La didattica della storia attraverso le fonti orali - Centro Studi Ettore ...

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La didattica della storia attraverso le fonti orali APRE: Mi pare però che le due cose vanno avanti insieme; non è che siano stati preferiti i servizi rispetto all’industrializzazione. Cioè, i servizi possiamo parlare dell’ospedale, queste cose qua, la casa di riposo eccetera, ma le prime industrie vengono contemporaneamente… SCAR: Si, in misura però Camposampiero sempre in… APRE: … meno. SCAR: … misura minore rispetto agli altri paesi, si… ma la domanda che dici tu, però, credo che potrei… anche così, se posso dire… APRE: Si, si… SCAR: … perché esistevano; l’ospedale, noi siamo abbiamo… MCEL: C’era, l’hanno trovato… SCAR: C’era già un germoglio di ospedale, c’era già una casa di riposo, funzionava male ma c’era… GBER: Quindi voi… SCAR: Noi l’abbiamo rimpinguata, implementata, sviluppata ma c’erano questi servizi, proprio perché Camposampiero essendo centro mandamentale – allora si diceva anche che era anche un centro commerciale – perché i mercati, su Camposampiero gravitavano i paesi della cintura… poi, un po’ alla volta questa gravitazione è venuta meno perché ognuno si è fatto i propri servizi… APRE: Eh beh, certo… SCAR: … all’interno di ogni paese, ma allora c’era questa centralità di Camposampiero nel camposampierese… MCEL: Hai capito Giovanni, mandamento… quindi il significato del termine? APRE: Erano 11 comuni che gravitavano attorno a Camposampiero… MCEL: Quindi… APRE: Qui avevano la pretura, avevano l’ufficio del registro, una serie … 74 SCAR: … l’ufficio imposte… 75 Casi di studio – 1. Camposampiero MCEL: Era un centro grosso da questo punto di vista, cioè… come proprio… APRE: Come numero di abitanti non era molto grande, perché allora c’erano 6.000 abitanti… SCAR: Si, si, più o meno… si. APRE: Trebaseleghe e Campodarsego erano molto più abitate; però essendo al centro di questa area, avendo una storia anche forse più antica, aveva una serie di servizi che lo facevano capoluogo di mandamento, come si diceva allora… MCEL: Eh si… APRE: Un altro là mi pare… no… GBUS: Ci sono altri, che devono far domande? Bene. Posso chiedervi una conclusione, una riflessione conclusiva sul vostro essere qui. Cosa pensate, cosa sperate, cosa pensate di avere trasmesso a questi ragazzi che vi ascoltano e che godono dei servizi che Camposampiero offre adesso e che nello stesso tempo poi diventeranno loro stessi, si spera, o attori della Camposampiero futura nel proporre a loro volta alle generazioni future un paese a dimensione, un paese dove si stia bene insomma, dove si possa essere persone realizzate e… SCAR: Lascio a te concludo io con due parole…. dopo fai il finale, eh? APRE: Si… SCAR: Io credo che abbiamo lasciato un paese, abbiamo costruito, abbiamo partecipato in qualche misura alla costruzione di un paese che secondo me può fare ancora dei grandi salti in avanti; cioè non è che abbiamo, abbiamo lavorato per soddisfare i bisogni di allora, che erano di diversa natura… MCEL: Certo… SCAR: Ma io credo che… MCEL: Ora ce ne sono altri…
La didattica della storia attraverso le fonti orali SCAR: Ecco… ora… MCEL: Possono essercene altri… SCAR: Ce ne sono così tanti e altri che mi augurerei che riusciste, così, a risolvere questi nascenti bisogni o questi nascente sviluppo per questo nostro territorio. Questo territorio prima di tutto non si deve fermare; cioè come noi abbiamo partecipato, lavorato: credo, vi assicuro non, non è una frase così di comodo dire di giorno e di notte, la gente aveva… ha lavorato davvero di giorno e di notte tante ore per costruire queste cose ma credo che ce ne siano tante altre che si possono costruire; cioè io conosco il mondo economico e lascio un’altra parte il professor Prezioso di rispondere, io credo che il nostro mondo economico possa ulteriormente migliorare, possa ulteriormente trasformarsi; le imprese ci sono per fortuna, vanno custodite, vanno sviluppate, vanno implementate, non vanno assolutamente abbandonate perché abbiamo fatto tanta fatica a costruire questo tessuto che io chiamo misto e questo tessuto misto secondo me risponde alle