megalopoli living furto con remake diavolo vattene! - Urban

un’età media intorno ai 30-35 anni. Tutti autorizzati dal
rispettivo vescovo, l’unico a poter consentire la caccia al
diavolo, anche prima che spuntino le corna.
Le nuove generazioni di esorcisti, che hanno potuto seguire
le lezioni anche in video conferenza da varie città
italiane (Bologna, Milano, Perugia e Caserta), hanno affrontato
vari aspetti legati ai fenomeni preternaturali: da
quelli antropologici a quelli psicologici, da quelli storici,
a quelli teologici e liturgici.
L’allievo modello alla fine dovrebbe saper riconoscere
i casi critici ai primi campanelli d’allarme. Per fortuna,
solo un episodio su dieci di presunta presenza del demonio
si rivela veramente possessione, gli altri sono da
ricondurre a patologie, ed è per questo che molti esorcisti
si avvalgono della collaborazione di psicologi.
Anche quando si scartano le cause mediche, le difficoltà
non sono finite. Non sempre la presenza del maligno
si manifesta con i classici fenomeni da cui la cinemato-
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grafia di genere ha attinto a piene mani. Probabilmente
anche un esorcista alle prime armi riesce a identificare
i casi di comprensione di lingue ignote, di anomale capacità
di rilevare oggetti occulti o remoti o di una forte
avversione al sacro. Ma l’esorcista esperto, spiegano i
docenti, deve saper riconoscere anche gli inganni a cui
il diavolo ricorre. Può succedere che le manifestazioni
cessino anche per lungo tempo, oppure che i demoni
fingano la liberazione o convincano il posseduto che si
tratti di una malattia mentale. Ma non bisogna lasciarsi
ingannare.
Stando alle dichiarazioni di Padre François Dermine,
esorcista e docente al corso, “Esorcismo e preghiera di
liberazione” è stato un successo. “Se fosse stato fatto
dieci anni fa”, afferma, “nessuno ci avrebbe preso sul
serio, saremmo stati derisi e trattati con ironia. Adesso
invece le domande per parteciparvi crescono di anno in
anno”. Meglio ricordarlo, però: la pratica dell’esorcista
è piuttosto impegnativa, dà grosse preoccupazioni e
non accetta formule part-time. Da quando il vescovo
lo ha incaricato di tale ruolo, Padre Dermine è infatti
letteralmente perseguitato dalle richieste di intervento,
non avendo quasi più tempo per lo studio e per le sue
lezioni di Teologia Morale presso l’Università Teologica
dell’Emilia Romagna. Alla domanda quanti esorcismi
pratica in un anno, la risposta è sconvolgente: “Almeno
due o tre al giorno”. Ma, racconta il padre domenicano,
aldilà dell’imprescindibile percorso spirituale, materialmente
l’esorcismo non costituisce niente di fantascientifico:
ci si mette a pregare, ricorrendo a volte all’acqua
santa o all’incenso benedetto, che si disperde meglio
nell’aria e raggiunge gli angoli più difficili.
Per il prossimo corso, che avrà inizio solo nell’ottobre
2007, le richieste sono in aumento. Già si parla però
anche di altri progetti, come alcuni mini corsi di due
settimane.
Le forze maligne sono avvisate. Anche perché in genere
non ci sono ripetenti... e non si fanno prigionieri!