I Racconti tra realtà e leggenda di Mister X - Patrizio Marozzi
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quin<strong>di</strong> la mia masturbazione è una masturbazione <strong>di</strong> classe? ma a che classe<br />
appartiene, fosse quella dell'ozio, allora io sono uno che riflette alla grande. Mi<br />
scusi il gra<strong>di</strong>no sceso, "forse dovrò scenderne qualcun altro". Salvando Acconci e<br />
soprattutto me stesso, l'ozio <strong>di</strong> cui lei parla nel contesto dell'arte contemporanea<br />
attuale non è abbastanza ozio da poter incidere realmente sull'identità dell'arte. Se<br />
l'epoca attuale ha perso una coscienza <strong>di</strong> classe e con essa il senso stesso <strong>di</strong><br />
appartenenza, ed io <strong>di</strong>co per fortuna, altresì ha peggiorato la situazione inibendo le<br />
possibilità che ci sono per la crescita <strong>di</strong> una cultura <strong>tra</strong>sversale. Assistiamo ad una<br />
nuova definizione <strong>di</strong> ceto che non è neanche sostenuta dai contenuti, ma dalla<br />
forma della <strong>di</strong>mensione economica, ciò crea un virtualizzazione dei contenuti che<br />
non acclara la <strong>realtà</strong> dei valori, ma favorisce un sistema, causa il vuoto d'identità,<br />
che tende inevitabilmente all'omologazione, si sta generando una forma <strong>di</strong><br />
virtualizzazione dei valori così perfetta che nell'illusione <strong>di</strong> uno stato comune si<br />
generano variabili minimali infinite che creano un'illusione <strong>di</strong> autodeterminazione:<br />
la logica dell'omologazione. Il mondo occidentale sta perdendo il significato e con<br />
esso la sua stessa memoria, non che non sia accaduto altre volte, anzi credo sia una<br />
cosa congenita alla cultura occidentale, ma il guaio è che ogni volta che ciò accade<br />
la <strong>di</strong>mensione spirituale sembra andare in fibrillazione, implodere in mondo oscuro<br />
dove non ci sono più argini per la caducità, il senso della materia come culto del<br />
significato <strong>di</strong> un oggetto storico-finto <strong>di</strong>venta il limite supremo, all'antitesi della più<br />
vera spiritualità cristiana. Dio stesso è <strong>di</strong>ventato un oggetto, qualcosa <strong>di</strong> finito<br />
misurabile organicamente, omologato, un assurdo inconsapevole, un'illusione<br />
accattivante <strong>di</strong> liberazione. L'arte contemporanea non è sfuggita a tutto ciò, vive<br />
ormai da tempo anch'essa nella sua logica d'identità omologata. Mi scusi la<br />
scorrettezza, ma lei crede veramente che ci sia qualche artista che all'interno del<br />
sistema dell'arte non ambisca a restarci, o che quelli, magari già confezionati in<br />
strutture omologate, non ambiscano al sistema dell'arte. E chie<strong>di</strong>amoci ma cosa è<br />
questo sistema dell'arte, se non un'organizzazione per produrre denaro? E qual è il<br />
sistema che usa? Scendendo <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong>ni voglio <strong>di</strong>rle che un certo mio amico,<br />
qualche anno fa "ha guardato aprire una galleria, è rimasto ad osservare come tutti i<br />
critici, vassalli, galoppini, o come si chiamassero aspettassero <strong>di</strong> essere chiamati,<br />
che si stabilisse un prezzo per loro, ma tutti restavano fermi. Poi questo mio amico<br />
ha deciso <strong>di</strong> scrivere gratis, senza badare a spese, per qualità dei contenuti e<br />
numero <strong>di</strong> pagine, non gliela faccio lunga se pur nell'oggettività del lavoro, nel<br />
ri<strong>di</strong>colo <strong>di</strong> artisti in crisi d'identità e con l'oggettiva qualità del lavoro svolto questo<br />
mio amico ha dovuto confrontarsi, non con la capacità degli altri, ma con il<br />
sovvertimento della loro logica: tu non mi paghi ti pago io. Non le racconto tutto<br />
l'accaduto e le interessanti sfaccettature e dettagli. Naturalmente il mio amico dopo<br />
questa operazione sull'arte a quel punto si è defilato, ...per osservare ancor <strong>di</strong> più la<br />
situazione ad un certo punto aveva persino creato un critico virtuale, che aveva<br />
scritto con lui nel presentare una mos<strong>tra</strong>, accendendo subito una nuova attenzione<br />
sul tipo. Credo che nella <strong>di</strong>versità il mondo dell'arte esprima a tutti i livelli queste<br />
situazioni, e che tutto sommato finisca per legittimare un sistema un tantinello<br />
mafioso. Da quello che ho potuto capire lei lotta per qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso da questo,<br />
ma l'ozio non è ancora ozio, scusi la mia in<strong>tra</strong>nsigenza.Mi scusi per la lunga lettera,<br />
e se non la riguardo con attenzione per eventuali errori, ma data l'ora devo proprio<br />
andare a dormire.Cor<strong>di</strong>ali Saluti<strong>Patrizio</strong> <strong>Marozzi</strong> P.S.Un Saluto alla Signora Valeria<br />
Mariani.patrizio@jth.it