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FOYER TORINO Incanti Nell’anno in cui Torino è capitale mondiale del libro la tredicesima edizione di Incanti non poteva che centrare la sua attenzione sul rapporto tra teatro e letteratura. In particolare, su come il teatro di figura sia in grado di affrontare il linguaggio del libro, dalla Bibbia alla favola per bambini. Ne nasce una carrellata di spettacoli a più registri, dall’ironia al dramma al disincanto. Teatro Vittoria Dal 25 settembre al 1° ottobre MILANO Milanoltre 2006 Il festival milanese affronta la sua ventesima edizione e gioca sulla maturità per tuffarsi nelle contraddizioni del contemporaneo, cercando di raccontare la complessità del mondo. Lo fa ospitando produzioni da Spagna, Svizzera, Quebec e Gran Bretagna. Tra queste – immancabile nella programmazione dell’Elfo (che lo organizza) – un testo del più provocatorio drammaturgo d’oggi. Si tratta di Mark Ravenhill, che presenta Product. Teatro dell’Elfo e Teatro I Dal 22 settembre al 15 ottobre PALERMO Palermo Teatro Festival La sezione “spettacoli” e quella “laboratori” caratterizzano un festival giovane – è alla sua seconda edizione – ma già capace di imporsi come importante punto di riferimento cittadino per il teatro. Due nomi spiccano nel cartellone: Emma Dante, con il suo nuovo Cani di bancata, e Claudio Collovà, con uno spettacolo coprodotto con il Teatrul Mic di Bucarest. Arricchisce il programma una serie di incontri e letture a latere. Teatro Nuovo Montevergini Dal 15 settembre 60 URBAN Acqua Marina (Chiara Lagani+Francesca Mazza) © Enrico Fedrigoli TEATRO DI IGOR PRINCIPE A SCHEMA LIBERO La danza è viva. Che rilegga i classici o si ispiri al circo TORINO Focus 11 Intrecci e contaminazioni a tutto tondo, in un continuo accavallarsi di presente e passato. Il Focus 11 di Torinodanza 2006 persegue la sua linea di sempre, che sta proprio nel non irrigidirsi in un tema pre- ciso. Al contrario, si guarda con la mente più aperta possibile a quanto vivacizza la scena coreutica contemporanea e la si ripropone in terra sabauda. Apre il Focus (venerdì 8 e sabato 9, Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri) Vsprs, nuova produzione dei Ballets C. de la B., che tornano a lavorare sui classici della musica. Dopo il Mozart di Wolf, quest’anno tocca a Claudio Monteverdi, del quale è stata rielaborata una selezione di Vespri della Beata Vergine, datati 1610. A sostenere la danza di dieci ballerini è la musica realizzata da Fabrizio Cassol con un trio di improvvisazione, due strumentisti tzigani e un’orchestra barocca. Suoni (apparentemente) classici anche per il secondo spettacolo (giovedì 28), con un Prokofiev innestato sui canti religiosi del sud Italia in Allegro Macabro, coreografia della milanese Francesca Lattuada per il Ballet du Grand Théâtre de Genève. Che si ripropone il giorno dopo con Loin, a firma Sidi Larbi Cherkaoui. Il coreografo belgamagrebino si è interrogato su ciò che, nel tempo, ha creato distanze tra gli uomini, e ne ha tratto danze su scene arabeggianti e musiche dell’Europa del XVII secolo. In ottobre, due le produzioni italiane: Corpus Hominis di Paola Bianchi e Behind the door di Gabriella Cerritelli. Chiudono il festival due lavori molto attesi: Anatomie Anomalie, dello svizzero Martin Zimmermann, interpretato da otto acrobati/danzatori, che ha molto segnato il panorama del circo contemporaneo, e la prima di Le sombrero, a firma Philippe Decouflé. vari luoghi cittadini dall’8 settembre al 22 ottobre www.comune.torino.it/torinodanza A BOLOGNA SI BALLA FUORI Venti d’oriente sul festival del decennale BOLOGNA Danza Urbana Quando si fa cifra tonda, ci si ferma a riflettere più del solito. Quest’anno tocca al festival bolognese, che festeg- IL CIRCO, LA TRAGEDIA E RUBINI MILANO Kol Il titolo in ebraico significa “vento”. Da lì parte Laura Balis per realizzare una coreografia in cui ogni suggestione sembra appunto portata dal vento e va a mischiarsi con richiami alle tele di Cézanne o agli affreschi di Giotto. Lo spettacolo è l’ultima creazione della compagnia Corte Sconta e nasce da una collaborazione a