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Download integrale PDF - Progetto Mondiale Asma - Ginasma

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essere disponibili e assunti al bisogno per risolvere i<br />

sintomi, ma devono essere usati solo occasionalmente.<br />

Gli anticolinergici per via inalatoria, i β2-agonisti orali e la<br />

teofillina a breve durata d’azione rappresentano farmaci<br />

alternativi ai β2-agonisti a rapida insorgenza d’azione per via<br />

inalatoria, ma di seconda scelta in quanto hanno un inizio<br />

d’azione più lento e/o un maggior rischio di effetti collaterali.<br />

A causa del rischio di gravi effetti collaterali, la teofillina a<br />

breve durata d’azione non deve essere somministrata come<br />

farmaco sintomatico ai pazienti già in trattamento di fondo con<br />

teofillina a lento rilascio.<br />

Livello 4 – <strong>Asma</strong> grave persistente. I pazienti con asma<br />

grave persistente lamentano sintomi asmatici variabili e continui<br />

e frequenti sintomi notturni; subiscono la limitazione delle<br />

comuni attività quotidiane, e vanno incontro a riacutizzazioni<br />

gravi nonostante il trattamento. Se il VEMS di base, prima del<br />

trattamento,è inferiore al 60% del teorico o del miglior valore<br />

personale osservato in precedenza, e la variabilità del PEF è<br />

maggiore del 30%, si può dire che il paziente è affetto da asma<br />

grave persistente e può non essere possibile il controllo<br />

dell’asma come definito in precedenza.<br />

Poiché è dimostrato che l’asma grave spesso è correlato alla<br />

presenza di condizioni cliniche (persistente esposizione ad<br />

allergeni professionali o non professionali) o di altre malattie<br />

concomitanti (reflusso gastro-esofageo, rinosinusite cronica,<br />

poliposi nasale, intolleranza all’aspirina o a conservanti<br />

alimentari) che rendono l’asma scarsamente sensibile al<br />

trattamento, una attenta ricerca ed eliminazione di questi fattori<br />

scatenanti ed il trattamento di queste condizioni concomitanti è<br />

essenziale per poter controllare l’asma in questi pazienti. Va<br />

ricordato che la causa più frequente di asma grave non<br />

controllato è la scarsa aderenza del paziente alla terapia, a sua<br />

volta collegata a fattori sociali, economici e psicologici. Anche<br />

queste condizioni dovrebbero essere attentamente ricercate e<br />

possibilmente rimosse.<br />

Nell’asma grave persistente, l’obiettivo del trattamento è di<br />

ottenere i migliori risultati possibili – ridurre al minimo i<br />

sintomi, ed il consumo di farmaci β2-agonisti a rapida<br />

insorgenza d’azione per via inalatoria, raggiungere il più alto<br />

valore possibile di VEMS, riducendone al minimo la<br />

variabilità circadiana (giorno e notte), e ridurre al minimo gli<br />

effetti collaterali della terapia. Nell’asma grave persistente lo<br />

schema terapeutico prevede la somministrazione quotidiana<br />

di più farmaci antiasmatici di fondo. Innanzitutto,<br />

glucocorticoidi per via inalatoria ad alte dosi (>1000 mcg al<br />

giorno di BDP o equivalenti) e ß2-agonisti a lunga durata<br />

d’azione per via inalatoria, 2 volte al giorno (Evidenza A).<br />

Un miglior controllo dell’asma può talvolta essere raggiunto con<br />

la somministrazione di glucocorticoidi per via inalatoria 4 volte,<br />

anziché 2, al giorno282-283 (Evidenza A).<br />

L’aggiunta di un β2-agonista a lunga durata d’azione per via<br />

inalatoria è l’opzione di prima scelta, anche se possono essere<br />

considerati in alternativa gli antileucotrieni, la teofillina a lento<br />

rilascio, o i β2-agonisti a lunga durata d’azione per via orale<br />

(Evidenza B).<br />

Questi farmaci possono essere aggiunti anche alla terapia<br />

combinata (alte dosi di glucocorticoidi per via inalatoria più β2- agonisti a lunga durata d’azione per via inalatoria). Anche in<br />

questi pazienti i farmaci β2-agonisti a rapida insorgenza<br />

d’azione per via inalatoria vanno prescritti come farmaci<br />

sintomatici, da assumere al bisogno. Se necessario, si può<br />

ricorrere al trattamento a lungo termine con glucocorticoidi per<br />

via orale, anche se questi vanno usati alla minima dose<br />

possibile, meglio come singola dose al mattino, per ridurre gli<br />

effetti collaterali sistemici. Quando si passa dal trattamento con<br />

glucocorticoidi per via orale al trattamento con glucocorticoidi<br />

per via inalatoria ad alte dosi, bisogna seguire attentamente il<br />

paziente per cogliere prontamente i sintomi di un’eventuale<br />

insufficienza corticosurrenalica.<br />

L’erogazione della terapia con nebulizzatore permette il rilascio<br />

di dosi più alte di glucocorticoidi (budesonide o fluticasone<br />

propionato), ma non vi sono dati sufficienti che supportino che<br />

tale via di somministrazione risulti in minori effetti collaterali<br />

sistemici rispetto ad una dose equivalente somministrata per<br />

via orale284-285 . Inoltre, questo trattamento per via aerosolica è<br />

relativamente costoso e può provocare effetti collaterali locali,<br />

come irritazione del cavo orale. Non vi sono tuttora dati da studi<br />

clinici controllati che raccomandino l’uso di glucocorticoidi per<br />

via aerosolica nei pazienti adulti con asma stabile, anche alla<br />

luce della maggior complessità del trattamento che pertanto<br />

non può essere effettuato per lunghi periodi senza rischio di<br />

riduzione dell’aderenza del paziente alle indicazioni<br />

terapeutiche. Tale trattamento risulta quindi raccomandabile in<br />

corso di riacutizzazioni o nelle fasi di maggiore instabilità<br />

dell’asma (Evidenza D).<br />

Nei pazienti con asma grave persistente in trattamento a lungo<br />

termine con glucocorticoidi per via orale ma che presentano<br />

effetti collaterali sistemici, si possono considerare schemi<br />

terapeutici con farmaci risparmiatori di steroidi (Evidenza B).<br />

Tali farmaci sono il metrotrexato, la ciclosporina A, l’azatioprina<br />

ed i sali d’oro. Questi trattamenti sono scarsamente efficaci e<br />

provocano effetti collaterali anche più gravi di quelli indotti dalla<br />

terapia steroidea. Devono, perciò, essere usati solo se vi è<br />

chiara evidenza di benefici ed è necessario monitorare<br />

attentamente i pazienti che sono in trattamento.<br />

Tutti i pazienti che richiedono questi trattamenti devono essere<br />

sotto osservazione specialistica. Bisogna ricordare che i<br />

pazienti con asma difficile da gestire, possono nascondere un<br />

patologia sistemica sottostante grave, come la sindrome di<br />

Churg-Strauss o altre forme di vasculite sistemica197 .<br />

La complessità di uno schema terapeutico che prevede più<br />

farmaci da assumere quotidianamente rappresenta spesso un<br />

fattore deterrente per il paziente, il che rende più difficile<br />

mantenere l’asma sotto controllo. I pazienti con asma grave<br />

persistente vanno sottoposti ad un intenso programma di<br />

formazione e dovrebbero essere seguiti da centri specializzati,<br />

in grado di fornire il supporto necessario.<br />

PROGRAMMA DI TRATTAMENTO DELL’ASMA IN SEI PARTI 123

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