Il MISTERO dI TuTTI I TEMpI HERBERT W. ARMSTRONG

Il mistero degli angeli e degli spiriti maligni
macchina girava a destra sulla strada un’isolato est dalla
casa dello storpio.
Ero impaurito. Non avevo mai subito qualcosa dal
genere. Fermò la macchina vicino la marciapiede. Non ne
capivo nulla.
Era troppo tardi per cambiare marcia sulla Foster
road.
«Bene», ho pensato «guiderò fino questo isolato, poi a
sinistra e poi mi troverò di nuovo sulla Foster road.»
Ma andando verso sud in questa strada, uno poteva
girare soltanto a destra. Non c’era nessuna strada che andava
verso l’est. Per ritornare sulla Foster road ero costretto a
guidare di fronte lo storpio.
«Era possibile che un angelo ha sforzato il volante per
portarmi qui?» mi domandavo, un po’ sconvolto dall’esperienza.
Decidevo che sarebbe meglio fermare alla casa dello
storpio per esserne sicuro.
Lo trovai colpito di setticemia. La linea rossa avvicinava
suo cuore.
Gli ho detto quello ch’era successo.
«Adesso, so che Dio aveva mandato un angelo per
portarmi qui», dicevo. «Credo che Dio voglia che io
prega per voi — che Lui ti guarirà di questa setticemia per
mostrarvi la Sua potenza e poi per poter darvi un’altra
possibilità di pentirvi ed esssere disposti ad ubbidirLo. E se
farete questo, poi Lui raddrizzerà la tua colonna vertebrale
e diventerai completamente guarito.
«Così, adesso, se volete, pregherò per te e chiederò a Dio
di guarirti di questa setticemia. Ma non chiederò Dio di
guarire la tua colonna vertebrale almeno che non pentirete
e dimostrerete di essere pronti ad ubbidire qualunque cosa
che voi stessi vedrete che Dio ordina.»
Adesso furono disperati. Probabilmente mancava
soltanto 12 ore prima di morire. Non scherzavano o burlavano
riguardo «il divertimento» goduto alle «radunanze
Pentecostale». Volevano che io pregherò.
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