La didattica della storia attraverso le fonti orali - Centro Studi Ettore ...

La didattica della storia attraverso le fonti orali
4. L’intervista non strutturata a risposta libera, conosciuta anche
come intervista non direttiva o conversazione libera, viene adottata
non quando si intendono rilevare le risposte relative a una serie di domande
preindividuate, ma quando si desidera raccogliere materiali i cui
contenuti e la cui forma non sono previsti né prevedibili. L’intervistato
viene dunque stimolato a trattare liberamente, ossia secondo le proprie
abitudini linguistiche e la propria visione delle cose, un argomento introdotto
dall’intervistatore, il quale non interferisce nell’eloquio se non
con interventi minimi.
Nessuna realtà “sociale, culturale, linguistica” è rilevabile nella sua
totalità e complessità. Anche la ricerca linguistica su base empirica si
propone di produrre semplicemente risposte a domande relative a porzioni
o settori della realtà indagata. La domanda di conoscenza, fondata
sui principi teorici elaborati nell’ambito della disciplina interessata, implica
dunque la formulazione di un progetto, che ha tra gli obiettivi
primari quello di delimitare e focalizzare il campo d’intervento, definendo
anche il tipo, la qualità e la quantità dei dati ritenuti necessari a
soddisfare la condizione empirica imposta dalla ricerca stessa.
In quelle ricerche che si avvalgono delle tecniche di raccolta dei dati
basate sull’intervista, un tale progetto è in parte affidato a un questionario,
il quale, nella sua accezione più generica e neutra, non sarebbe
che una sorta di pro memoria, più o meno dettagliato e ordinato secondo
priorità logiche e concettuali, sulle informazioni che devono essere
raccolte.
c) La liberatoria
La testimonianza orale necessita, per poter essere utilizzata come
fonte, di una autorizzazione da parte di chi l’ha rilasciata.
È opportuno dunque, possibilmente in un incontro preparatorio
all’intervista, spiegare al testimone come è strutturata la ricerca in
corso, da chi è promossa e quali sono le ragioni che hanno spinto il
gruppo di ricerca a rivolgersi a lui.
Si dovranno quindi enunciare le finalità della ricerca ed i possibili
usi, anche futuri, che potranno essere fatti della registrazione dell’incontro
e dell’eventuale trascrizione.
Si è perciò ritenuto utile riprodurre di seguito un possibile modello di
dichiarazione “liberatoria”:
26
Liberatoria
27
Cap. 1 – La didattica della storia orale
Luogo e data …….………………………
Io sottoscritto ……………………………… deposito presso l’Archivio/la
Biblioteca ……………………………, n. …. cassette audio/video/file che
corrispondono all’intervista da me concessa
a ……………………………………… [nome intervistatore]
il giorno …………………….....
presso la sede ……………………… [luogo dell’intervista]
per un totale di ore di registrazione pari a …………….
Tale intervista è stata da me rilasciata nell’ambito del progetto di
ricerca .....……………………………………………………………………………………
Autorizzo quindi ………………………………… ad utilizzare i contenuti
dell’intervista per realizzare una pubblicazione / una tesi di laurea.
La trascrizione dell’intervista potrà esser citata in tutto / in parte,
previa ulteriore autorizzazione / senza ulteriore autorizzazione
Autorizzo ………………………. all’uso di tale documento per propri
scopi di ricerca e didattica e per future pubblicazioni e iniziative
scientifiche.
Acconsento a che i documenti audio/video, e le trascrizioni che
corrispondono all’intervista, siano aperte alla consultazione di altri
studiosi.
Rinuncio ai diritti d’autore su queste registrazioni per i fini sopra
descritti, e li trasferisco a ……………………...
Considero …………………….. impegnato a mettere in atto nei miei
confronti, come autore dell’intervista, tutte le misure necessarie alla
tutela dell’immagine personale.
In fede,
d) La trascrizione
Firma ……….……………………………..
Il dibattito tra gli studiosi di storia orale sull’opportunità o meno di
trascrivere le testimonianze registrate è ancora aperto.
La “fonte orale”, per definizione, coincide con la registrazione audio o
video dell’intervista. La trascrizione della stessa non è fonte orale, ma
semplicemente uno strumento utile, a volte l’unico a disposizione del
ricercatore, per meglio esaminare la fonte orale e utilizzarne i contenuti
in forma scritta.