più mani con il MittelFest 2006 e l’Accademia di Brera di Milano, tra gli altri. Teatro Studio Dal 19 al 21 settembre gia la sua decima edizione e si allarga di più al panorama internazionale allungando lo sguardo fino al Giappone. Da lì infatti vengono le cinque compagnie che “aprono le danze” in piazze e in spazi non teatrali della città. Si tratta di Kairi Wakikawa, Maki Morishita, Shigemi Kitamura, Kakuya Ohashi e Baby-Q, tutti interpreti di creazioni pensate ROMA Nomade Ultima occasione per assistere a uno spettacolo storico del Cirque Eloize, firmato da Daniele Finzi Pasca. Dopo la tappa romana, infatti, questo omaggio al nomadismo chiuderà i battenti lasciando spazio a nuove produzioni. Tra contorsioni e gag, ovviamente, c’è molto circo. Ma c’è anche una storia che procede per quadri scenici, interpretata con la dedizione tipica degli attori nei riguardi di un ruolo. Teatro Eliseo Dal 26 settembre proprio per la scena felsinea. Thomas Hauert e Foofwa d’Imobilitè (ex solista della Cunningham Dance Company) completano il carnet di nomi esteri. Ma nemmeno manca l’attenzione al locale, con una sessione – Anticorpi – dedicata alle realtà emergenti sulla scena emiliana e nazionale. A chiudere, l’appuntamento di sempre: B-Boy Event. È il BOLOGNA M.#10 Marseille Decimo episodio della Tragedia Endogonidia, colossale opera teatrale messa in piedi dalla Socìetas Raffaello Sanzio, su musiche di Scott Gibbons. Uno show in cui masse di gas, liquidi e solidi si ammantano di luce e interagiscono come fossero personaggi di una storia. Che ci ricorda come il buio sia la vera matrice di ogni cosa. Evento speciale di Netmage festival a chiusura di Bè Bolognaestate. Teatro comunale 16 settembre momento in cui la danza rivela il suo potenziale di aggregazione tra artisti, che vengono chiamati in una jam di break dance all’ombra delle torri di Kenzo. Con tanto di giuria – cinque breaker europei – a valutare i migliori performer. vari luoghi cittadini dal 5 al 10 settembre www.danzaurbana.it ROMA Delitto e castigo Letteratura e cinema si fondono nel teatro. Da un lato c’è Dostoevskij; dall’altro Sergio Rubini, regista e attore più che navigato del cinema nostrano, che dopo anni e anni si riconcilia con il palco per una serata di letture. Rubini interpreterà gli stralci più significativi arricchendoli di parentesi dedicate alla trama, attraversando i temi eterni di una pietra miliare della letteratura. Parco della Musica 15 e 16 settembre
SEMPRE TEMPORANEI PER RESTARE CONTEMPORANEI Ai Magazzini cambia la musica ma non la qualità MILANO Magazzini Generali Anni fa andare ai Magazzini era un pò un’avventura. Il club stava in un’area industriale, accanto a capannoni d’inizio ’900 mai restaurati. Oggi, quando alle 4 di mattina si esce tra la nuova sede dello Ied e il posteggio d’un supermercato, la sensazione d’aver ballato sospesi nel tempo è un po’ meno forte. Ma per una volta il recupero d’un quartiere è partito dal basso, da una discoteca con accanto l’immancabile paninaio. Il senso d’avventura musicale, invece, resta: dal ’95 a oggi dai Magazzini sono passati i dj set techno dei Chemical Brothers e il live pop rock degli Air, l’elettronica fredda di Richard Dorfmeister e quella calda dei Gotan Project. Di solito l’hanno fatto al momento giusto, un attimo prima di stufare, come se nel club di via Pietrasanta i suoni debbano essere, almeno un po’, all’avanguardia. Tanto se gli strapagati guest esagerano in questa o quella direzione, ci pensano i dj resident a raddrizzare la situazione. Uno come Stefano Ghittoni suona il mercoledì per The Night Of Contemporary Beat da ben nove anni e col suo progetto Dining Rooms ha dimostrato che per far ballare non conta tenere sempre il ritmo alto, ma finire in bellezza. Oppure addirittura scendere, come fanno tutti coloro che frequentano il Livello 2, la dispensa sonora dei Magazzini a cura di Marco Rigamonti. Quest’anno Marco è stato in qualche modo promosso, visto che suona sul main floor per il party Klash. Dopo un po’ di passi falsi tra disco e swing, infatti, anche per il sabato la disco punta sulle sonorità tech house di