Download integrale PDF - Progetto Mondiale Asma - Ginasma
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Quindi, sembra che i recettori β-adrenergici siano presenti dalla<br />
nascita e che la loro stimolazione possa produrre gli stessi<br />
effetti sia nel lattante sia nel bambino più grande.<br />
• Effetti collaterali. come negli adulti, i più frequenti<br />
effetti collaterali in caso di alte dosi di β 2 -agonisti<br />
sono: tremori muscolari, cefalea, palpitazioni ed<br />
agitazione. Gli effetti collaterali si manifestano dopo<br />
la somministrazione per via sistemica di tali farmaci<br />
quando si raggiunge il picco della curva<br />
dose-risposta broncodilatatrice 496 . Sembra che gli<br />
effetti secondari scompaiano con terapia<br />
continua 521,522 .<br />
Anticolinergici<br />
• Modalità di somministrazione: inalatoria.<br />
• Farmacocinetica: nel bambino i dati di<br />
farmacocinetica si riferiscono all’ipratropio bromuro<br />
somministrato con nebulizzatore, anche se<br />
probabilmente la dose ottimale somministrata con<br />
aerosol predosati in bombolette pressurizzate<br />
sarebbe più bassa 523 . Numerosi studi hanno<br />
evidenziato che aumentare il dosaggio oltre i 250 µg<br />
non aumenta l’effetto broncodilatatore 524 , né previene<br />
l’asma da sforzo 525 o da iperventilazione con<br />
raffreddamento delle vie aree. Non esistono studi<br />
che abbiano descritto nel lattante delle curve doserisposta,<br />
ma in uno studio il dosaggio di<br />
25 µg/Kg/die ha dato effetti benefici 503 . La frequenza<br />
delle somministrazioni rimane tuttora sconosciuta.<br />
• Ruolo nel trattamento: nel bambino gli anticolinergici<br />
sono poco usati nel trattamento dell’asma.<br />
Bambini in età scolare. La risposta broncodilatatrice<br />
all’ipratropio bromuro è molto variabile nei bambini di questa<br />
età, comunque è sempre inferiore a quella dei farmaci<br />
β 2 -agonisti per via inalatoria 526 . Nel trattamento di<br />
mantenimento non c’e beneficio se l’anticolinergico viene<br />
aggiunto ai β 2 -agonisti 527,528 .<br />
Bambini in età prescolare. Come nei bambini in età scolare,<br />
anche in quelli più piccoli, una singola dose di ipratropio<br />
bromuro per via inalatoria determina broncodilatazione 529,530 .<br />
Tuttavia in uno studio è stato dimostrato che nei bambini in età<br />
prescolare un regolare trattamento con ipratropio bromuro a<br />
dosi di 250 µg 3 volte/die non aveva effetti migliori rispetto al<br />
placebo nel controllo dell’asma.<br />
Una recente meta-analisi ha concluso che gli effetti nei bambini<br />
sono marginali.<br />
Lattanti. Una rassegna della Cochrane ha concluso che non<br />
esiste evidenza che supporti l’uso indiscriminato degli<br />
anticolinergici nel trattamento del respiro sibilante nel lattante,<br />
sebbene in alcuni l’uso domiciliare abbia portato alcuni<br />
benefici 531 .<br />
• Effetti collaterali: dopo inalazione del farmaco<br />
possono verificarsi paradossale broncocostrizione e<br />
134 PROGRAMMA DI TRATTAMENTO DELL’ASMA IN SEI PARTI<br />
secchezza delle fauci 532,533 . Sembra che questi effetti<br />
collaterali fossero dovuti al benzalconio cloruro che<br />
attualmente è stato eliminato dalla soluzione<br />
nebulizzante. Non sembrano esserci altri possibili<br />
effetti collaterali da anticolinergici.<br />
Trattamenti antiasmatici alternativi o complementari<br />
Vedi la parte del trattamento dell’asma nell’adulto.<br />
APPROCCIO GRADUALE AL<br />
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO<br />
L’approccio graduale alla terapia farmacologica dell’asma<br />
sottolinea che l’asma a qualsiasi età, anche nella prima<br />
infanzia, è una patologia in cui l’infiammazione cronica delle vie<br />
aeree è alla base delle riacutizzazioni. Vi sono evidenze che<br />
l’asma, a tutti i livelli superiori all’asma intermittente è<br />
controllato meglio da farmaci che rimuovono e prevengono<br />
l’infiammazione bronchiale, piuttosto che da farmaci<br />
antiasmatici sintomatici. La scelta tra i diversi farmaci disponibili<br />
si basa sulla gravità dell’asma, il tipo di trattamento in corso, le<br />
caratteristiche farmacologiche, la disponibilità ed il costo dei<br />
farmaci antiasmatici. Poiché l’asma è una malattia dinamica e<br />
cronica, nel decidere un programma terapeutico è necessario<br />
tenere presente sia la variabilità interindividuale che quella<br />
intraindividuale nel tempo. In qualsiasi trattamento terapeutico<br />
dell’asma è necessario monitorare l’effetto della terapia<br />
attraverso misure della funzionalità respiratoria e la<br />
sintomatologia, in modo da poter adattare il trattamento alla<br />
variabilità dell’asma.<br />
Un approccio alla terapia farmacologica dell’asma che tenga<br />
conto della gravità della malattia consente tale flessibilità.<br />
La classificazione della gravità dell’asma è basata sui sintomi,<br />
l’anamnesi, il trattamento in corso, l’esame obiettivo e, quando<br />
possibile, anche misure della funzionalità respiratoria<br />
(Figura 5-6 e Figura 5-7).<br />
Un adeguato approccio alla terapia antiasmatica prevede il<br />
variare del numero e della posologia dei farmaci, in rapporto<br />
alla gravità della malattia. Lo scopo principale di questa<br />
impostazione terapeutica è quello di usare la minor quantità<br />
possibile di farmaci. Per porre l’asma sotto controllo, si può<br />
scegliere o di iniziare con un trattamento adeguato alla gravità<br />
dell’asma e aumentare gradualmente il trattamento, se<br />
necessario, o di prescrivere subito una dose massima, ivi<br />
compreso un carico o un breve ciclo di trattamento con<br />
glucocorticoidi per via orale al fine di ottenere il controllo<br />
dell’asma nel minor tempo possibile, e successivamente ridurre<br />
il trattamento. Una volta ottenuto il controllo dell’asma e<br />
verificato che l’asma è rimasto sotto controllo per circa 3 mesi,<br />
si può prendere in considerazione una progressiva e cauta<br />
riduzione della terapia, si da arrivare alla posologia minima<br />
necessaria per mantenere il controllo.