nb - Il Poligrafo
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ecensioni e segnalazioni<br />
nome di Cataldo Ferrara, artista portogruarese<br />
esecutore dell’apparato decorativo. In<br />
un’epoca immediatamente precedente si<br />
potrebbe collocare la ricostruzione dell’edificio,<br />
come dimostrano alcune strutture interne<br />
create, con ogni probabilità, in funzione<br />
della decorazione pittorica. All’attività<br />
di Ferrara nel territorio l’autrice dedica ampio<br />
spazio e numerose immagini raffiguranti<br />
alcuni particolari delle opere della<br />
chiesetta della Visitazione e di altri oratori<br />
in cui il pittore lasciò prove che palesano l’ispirazione<br />
a modelli pordenoniani e amalteiani,<br />
nonché lo studio dei grandi artisti<br />
del XVI secolo. | Clara Pagnacco |<br />
<br />
MARIA SOLE CRESPI - ELENA LEONARDI, Magia<br />
del colore. Chiese affrescate della Marca Trevigiana,<br />
Ponzano Veneto (TV), Vianello Libri,<br />
2008, 4°, pp. 197, ill., e 35,00.<br />
L’iniziativa editoriale, volta alla valorizzazione<br />
del patrimonio storico-artistico della<br />
Marca Trevigiana, presenta la schedatura<br />
completa delle chiese affrescate del territorio<br />
realizzata da Maria Sole Crespi ed Elena<br />
Leonardi. <strong>Il</strong> volume è un valido strumento<br />
di consultazione per coloro che si avvicinano<br />
allo studio delle decorazioni che ornano<br />
monumenti religiosi presenti nel trevigiano<br />
e, in virtù della dovizia di particolari e notizie<br />
riportati, anche per quanti ne vogliano<br />
approfondire la conoscenza.<br />
Le schede, ordinate secondo una sequenza<br />
geografica, ricostruiscono nel dettaglio le vicende<br />
storiche, che coprono un arco temporale<br />
di almeno sei secoli, legate alla realizzazione<br />
delle numerose serie di affreschi. Alcune<br />
di esse sono state riscoperte grazie al<br />
paziente lavoro di ricerca delle autrici, quindi<br />
fotografate e pubblicate per la prima volta. A<br />
ogni opera è riservata una puntuale descrizione,<br />
resa ancor più chiara dai rilievi e dai<br />
disegni, eseguiti da Maria Sole Crespi, cui è<br />
affidata la visione d’insieme delle decorazioni,<br />
e dalle fotografie di Mara Zanato, che ne<br />
catturano i particolari più significativi.<br />
Come sottolinea la prefazione al volume, affidata<br />
a Guglielmo Monti, un pregio innegabile<br />
di questi testi consiste nell’aver messo<br />
in relazione “la storia costruttiva di ogni<br />
monumento con i contenuti narrativi delle<br />
figurazioni succedutesi nel tempo”. Da qui<br />
risultano, sempre citando Monti, “storie di<br />
accostamenti, sovrapposizioni e sostituzioni<br />
che ci restituicono la vita di un centro religioso<br />
come luogo d’incontro della cultura<br />
di epoche diverse”. Lo spazio architettonico,<br />
anch’esso soggetto negli anni a trasformazioni<br />
e adattamenti, offre in tal modo alle<br />
32 notiziariobibliografico59<br />
diverse espressioni artistiche stratificatesi<br />
nei secoli un “terreno di confronto e un<br />
supporto di continuità”. La bibliografia citata<br />
nei testi e raccolta in chiusura del volume<br />
rende conto dell’interesse che tali affreschi<br />
hanno suscitato nel corso degli anni e<br />
sottolinea anch’essa l’utilità del presente lavoro<br />
che riunisce in un’unica opera i dati<br />
relativi a ben cinquanta edifici, tra chiese<br />
maggiori e minori. | Clara Pagnacco |<br />
<br />
GIAMPAOLO QUIRINALI, San Giovanni in campagna<br />
“Ecclesiae Baptesimalis”. Lettura e restauro<br />
conservativo di un monumento, con la<br />
partecipazione di R&C Scientifica, Bovolone<br />
(VR), Comune di Bovolone, 2006, 4°, pp. 142,<br />
ill., s.i.p.<br />
<strong>Il</strong> volume presenta i diversi momenti del restauro<br />
che ha interessato il complesso di<br />
San Giovanni a Bovolone, nei pressi di Verona,<br />
in una prima fase tra il 1999 e il 2002<br />
e successivamente a partire dal 2005.<br />
La mole dei dati raccolti manifesta la precisa<br />
volontà da parte dell’autore di fornire un<br />
resoconto accurato e scientifico dell’intervento,<br />
ma anche di ricostruire la storia dell’edificio<br />
e soprattutto trasmettere la forza<br />
dei sentimenti che hanno animato e tuttora<br />
pervadono il luogo.<br />
<strong>Il</strong> lavoro di restauro è stato realizzato grazie<br />
al sostegno della Regione del Veneto, della<br />
Provincia di Verona e del Comune di Bovolone,<br />
che hanno in tal modo tenuto fede al<br />
ruolo che il Codice per i Beni Culturali e il<br />
Paesaggio affida agli enti locali nell’ambito<br />
della conservazione del patrimonio culturale<br />
e della sua pubblica fruizione e valorizzazione.<br />
All’iniziativa hanno partecipato anche<br />
la Fondazione Cariverona e la Banca<br />
Popolare di Verona.<br />
<strong>Il</strong> complesso di San Giovanni in campagna<br />
è costituito da due edifici assai diversi per<br />
impostazione: una chiesa a pianta rettangolare<br />
e un’altra, nata come battistero, a pianta<br />
ottagonale. La palese difformità di stile e le<br />
analisi condotte, ampliamente illustrate in<br />
calce alla pubblicazione, fanno presumere<br />
che la costruzione sia avvenuta in periodi<br />
differenti, ponendo l’erezione della chiesa<br />
prima di quella del battistero. Le ipotesi di<br />
datazione collocano l’una tra V e VIII secolo,<br />
e l’altra tra VI e VIII. L’odierno aspetto del<br />
nucleo è il risultato di ben otto fasi di sviluppo,<br />
come indicato nel presente volume:<br />
l’originale ecclesia baptesimalis, il battistero,<br />
la ricostruzione preromanica, i completamenti<br />
romanici (XIII secolo), gli interventi<br />
dei frati che vi abitarono (XVI secolo), il declino<br />
del complesso religioso (secoli XVII-<br />
immagini tratte da<br />
Magia del colore. Chiese affrescate<br />
della Marca Trevigiana...