Jetlag, ‘la serata’ dei Magazzini e di tutta la Milano fashion. Ogni venerdì notte in zona console prevale la clientela gay, mentre vicino al bar centrale le preferenze si mescolano. E grazie alla ressa e alla minimal di Lele Sacchi gli scambi interpersonali sono più facili che mai. Quando il club riaprirà i battenti, il 15 settembre, ci saranno un privé e un’area fumatori nuove di zecca, ma si può star certi che il restyling non cambierà quell’aria un po’ provvisoria che è uno dei punti di forza del locale. Il mercoledì l’ingresso è gratuito, il venerdì costa 20 euro, il sabato 15. LORENZO TIEZZI via Pietrasanta, 14 tel. 02-55211313 www.magazzinigenerali.it ARIA TEDESCA ALLA LEOPOLDA L’elettronica del Nextech dà sempre la scossa FIRENZE Nextech Festival La prima sera si parte col noise rock dei Liars. Il gruppo è attivo tra New York e Berlino e dal vivo sperimenta con sample, sequencer e distorsori. Più tardi si balla con un dj set sperimentale di Andy Toma dei Mouse on Mars. La seconda c’è il live techno dei berlinesi Ellen Allien & Apparat, poi la palla passa ai Drama Society, italianissimi ma conosciuti in tutto il mondo grazie alle collaborazioni con Tiga. L’ultima sera iniziano i sequencer di Marc Houle (della scuderia M-Nus, la label di Richie Hawtin), mentre la chiusura è affidata al dj Pascal Feos, un altro techno mito lanciato da Sven Väth e dall’universo Cocoon. Detto così, soprattutto a chi non ha confidenza con la techno, può sembrare un altro festival di fine estate, con l’ormai consueto rito del gruppo che suona, saluta e lascia spazio a un dj. E invece non è solo NIGHTLIFE lo splendido non-contenitore della Stazione Leopolda a differenziare Nextech da tanti festival italiani. Innanzitutto c’è un’aria tutta tedesca che ben si adatta alla location. E poi, a Firenze sarà molto dura distinguere i concerti ‘live’ dai ‘freddi’ dj set, i momenti di riflessione sulla cultura elettronica e sulla musica d’ambiente (il sottotitolo è “musica elettronica e ambiente visivo”) dal semplice lasciarsi andare ballando, con i bassi che vibrano nello stomaco. L’idea giusta non è arrivare tardi, fare la coda e lamentarsi per il prezzo del biglietto, ma fare l’aperitivo alla Leopolda, spendendo meno e godendosi le performance multimediali degli artisti più giovani, quelli che ancora non hanno il nome grande in cartellone ma che, c’è da sperarlo, si faranno. Se poi più tardi i rumori dei Liars o la cassa in quattro dei dj saranno troppo forti, la Stazione ha un cortile bellissimo, quasi insonorizzato. Ingresso con consumazione tra i 10 e i 20 euro. LORENZO TIEZZI Stazione Leopolda 21-23 settembre www.nextechfestival.com CLUB MILANO Hot Chip @ Rainbow Fanno un indie rock che sembra pop elettronico ma è soprattutto suonato, la musica migliore per la più alternative delle disco milanesi, il Rainbow. Coi loro sintetizzatori vintage e il loro primo album The Warning stanno facendo impazzire Londra e New York e il remix di Boy From School non manca mai nelle borse dei top dj. Il 23 settembre un concerto perfetto per il ritorno ai ritmi metropolitani. Ingresso 15 euro. www.rainbowclub.it TORINO Xò Café Di giorno ci si viene a mangiare tra una lezione e l’altra, magari navigando wireless col portatile. La sera invece si balla, sempre gratis e sempre in un’atmosfera easy. Il 30 settembre riparte Vibe Session, il sabato hip hop e r’n’b con in console Federico Grazziottin e guest Tormento. Ogni giovedì invece il suono è reggaeton con Mesta, mentre il venerdì Tury Megazeppa e Marco Mei propongono rock e alternativo. Chiuso lunedì. www.xocafe.it ROMA Goa Dopo un’estate al fresco alla Terrazza dell’Eur, il 28 settembre la premiata ditta Coccoluto&Giancarlino torna a casa. Il ritmo è confermato: hip hop il mercoledì, elettronico giovedì e venerdì, house garage il sabato. Suonano solo top dj (da Humphries a Louie Vega passando per Ellen Alien) e piace anche l’idea tutta internazionale delle serate organizzate con le label culto: tra le prime collaborazioni, quella con la tedesca BPitch Control. Info: tel. 06-5748277 URBAN 61
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