Urania 0689 -Opzioni - Robert Sheckley.pdf - Autistici/Inventati
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che per lui stesso era ancora inesplicabile.<br />
Essendosi creato, l'Uomo dei Mille Travestimenti, ora doveva restare insieme a se stesso. Doveva<br />
spiegare anche se stesso? Abolì rapidamente la necessità di farlo. Gli restava da chiarire solo come<br />
Mishkin e il pezzo di ricambio entravano in contatto. Ma ci riuscivano? Era necessario.<br />
"E così giunsero alla fine, Mishkin, il buffone cosmico e il pezzo di ricambio, fino alla crudele e<br />
paradossale conclusione del suo scherzo. Sì, essi perirono, e contemporaneamente la Terra precipitò nel<br />
sole, il sole esplose, e l'intera galassia cadde in un buco nero nel tessuto dello spazio-tempo, cancellando<br />
così la tragicommedia della vita umana, tutti i drammi e tutte le esistenze".<br />
No, per quanto delizioso, non andava. Mishkin e il suo pezzo di ricambio dovevano entrare<br />
finalmente in contatto; bisognava risolvere il problema originale e mantenere le premesse e le<br />
promesse. Dopo di che tutto poteva andare a catafascio, ma non prima.<br />
Eccoci dunque al punto di prima. L'Uomo dei Mille Travestimenti aveva ancora il penoso dovere di<br />
eseguire il compito per cui si era creato.<br />
Meditò. Nulla disturbò la sua disastrosa solitudine. Brandelli di pensieri gli offuscavano la mente:<br />
"Tutte le droghe che ti fottono sono buone". "La depressione è inevitabile". "Concomitanti". "Parigi".<br />
L'Uomo si costrinse con uno sforzo a riportare la sua attenzione sul pezzo di ricambio. Dove si trovava<br />
in quel momento quel maledetto coso? Forse in qualche vecchio deposito, sulla Terra, in attesa di esser<br />
tirato fuori per il diletto del paziente lettore.<br />
«Ma chi lo vuole un lettore paziente?» ghignò l'Uomo. Pure, non ci poteva far niente: era obbligato<br />
per contratto a creare un balletto per catatonici.<br />
L'Uomo cercò di riprendere animo. "Sto perdendo la testa". "I problemi inesistenti sono quelli più<br />
reali". "Non è proprio quel che avevamo in mente".<br />
Com'era vero! La gente che vive negli specchi non dovrebbe sprecare il fiato.<br />
Per lavorare l'Uomo dei Mille Travestimenti prese la sua riga analogica e la sua penna deduttiva.<br />
Ecco: il pezzo di ricambio diventa cuore d'aquila, acqua corrente, ghiaccio. E'poi: tesoro della terra,<br />
bicchiere di cristallo, odio, riso, pipistrello, aborto, riduttore.<br />
Ancora!<br />
Comportandosi con maggior disinvoltura, l'Uomo mise tutti i dati disponibili nel riciclatore e ve li<br />
lasciò per tre rotazioni. Poi premette il pulsante di "uscita". Uscì un'antilope a cavallo di un orso polare.<br />
Inutile! No, aspetta un momento... orso polare... sì, ci siamo: la polarità comporta un salto (lope) nel<br />
buio (ante).<br />
E adesso, tutto quanto dentro al simulatore di costrutti.<br />
64<br />
Ritorno al principio di realtà<br />
Quella mattina, Johnny Allegro era di malumore. Sistemò il cappello a lobbia sui capelli neri<br />
imbrillantinati, drizzò i polsini della camicia di mohair color cioccolata, e fu pronto a mettersi al lavoro.<br />
Suonò il telefono e Allegro rispose.«Qui Allegro.»<br />
«Johnny? Qui HarryvanOrlen.»<br />
Allegro si raffigurò il panciuto pistolero con la mascella in fuori cascante e le unghie sporche.<br />
«Be', cosa c'è?» sbottò. Detestava i pistoleri da quattro soldi, anche se per ragioni professionali era<br />
costretto a passarci spesso insieme diciotto ore al giorno.<br />
«Si tratta di questo, Johnny. Ti ricordi il lavoro che abbiamo fatto a South Main Street?»<br />
«Sii» ghignò Johnny ben sapendo che sotto quell'eufemismo si nascondeva la rapina alla Wel-Rite<br />
Storage Company in Varick Street.<br />
«Abbiamo trovato compratori per tutta la merce, salvo un articolo che non riusciamo a dar via.»<br />
«Che affare è?» chiese Johnny.<br />
«Un congegno con su un'etichetta che dice: Parte di Ricambio per Astronave L-1223A. Era indirizzato<br />
a un certo Mishkin in un posto che si chiama Harmonia.»<br />
«Vendilo.»