Il MISTERO dI TuTTI I TEMpI HERBERT W. ARMSTRONG

L ì g ov e r n o m o n d i a L e g e n t i L e
Il mistero d’Israele
Le profezie in Daniele 7 e Apocalisse 13 e 17 predicono gli
stessi eventi.
Purtroppo, nonostante avesse ammesso l’esistenza di
Dio, Nebucadnetsar non Lo ubbidì mai.
Da quel momento in poi, Dio si astenne dall’intervenire
negli affari degli altri popoli del mondo.
All’Impero Caldeo di Nebucadnetsar successe l’Impero
Persiano. Settant’anni dopo la cattività di Giuda
e la distruzione del tempio di Salomone, Dio pose in
mente a Ciro, re di Persia, di rimandare una colonia di
prigionieri giudei a Gerusalemme, perché vi edificassero
un secondo tempio.
Il governatore di questa colonia a Gerusalemme, a
cui si unirono i profeti Esdra e Nehemia, si chiamava
zorobabel. Fu lui a far costruire il secondo tempio al
quale è ritornato Gesù circa 500 anni dopo. All’epoca
della nascita di Gesù, i romani avevano già il potere, ed
Erode, re dei Giudei e servitore dei romani, aveva fatto
rinnovare ed ampliare questo tempio.
Questa colonia di Giudei rimandati a Gerusalemme
verso circa il 500 a.C. si estese lentamente nella regione
circostante della Giudea. Va sottolineato, però, che il
popolo del regno d’Israele non ritornò a Gerusalemme
con questa colonia di Giudei in quanto era già emigrata
verso nord-ovest, perdendo la lingua ebraica e persino il
ricordo della propria identità. Il mondo li chiamono le
dieci tribù perdute, ma parleremo di loro più tardi.
Fu durante questi 500 anni, che Dio inviò ai Giudei
in Palestina i cosiddetti profeti minori. Nell’ultima parte
di tale periodo, gli anziani modificarono alcuni aspetti
della religione originata con Mosè, trasformandola nel
giudaismo del tipo praticato quando Gesù era in vita. I
tempi erano maturi per l’avvento di Cristo.
Ma ritorniamo ora alle dieci tribù del regno d’Israele.
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