La didattica della storia attraverso le fonti orali - Centro Studi Ettore ...

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2 La formazione scolastica a Piombino Dese e nelle aree limitrofe dal periodo fascista agli anni ‘70 del Novecento 1 2.1 - Tema ed obiettivi di ricerca Questo lavoro, che nasce dall’adesione di alcuni insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Piombino Dese al corso di formazione “Memoria/Memorie: l’uso delle fonti orali per la storia locale” tenutosi nella primavera del 2006, proposto dal Centro Studi Ettore Luccini di Padova, affronta il tema della ricostruzione storica della vita scolastica a Piombino Dese e nelle aree limitrofe nel periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento. 1 Ricerca svolta nell’Istituto Comprensivo di Piombino Dese (Padova). Personale docente ed alunni partecipanti al progetto: Classe 5 aA, Scuola Elementare “Stiffoni” – Docente: Carmine Pullara – Alunni: Bavato Giorgia, Borghesio Carlo, Bragagnolo Filippo, Cagnin Emanuele, Cagnin Francesca, Chioato Camilla, Cinquegrana Salvatore, Codognato Sara, De Franceschi Sofia, Fainarea Adrian Emilian, Fanton Riccardo, Geron Thomas, Hajrizi Valmir, Libera Samantha, Palazzo Melissa, Pamio Riccardo, Peron Federico, Sartoretto Giulia, Scattolon Enrico, Scquizzato Alice, Telve Francesca, Zakaria Sara, Zugno Eleonora. Classe 1 aB, Scuola Media “Gemelli” – Docente: Franco Palumbo – Alunni: Ademaj Bergita, Balaso Fabio, Baldan Mattia, Bedon Beatrice, Boboc Daniel Lucian, Bortolotto Daniele, Caon James, Guerra Marta, Hu Matteo, Manera Paola, Marconato Emanuele, Mattiello Daniela, Mocanu Luciana, Pavanetto Simone, Pirollo Giada, Scapinello Riccardo, Scquizzato Fabio, Solivo Elisa, Stocco Valentina, Vanzetto Nicola. Classe 1 aC, Scuola Media “Gemelli” – Docente: Alessandra Onorato – Alunni: Aggio Chiara, Asan Semina, Benozzi Sabrina, Betteto Rudy, Bragagnolo Alessia, Cacciola Giulia, Calzavara Marco, Casarin Isabel, Chicos Andrei Marcel, Cremasco Steven, Duda Gheorghe Catalin, Formentin Vanessa, Gambaro Marco, Hajrizi Besart, Libralato Leonardo, Pallaro Sara, Roncato Filippo, Scattolon Andrea, Stecca Giulia, Tosatto Damiano, Vanzetto Giampietro, Vedovato Vanessa, Zampogna Elena. Classe 2 aC, Scuola Media “Gemelli” – Docente: Renata Targhetta – Alunni: Abouel Seoud Heni, Aloisio Mirko, Atzeni Jessica, Bortolotto Elisabetta, Bosco Anais, Cagnin Riccardo, Campione Valeria, Cappellin Tommaso, Cavallin Luca, Checchin Silvia, Gasparini Alessandro, Gregato Arianna, Pallaro Matteo, Parisi Alessandra, Schiavo Michelangelo, Scripnicu Beti Madalina, Talin Davide, Telve Lorenzo, Tempesta Luigi, Trevisan Diego, Vallotto Beatrice Veronica, Vanzetto Luca, Ventura Andrea, Zamengo Arianna, Zanatta Veronica. 99
La didattica della storia attraverso le fonti orali L’argomento scelto risultava interessante da più punti di vista: per la comprensione delle caratteristiche sociali, economiche, ambientali dell’area di residenza in una prospettiva diacronica: per indurre gli alunni a riflettere sulle differenze tra la scuola di un tempo e quella di oggi; infine, per l’opportunità di proporre un argomento a familiare a ragazzi, genitori e nonni. La scuola, infatti, rimane impressa nella memoria dei bambini in maniera significativa e costituisce un forte legame fra generazioni diverse. 2.2 - Metodologie prescelte La metodologia di studio seguita è stata appresa e sviluppata durante una serie di incontri di carattere teorico-pratico promossi dal Centro Luccini e realizzati dai ricercatori David Celetti ed Elisabetta Novello durante la primavera 2006. La metodologia indicata durante gli incontri è apparsa innovativa ed interessante sia per le innumerevoli ricadute conoscitive e didattiche connesse all’uso delle fonti orali nella ricerca storica, sia perché permetteva di sperimentare quanto appreso in una attività laboratoriale nelle classi. Al termine del corso teorico-metodologico, ogni Istituto aderente al progetto ha scelto un tema specifico da approfondire, poi