La didattica della storia attraverso le fonti orali - Centro Studi Ettore ...
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<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> <strong>della</strong> <strong>storia</strong> <strong>attraverso</strong> <strong>le</strong> <strong>fonti</strong> <strong>orali</strong><br />
<strong>La</strong> sua azione si esplicò con evidenza in ambito formativo dove, grazie<br />
all’istituzione di strutture di base, seppe dare ai giovani un’opportunità<br />
di lavoro e, al tempo stesso, impartire loro un’educazione segnata da<br />
precisi orizzonti politici che, a loro volta, indussero all’impegno nella<br />
politica o nel socia<strong>le</strong>. Non meno ri<strong>le</strong>vante fu, tuttavia, l’influenza esercitata,<br />
più o meno direttamente, sul<strong>le</strong> scelte del<strong>le</strong> amministrazioni locali,<br />
saldamente in mano all’egemoia democristiana, e nel<strong>le</strong> quali ben poco<br />
spazio era concesso, grazie alla compattezza del voto conservatore, al<strong>le</strong><br />
formazioni d’opposizione. Ciò non impedì, comunque, la presenza di voci<br />
e comportamenti dissonanti anche all’interno <strong>della</strong> compagine c<strong>le</strong>rica<strong>le</strong>.<br />
Illuminante a questo proposito, risulta la circostanza nella qua<strong>le</strong> il<br />
parroco <strong>della</strong> parrocchia di S. Pietro, soggetta alla diocesi di Treviso (a<br />
Camposampiero vi è anche un’altra parrocchia, S. Marco, soggetta invece<br />
alla diocesi di Padova), si spese verso la metà degli anni Cinquanta a<br />
favore dell’insediamento di industrie pesanti in paese al fine di frenare<br />
l’emorragia demografica provocata dall’emigrazione. Ta<strong>le</strong> approccio, come<br />
ben si può intuire, costituiva un’anomalia nel quadro <strong>della</strong> politica<br />
generalmente seguita dalla Chiesa, tesa ad evitare questa soluzione in<br />
quanto avrebbe aperto <strong>le</strong> porte alla “operaizzazione" <strong>della</strong> società con i<br />
“pericoli” che ne sarebbero derivati.<br />
In conclusione, se è vero che l’architettura storica genera<strong>le</strong> di ricostruzione<br />
ed interpretazione dell’evoluzione socia<strong>le</strong> ed economica dell’Alta<br />
padovana appare ormai consolidata, è altrettanto chiaro che <strong>le</strong> testimonianze<br />
<strong>orali</strong> hanno permesso di evidenziare la necessità di maggiori<br />
approfondimenti per arrivare alla piena comprensione di un processo<br />
comp<strong>le</strong>sso nel qua<strong>le</strong> <strong>le</strong> componenti produttive, politiche, sociali, religiose<br />
si sono unite ed amalgamate in inedite traiettorie tipiche dell’area<br />
veneta e fondamentali per valutare appieno <strong>le</strong> forze strutturali alla base<br />
del peculiare sviluppo sperimentato dal Camposampierese, come pure<br />
da vaste aree <strong>della</strong> Regione, a partire dagli anni Cinquanta.<br />
1.5 – Materiali<br />
1. Intervista ad Antonio Prezioso e Silvano Carraro<br />
a) Criteri <strong>della</strong> trascrizione<br />
Per quanto è possibi<strong>le</strong> a un’operazione del genere, l’intervista è stata<br />
trascritta con l’intento di riportare fedelmente <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> dei partecipanti.<br />
Si è perciò deciso di restituire anche <strong>le</strong> variazioni sintattiche e <strong>le</strong><br />
54<br />
55<br />
Casi di studio – 1. Camposampiero<br />
indecisioni da una parte, gli intercalari e <strong>le</strong> imprecisioni dall’altra, non<br />
derogando da questo principio nemmeno quando la costruzione genera<strong>le</strong><br />
di una frase o di un periodo risulta possibi<strong>le</strong> solo se compresa nel<br />
contesto del discorso. Si sono riportati in corsivo tutti gli interventi resi<br />
in dia<strong>le</strong>tto. <strong>La</strong> punteggiatura, infine, è stata usata in maniera da rendere<br />
al <strong>le</strong>ttore l’andamento del discorso verba<strong>le</strong> e, in secondo luogo, per<br />
facilitargli la <strong>le</strong>ttura.<br />
b) E<strong>le</strong>nco del<strong>le</strong> sig<strong>le</strong><br />
- APRE: Antonio Prezioso, testimone<br />
- GBUS: Gian Paolo Bustreo, insegnante<br />
- GBER: Giovanni Berti, alunno <strong>della</strong> classe 3 a presente all’intervista.<br />
- MCEL: Monica Ce<strong>le</strong>ghin, insegnante<br />
- SCAR: Silvano Carraro, testimone<br />
GBUS: Possiamo cominciare. Eccoci. Benvenuti a questa videointervista<br />
con i signori Carraro e Prezioso ai quali la nostra classe ha deciso di<br />
formulare alcune domande. Innanzitutto, chiediamo loro di fare una<br />
breve presentazione <strong>della</strong> loro carriera, del loro ambiente di formazione,<br />
dei loro studi e anche del<strong>le</strong> esperienze politiche. Chi vuo<strong>le</strong> cominciare?<br />
Prego.<br />
c) Trascrizione dell’intervista<br />
APRE: Comincio io? Dunque, io sono stato insegnante, dicevo poco<br />
prima al vostro professore che con una certa emozione sono rientrato in<br />
una classe dopo vent’anni, insomma. Non ho mai insegnato in questa<br />
scuola. Ho insegnato in altre scuo<strong>le</strong>, a Padova in particolare, io sono<br />
stato… mi sono laureato in <strong>le</strong>ttere, ho insegnato <strong>le</strong>ttere nel ginnasio,<br />
quindi avevo molte materie, italiano, latino, greco, <strong>storia</strong> e geografia<br />
perché era una cattedra molto pesante; e durante il periodo d’insegnamento<br />
che era quello del mio mestiere, diremo <strong>della</strong> mia professione,<br />
mi sono impegnato anche in qualche altra attività di carattere amministrativo,<br />
di carattere politico. In particolare, durante il periodo che a voi<br />
interessa, che il vostro professore adesso ci indicava, sono stato qui a<br />
Camposampiero consigliere comuna<strong>le</strong>, per un po’ di tempo, ma in particolare<br />
presidente dell’ospeda<strong>le</strong>. Allora c’era l’ospeda<strong>le</strong> che aveva un’amministrazione<br />
propria non c’era un’unità loca<strong>le</strong> socio sanitaria come<br />
adesso. Sono stato presidente dell’ospeda<strong>le</strong> per dieci anni, cioè dal 1955<br />
al 1965. E in quel periodo l’ospeda<strong>le</strong> ha avuto una notevo<strong>le</strong> espansione,<br />
ma caso mai dopo su questo...<br />
GBUS: Torneremo…