I Racconti tra realtà e leggenda di Mister X - Patrizio Marozzi
I Racconti tra realtà e leggenda di Mister X - Patrizio Marozzi
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5 Settembre 2000.<br />
<strong>Patrizio</strong> <strong>Marozzi</strong><br />
Via IV Novembre 19<br />
63037 Porto D’Ascoli, A.P.<br />
tel e fax 0735 753745<br />
e-mail patrizio@jth.it<br />
Dir. Simona Vendrame<br />
Tema Celeste<br />
Anche dopo aver ascoltato la premessa incisa nel cd, il mio consiglio è quello <strong>di</strong><br />
rilassarsi e ascoltare. Indubbiamente la percezione dell’opera è soggetta allo stato<br />
soggettivo dell’in<strong>di</strong>viduo che l’ascolta, in questo caso lei. Pertanto non mi <strong>di</strong>lungherò nella<br />
spiegazione concettuale dell’opera, parlando dei riferimenti in essa evidenti dello stato<br />
delle proprie percezioni sensoriali e la <strong>realtà</strong> che da essa ne risultano. Di come tali<br />
percezioni possano essere manipolate per portare ad una percezione al<strong>tra</strong> della <strong>realtà</strong><br />
soggettiva, il più delle volte a fine dell’incremento del denaro, fino allo svilimento della<br />
bellezza stessa della vita, o anche peggio per acquisire un potere che ha senso solo in se<br />
stesso. Ma indubbiamente l’intento <strong>di</strong> questa opere è proprio quello <strong>di</strong> far riflettere su ciò,<br />
sulla con<strong>di</strong>zione primaria che determina l’esistenza umana: “Devi Mangiare”, che con le<br />
sue molteplici sfaccettature at<strong>tra</strong>versa le culture dell’uomo – la cultura umana.<br />
Quin<strong>di</strong> si rilassi e ascolti nel tempo strutturale che ho dato all’opera, così forse potrà<br />
avvertire, “sue variazioni percettive” che andranno ad arricchire e varieranno il suono, il<br />
senso, e fors’anche il volume <strong>di</strong> quello che ascolta. Non so se riuscirà a raggiungere quello<br />
stato in cui percepirà qualcosa <strong>di</strong> molto vicino all’allucinazione u<strong>di</strong>tiva con il suono che<br />
produce significati al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quelli primari incisi. Se non avviene vorrà <strong>di</strong>re che ha<br />
bisogno <strong>di</strong> una variazione temporale dell’opera, ma purtroppo io ho deciso che debba<br />
essere questo il suo tempo.<br />
Le mando un infinito saluto e l’augurio che la rivista non barcolli mai nella futilità<br />
vanesia dell’arte contemporanea.<br />
<strong>Patrizio</strong> <strong>Marozzi</strong><br />
P.S.<br />
L’ascolto in cuffia non è affatto sconsigliato, magari <strong>di</strong>rettamente dal lettore cd.<br />
Comunque si consiglia un ascolto privo dei filtri degli alti e dei bassi, qualora non fosse<br />
possibile, posizionali in flat.