempre voluto andare contro le leggi di
Dio ed opporsi ai Suoi intendimenti e alle Sue vie. Essi
volevano diventare una sola razza o famiglia, cancellando
così le differenze e particolarità che Dio, nel Suo
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