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La didattica della storia attraverso le fonti orali - Centro Studi Ettore ...

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<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> <strong>della</strong> <strong>storia</strong> <strong>attraverso</strong> <strong>le</strong> <strong>fonti</strong> <strong>orali</strong><br />

GBUS: Le Acli…<br />

SCAR: Associazione cristiana lavoratori italiani…<br />

GBUS: Associazione che…<br />

SCAR: Associazione che ha messo su a Camposampiero un centro professiona<strong>le</strong><br />

che secondo me ha dettato proprio direi il tono <strong>della</strong> trasformazione<br />

in maniera forte quando passiamo del passaggio dall’agricoltura<br />

all’industria, dall’agricoltura ai servizi; perché nel frattempo Camposampiero<br />

che aveva sempre avuto secondo me una vocazione di servizi,<br />

per esempio è stata sede territoria<strong>le</strong> dell’ufficio del Registro che oggi non<br />

c’è più, dell’ufficio imposte, di varie… servizi che servivano il mandamento,<br />

Camposampiero era anche centro mandamenta<strong>le</strong>, allora 12 comuni<br />

formavano un mandamento; Camposampiero aveva avuto sempre<br />

questa, diciamo, anche aspirazione. Nel frattempo <strong>le</strong> Acli avevano messo<br />

in piedi questo centro professiona<strong>le</strong> che aveva sfornato, direi, centinaia<br />

di lavoratori qualificati; meccanici, fa<strong>le</strong>gnami, non parliamo degli infermieri<br />

<strong>della</strong> scuola professiona<strong>le</strong> qui del professor Prezioso che è stato<br />

iniziatore ancora prima di me, e<strong>le</strong>ttricisti, tecnici di vario tipo che come<br />

uscivano dalla scuola, pensate, prendevano subito servizio nel<strong>le</strong> varie<br />

imprese. Perché mentre si stava formando questa trasformazione, dall’altra<br />

stavano crescendo <strong>le</strong> imprese del nostro territorio; ecco anche qui<br />

Camposampiero era un territorio comp<strong>le</strong>tamente agricolo però che dal,<br />

appena passato gli anni ‘50 comincia a darsi una struttura industria<strong>le</strong>.<br />

Credo che il primo comune che si è data la prima struttura sia stato Campodarsego,<br />

Piombino Dese, successivamente Camposampiero…<br />

GBUS: Tramite strumenti urbanistici quali il piano regolatore o…<br />

SCAR: Direi non tanto gli strumenti urbanistici, c’era una grande fame di<br />

imprese per cui <strong>le</strong> amministrazioni comunali più attente stimolavano la<br />

venuta del<strong>le</strong> imprese sul territorio, addirittura li favorivano, non so, gli<br />

davano la terra, gli davano dei contributi, allora per la verità questa era<br />

considerata zona depressa, e quindi anche aveva un contributo fisca<strong>le</strong><br />

particolare, comunque c’era questa, questa lungimiranza secondo me di<br />

fare venire <strong>le</strong> imprese e così è cominciata da una parte c’era la scuola che<br />

formava questi lavoratori, dall’altra <strong>le</strong> industrie che cominciava a crescere<br />

e quindi ad assorbire tutti questi lavoratori. Credo che questa sia<br />

stata una cosa estremamente importante per la <strong>storia</strong> di Camposampiero.<br />

GBUS: Bene, vediamo adesso allora che cosa è successo con gli occhi di<br />

un insegnante.<br />

58<br />

59<br />

Casi di studio – 1. Camposampiero<br />

APRE: No, ecco, io, per fare un po’ la <strong>storia</strong>, no, anche perché si arriva a<br />

queste attività di cui abbiamo parlato finora <strong>attraverso</strong> una formazione<br />

persona<strong>le</strong>. Adesso vi è stato detto una formazione di partenza degli scout.<br />

<strong>La</strong> mia invece è stata un po’ diversa, è partita dall’azione cattolica quindi<br />

si è sviluppata un po’ anche <strong>attraverso</strong> la presenza nel periodo <strong>della</strong> Resistenza,<br />

quindi una formazione alla democrazia, diremo, <strong>attraverso</strong> anche<br />

queste iniziative allora clandestine naturalmente, per poi aprirsi<br />

nella vita politica quindi nell’appartenenza a un partito perché il partito<br />

era il tramite <strong>attraverso</strong> il qua<strong>le</strong> si arrivava alla responsabilità amministrativa<br />

per arrivare a quel<strong>le</strong> responsabilità amministrative che vi ho<br />

detto e che poi si sono sviluppate in altre ma successive agli anni ‘60 e<br />

quindi non interessanti il nostro colloquio di questa mattina. Ecco certo<br />

che come diceva prima Carraro, la preparaz…, la trasformazione principa<strong>le</strong><br />

di questo paese è stata quella avvenuta durante questi anni. Lui<br />

parlava <strong>della</strong> scuola di formazione professiona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> Acli, io potrei dirvi<br />

che prima ancora nel 1948, sempre però per iniziativa del<strong>le</strong> Acli, avevano<br />

cominciato a realizzarsi qui a Camposampiero dei corsi di formazione<br />

professiona<strong>le</strong> per muratori, per fa<strong>le</strong>gnami, per e<strong>le</strong>ttricisti che erano, diremo,<br />

l’avanguardia di quel<strong>le</strong> di cui vi ha parlato poco fa Carraro. Ecco, c’era<br />

in qualche modo anche però, la paura dell’industrializzazione, perché<br />

pareva no che a un certo momento il diffondersi di una classe operaia al<br />

posto di quella agricola preva<strong>le</strong>nte portasse con sé una caduta di valori,<br />

specialmente di valori religiosi di valori m<strong>orali</strong>; però c’era contemporaneamente<br />

anche una grande emigrazione dai nostri paesi perché qui<br />

non si trovavano, non si trovava possibilità di sviluppo specialmente allora<br />

quando i giovani erano molto più numerosi di adesso e <strong>le</strong> possibilità,<br />

<strong>le</strong> possibilità di lavoro erano poche. C’era una grande emigrazione verso<br />

la Lombardia, verso il Piemonte, ma addirittura all’estero: molti di Camposampiero<br />

si sono trovati in Australia, per esempio. E allora c’era la<br />

esigenza di mantenerli qui. Come si poteva fare? Nei modi che vi sono<br />

stati poco fa ricordati ma anche tenendo presente che dal punto di vista<br />

religioso, per esempio, <strong>le</strong> autorità ecc<strong>le</strong>siastiche di allora monsignor arciprete<br />

di San Piero, no, che era monsignor Torresan a quel tempo, non<br />

erano contrari all’industrializzazione come molti altri invece perché ritenevano<br />

che era opportuno mantenere i giovani nell’ambito del propri<br />

paesi, del<strong>le</strong> proprie località del<strong>le</strong> proprie tradizioni, proprio per mantenere<br />

anche salde <strong>le</strong> tradizioni religiose.<br />

GBUS: Quindi – mi scusi se la interrompo – ma anche la chiesa ha avuto<br />

un ruolo importante in questo fase di trasformazione, di passaggio…<br />

APRE: Direi di si e questo me lo confermava…

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