Il MISTERO dI TuTTI I TEMpI HERBERT W. ARMSTRONG

IL MIStEro DI tuttI I tEMPI
mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?!» Lucifero
dominava le nazioni dei tempi di Isaia per mezzo del
capo politico e militare umano al quale si riferivano i
primi undici versetti dello stesso capitolo.
Lucifero significa «astro mattutino», o «portatore
di luce», il che descrive il suo ruolo quando Dio lo creò.
Il brano citato continua: «tu dicevi in cuor tuo: «Io
salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle stelle
[angeli] di Dio».
Notate, dunque, che Lucifero aveva un trono, cioè
aveva una posizione di controllo e di governo, e quel
trono era ovviamente sulla terra, poiché egli voleva
ascendere al cielo. Ma continuiamo a leggere: … «Io m’assiderò
sul monte dell’assemblea [il trono celeste di Dio],
nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità
delle nubi, sarò simile all’Altissimo» (versetti 13-14). É
chiaro che Lucifero in realtà aveva in mente di spodestare
il Creatore e diventare lui stesso il Dio supremo.
Apparentemente, egli intendeva prendere il posto di
Dio come sovrano e governatore dell’intero universo.
Poi, nel versetto 15 leggiamo: «Invece t’han fatto
discendere nel soggiorno de’ morti [sheol in ebraico],
nelle profondità della fossa!» (versetti 15). Da questo
versetto in poi, il contesto del capitolo si riferisce di
nuovo al re di Babilonia che era un «tipo» o simbolo di
Satana.
Lucifero era il supremo capolavoro della potenza
creativa di Dio, un essere creato individualmente, che
in seguito ha cominciato a minacciare, proprio come il
mostro Frankenstein, di distruggere il proprio Creatore ed
usurparne il potere per poter dominare su tutto l’universo.
Questa profezia parla letteralmente di una guerra
in cielo destinata ad accadere nei nostri tempi, descritta
anche in Apocalisse 12:7-9: «E vi fu battaglia in cielo:
Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il
dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero,
82