proposto e discusso tra docenti partecipanti al corso e formatori. Le classi coinvolte nel progetto sono state la 5ª A della Scuola Elementare “Stiffoni”, la 1ª B, la 1ª C e la 2ª C della Scuola Media “Gemelli”. L’ attività laboratoriale si è focalizzata sull’approfondimento del valore scientifico delle fonti orali; sull’avvicinamento degli studenti alla raccolta, all’interpretazione e all’uso delle fonti orali attraverso l’applicazione di una corretta metodologia; sull’educazione all’ascolto delle esperienze autobiografiche; sul recupero della memoria storica della comunità attraverso l’incontro e la comunicazione tra generazioni. Il lavoro è stato pianificato seguendo una struttura di fasi successive, ciascuna funzionalmente preliminare alle altre. In primo luogo si è proceduto alla stesura di un questionario che gli alunni hanno poi distribuito alle proprie famiglie. Lo scopo è stato quello di introdurre la ricerca nelle diverse realtà familiari e, al contempo, di acquisire una serie di informazioni di base sulle quali poi poggiare le successive ricerche. Unitamente alla somministrazione del questionario, è stata formulata l’ipotesi di un’intervista e raccolto il consenso delle persone disponibili. Il questionario è stato poi distribuito a tutte le classi 100 101 Casi di studio – 2. Piombino Dese quinte elementari e alle prime e seconde medie dell’Istituto Comprensivo. Una volta compilati, i questionari sono stati raccolti ed elaborati, raggruppando le risposte per temi omogenei quali l’anno ed il luogo di nascita, la professione, il numero dei componenti dell’unità familiare, il luogo e la denominazione della scuola frequentata, la distanza e le modalità di percorrenza del tragitto casa-scuola, le tipologie di strumenti didattici utilizzati. Ciò ha permesso di ricostruire un primo quadro di sintesi, puntuale e diacronico, della condizione scolastica nel comune. In base a tali risultati sono state predisposte le tracce di intervista, ipotizzando una serie di domande strutturate su un tema principale (per esempio, com’era organizzata la mattinata scolastica) a sua volta scomposto in argomenti specifici (a che ora iniziavano le lezioni, c’era la ricreazione, che cosa mangiavate…). In tal modo è stato possibile controllare che tutti i punti fondamentali venissero effettivamente toccati e, al tempo stesso, impostare l’intervista come una libera conversazione attorno ad un tema comunque importante nella vita e nello sviluppo personale dei soggetti ascoltati. Queste prime tre fasi preparatorie hanno coinvolto esclusivamente i docenti che hanno aderito al progetto. Sono stati ancora gli insegnanti a tabulare i dati raccolti, ma poi gli alunni hanno provveduto a trascriverli utilizzando i mezzi informatici; tale lavoro di tabulazione, iniziato a scuola sotto la guida dell’insegnante, è stato portato a termine come compito per casa. Successivamente si è passati alla registrazione in audio e/o video delle interviste a genitori, parenti e amici che hanno offerto la propria disponibilità a rilasciare una testimonianza. Le persone disponibili ad essere intervistate sono state contattate dai docenti che hanno concordato con loro tempi, modalità e luogo dell’intervista. Alcune interviste sono state realizzate a scuola, alla presenza di tutta la classe, nelle ore curriculari dei docenti coinvolti nel progetto; altre, invece, si sono svolte a casa dell’intervistato, dove si sono recati l’insegnante e un piccolo gruppo di ragazzi. In tutto sono state realizzate venti interviste, cinque per ognuna delle classi coinvolte nel progetto. Questa fase ha richiesto notevoli accorgimenti sia per tutelare la privacy di alunni e intervistati, sia per garantire la sicurezza dei minori negli spostamenti (permessi di entrata fuori orario scolastico, permessi per uscite nel territorio). Le domande delle interviste sono state rivolte quasi sempre dai ragazzi; una prima parte è stata guidata da una traccia scritta, una
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