esigenze di un’economia tipo la nostra, ci sta dando dei profitti e che ha grande possibilità di sviluppo ulteriore. Non è vero che non ci sono cose nuove, non è vero che non si possono fare prodotti nuovi, non è vero che non si possono fare aziende nuove: lo spazio c’è. Io credo che ci vuole la, come dire, la voglia di crescere e anche lì oggi esattamente ci vuole impegno ci vuole anche, come dire, i supporti ma credo che il primo supporto sia quello delle persone che vogliono fare. GBUS: Grazie. Prego. APRE: Si… Ecco io credo che da questo incontro, no, dovrebbe venir fuori anche per voi un riferimento, un orientamento quello cioè di conoscere, diciamo una parola grossa, di conoscere la storia cioè di conoscere le cose che sono avvenute prima, perché solo in questo modo si può capire quello che avviene adesso, perché c’e una continuità in questa storia e guardate che quella storia dei paesi, che viene comunemente detta una storia minore, non è una storia minore… è una storia molto importante; perché nei libri si studia, quando si studia la storia nei libri si parla, no, di guerre si parla di popoli, si parla di… però sono tutte oceani formati di tante gocce, e noi siamo le gocce di questa storia… quindi i paesi, anche Camposampiero ha un contributo e partecipa di questa storia di carattere generale che è opportuno conoscere, sia negli aspetti positivi – oggi abbiamo messo in evidenza aspetti positivi, cioè quello che si è fatto, quello che si è costruito per il vantaggio della popolazione – sia negli aspetti negativi perché non tutte le cose sono sempre andate bene… ci sono errori nella storia e bisogna conoscerli per cercare poi di evitarli, 76 77 Casi di studio – 1. Camposampiero anche nel nostro piccolo, e soltanto in questo modo c’è la possibilità di preparare un futuro, uno sviluppo. Voi adesso siete giovanetti, no, queste cose qua vi sembrano un po’ magari fuori dai vostri interessi diretti, ma rientreranno nei vostri interessi diretti fra pochi anni quando anche voi avrete delle responsabilità di carattere personale, di carattere familiare, nell’ambito del comune o anche in ambiti più vasti, e allora dovete tenere presente che la valutazione di quello che viene fatto ha un punto di riferimento: se viene fatto per un bene comune, per il bene di tutti o se viene fatto per interessi di carattere particolare. Credo che il punto di orientamento che tutti dobbiamo avere, e che voi dovete avere anche come giovani per il vostro futuro, sia quello di lavorare per il bene comune, cioè per il bene di tutti, non per interessi di carattere particolare e questa è una grossa responsabilità. E un’altra cosa direi che dovete tener presente, anche per valutare quello che fanno coloro che hanno delle responsabilità di carattere amministrativo, politico, di governo eccetera: il fatto che ciascuno deve avere una professione che gli consente di vivere, di mantenere la sua famiglia e di sviluppare le sue attività. Prima di tutto bisogna avere un mestiere in mano per guadagnarsi la vita e per essere così indipendenti nei giudizi e nei rapporti con gli altri; quindi cercate di avere questa, questo punto di riferimento di una indipendenza professionale e quindi anche economica che è quella che vi rende liberi nel dire i vostri giudizi, nel dire le vostre opinioni; e tenete conto che anche le piccole cose vanno misurate e vanno, diremo, valutate in riferimento a dei principi di carattere generale. Noi abbiamo la nostra costituzione della Repubblica, per esempio, che è il punto di riferimento per valutare quello che è bene per… quello che è utile per il bene comune o quello che è in contrario, quello che è utile per lo sviluppo della democrazia e della libertà e quello che va in contrario. Penso che in questo siano appunti alcuni riferimenti che possiamo trarre dall’incontro di oggi e che possono essere utili anche per voi un domani. GBUS: Bene, noi concludiamo ringraziando con un applauso… i nostri due ospiti… e promettiamo, se ci sentiamo di promettere, che rifletteremo sulle loro opere, sulle loro testimonianze. Grazie ancora. SCAR: Grazie a voi. APRE: Grazie.
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