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Urania 0689 -Opzioni - Robert Sheckley.pdf - Autistici/Inventati

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stanco, che attirava l'altro sesso (e anche molti membri del suo sesso, non tutti gradevoli). Nel<br />

complesso era il tipo adatto a reclamizzare un whisky di ottima marca, un abito raffinato, un'auto di<br />

gran classe.<br />

Il Duca ci ripensò e gli parve che così andasse bene. Mancava però qualche cosa. Perciò si mise a<br />

zoppicare, così, per dare un ultimo tocco e perché aveva sempre pensato che l'essere leggermente<br />

claudicante l'avrebbe reso misterioso e attraente.<br />

Adesso che tutto era sistemato, il Duca di Melba si sentiva proprio soddisfatto. L'unica cosa che gli<br />

seccava era che sua moglie lo aveva fatto svanire. Era molto avvilente.<br />

«Sapete?» disse a Mishkin. «Ho una moglie. La Duchessa di Melba.»<br />

«Oh, molto interessante» disse Mishkin.<br />

«In un certo senso sì. Ma sta di fatto che non credo in lei.»<br />

Il Duca sorrise fra sé. Un sorriso attraente. Poi si accigliò: un cipiglio attraente, perché sua moglie<br />

ricomparve di botto davanti a lui.<br />

La Duchessa di Melba esaminò attentamente il Duca di Melba e poi si affrettò a mutare aspetto. Da<br />

grigi, cambiò i suoi capelli in castani con riflessi ramati. Diventò alta, snella, con seno piccolo e un<br />

delizioso sederino. Si concesse polsi delicati, una vena azzurra che pulsava sulla tempia, e una piccola<br />

voglia a forma di stella sulla guancia sinistra, un paio di gambe fantastiche, un vestito di Pierre Cardin,<br />

una borsetta di Hermès, scarpe di Riboflavin, un sorriso conturbante sulle lunghe labbra sottili che non<br />

avevano bisogno di rossetto perché erano rosse di natura (un dono di famiglia), un accendino Dunhill<br />

d'oro massiccio, guance incavate, nuovi capelli corvini con sfumature bluastre, e un grosso zaffiro invece<br />

della fede nuziale.<br />

Il Duca e la Duchessa si guardarono e si trovarono incantevoli. Si allontanarono sottobraccio nel nulla<br />

in cui si erano fatti svanire a vicenda.<br />

«Tanti cari saluti» gridò loro Mishkin, guardandosi intorno nel parcheggio senza riuscire a trovar la<br />

sua macchina.<br />

Finalmente il guardiano arrivò calmo calmo. Era un ometto tarchiato in tuta verde con le parole<br />

Amritsar high school all-stars ricamate sul taschino. Disse: «Il tagliando, prego? Niente tagliando, niente<br />

macchina.»<br />

«Eccolo» disse Mishkin ed estrasse un cartoncino rosso dalla tasca laterale del borsetto<br />

«Non lasciategli prendere quel tagliando!» gridò una voce.<br />

«Chi sei?» domandò Mishkin.<br />

«Il tuo robot SPER attualmente travestito da Rover TC 2000 del 1968. Sei in preda agli effetti di un<br />

allucinogeno. Non dare il tagliando al guardiano.»<br />

«Qua il tagliando» disse il guardiano.<br />

«Non c'è fretta» replicò Mishkin.<br />

«Sì invece» e allungò la mano. Mishkin ebbe l'impressione che le dita del guardiano si fendessero<br />

trasformandosi in bocca e arretrò. Il guardiano avanzò lentamente. Adesso era un serpente con ali e<br />

coda biforcuta. Mishkin riuscì a scansarlo senza fatica.<br />

Mishkin si trovava di nuovo nella foresta. (Quella maledetta foresta!). Accanto a lui c'era il robot e un<br />

grande serpente alato stava avvicinandosi lentamente.<br />

La bocca del serpente secerneva fantasie. Il suo respiro era pura illusione. I suoi occhi erano ipnotici e<br />

i movimenti delle ali lanciavano incantesimi. Anche la forma e le dimensioni erano illusorie, in quanto<br />

era capace di trasformarsi da gigantesco in microscopico. Ma quando si trasformò diventando più<br />

piccolo di una mosca, Mishkin lo catturò abilmente e lo infilò in una bottiglietta di aspirina.<br />

«Cosa ne vuoi fare?» domandò il robot.<br />

«Lo conservo finché non verrà il momento in cui potrò vivere nella fantasia.»<br />

«Perché non adesso?»<br />

«Perché adesso sono giovane» rispose Mishkin «e devo vivere avventure, agire e soffrire. Più tardi,<br />

molto più tardi, quando i miei fuochi si saranno consumati e i miei ricordi si saranno offuscati, libererò<br />

questa creatura. Io e il serpente alato ci avvieremo insieme verso quell'ultima illusione che è la morte.<br />

Ma non è ancora il momento.»<br />

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