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Download integrale PDF - Progetto Mondiale Asma - Ginasma

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confermata con certezza solo con la prova di stimolazione con<br />

aspirina, condotta solo ove esista un servizio di rianimazione<br />

cardiopolmonare. In vitro non esiste una prova adatta alla<br />

diagnosi clinica di routine. Quando è necessario confermare la<br />

diagnosi di asma indotto da aspirina, i pazienti potranno essere<br />

sottoposti alla prova di stimolazione quando l’asma e in fase di<br />

remissione ed il VEMS maggiore del 70% del predetto o del<br />

miglior valore personale. Le prove di stimolazione orale sono<br />

pericolose e comportano il rischio di determinare una grave<br />

riacutizzazione; dovrebbero essere sostituite dalla stimolazione<br />

inalatoria, più innocua, con aspirina-lisina 670 . La stimolazione<br />

nasale è meno sensibile ma più sicura rispetto al test inalatorio<br />

e può essere utilizzata come prova iniziale per la diagnosi di<br />

intolleranza all’aspirina 671 . Tutte le prove di stimolazione<br />

dovrebbero essere eseguite alla mattina, in presenza di un<br />

medico altamente preparato ed esperto e con la possibilità di<br />

un intervento d’emergenza. La reazione alla prova è<br />

considerata positiva se si verifica una riduzione del VEMS o del<br />

PEF di almeno il 15%, associata a sintomi di ostruzione<br />

bronchiale ed irritazione nasale ed oculare; in assenza di<br />

queste caratteristiche cliniche, la reazione è considerata<br />

positiva solo se la caduta del VEMS o del PEF è maggiore del<br />

20%.<br />

L’intolleranza all’aspirina o ai FANS, una volta sviluppatasi,<br />

persiste per tutta la vita. I pazienti con asma indotto da aspirina<br />

dovrebbero evitare l’assunzione di aspirina e di tutti i prodotti<br />

che la contengono, degli altri analgesici che inibiscono la<br />

cicloossigenasi e dell’idrocortisone emisuccinato 672 ; tuttavia,<br />

questo non è sufficiente per prevenire la progressione della<br />

patologia infiammatoria. Dati preliminari suggeriscono che<br />

inibitori altamente selettivi di COX-2 (rofecoxib) possano<br />

costituire un’alternativa sicura per i pazienti con AIA 665. .<br />

I glucocorticoidi continuano a costituire il trattamento principale,<br />

gli antileucotrienici potrebbero essere utilizzati per un controllo<br />

aggiuntivo della patologia 607,673 (Evidenza B). Per i pazienti con<br />

asma e sensibilità ai FANS, affetti da un’altra patologia che<br />

richieda l’utilizzo di FANS, potrebbe essere eseguita la<br />

desensibilizzazione in ospedale, sotto la guida dello<br />

specialista 673 . Nella maggior parte dei pazienti con asma indotto<br />

da aspirina 607 , dopo la desensibilizzazione all’aspirina,<br />

l’ingestione quotidiana di alte dosi di aspirina riduce i sintomi<br />

legati all’infiammazione mucosale, soprattutto nasale.<br />

ANAFILASSI ED ASMA<br />

L’anafilassi è una condizione potenzialmente fatale che può sia<br />

simulare che complicare l’asma grave. Il trattamento efficace<br />

dell’anafilassi richiede una diagnosi precoce. Potenzialmente<br />

qualsiasi agente in grado di attivare i mastociti o i basofili è<br />

causa di anafilassi. Le più comuni cause identificabili di<br />

anafilassi sono alimenti (arachidi, noci, crostacei), farmaci (es.<br />

antibiotici), punture di insetti, immunoterapia specifica, lattice<br />

che agiscono attraverso un meccanismo IgE mediato, ma<br />

anche mezzi di contrasto radiologici, miorilassanti e altri agenti<br />

che agiscono attraverso un meccanismo non IgE mediato<br />

(anafilattoide) 675 .<br />

I fattori di rischio per lo scatenamento di una crisi anafilattica<br />

comprendono un’anamnesi pregressa di anafilassi, la presenza<br />

di atopia, un’asma instabile steroidi-dipendente,<br />

l’immunoterapia, ed il concomitante uso di β-bloccanti o ACE<br />

inibitori 676 .<br />

I sintomi dell’anafilassi comprendono rossore, prurito, orticaria<br />

ed angioedema; sintomi legati al coinvolgimento delle vie aeree<br />

superiori ed inferiori come stridore, dispnea, respiro sibilante o<br />

apnea, capogiri o sincope, con o senza ipotensione; e sintomi<br />

gastrointestinali come per esempio nausea, vomito, crampi e<br />

diarrea.<br />

La diagnosi differenziale della crisi anafilattica acuta<br />

comprende l’orticaria acuta, l’asma, l’angioedema, l’infarto<br />

miocardico acuto, l’aritmia cardiaca, lo shock e l’ictus.<br />

L’anafilassi indotta da sforzo, spesso associata ad allergia a<br />

farmaci o ad alimenti, è una singolare allergia fisica e dovrebbe<br />

essere differenziata dall’asma da sforzo 677 .<br />

Una crisi anafilattica a livello delle vie aeree potrebbe spiegare<br />

l’improvvisa insorgenza di riacutizzazioni asmatiche e la loro<br />

relativa resistenza a dosi acute di β 2 -agonisti nell’asma<br />

instabile grave 678,679 . Nel caso esista la possibilità che l’anafilassi<br />

sia coinvolta nella riacutizzazione asmatica, l’adrenalina<br />

dovrebbe essere il broncodilatatore di scelta. Nella crisi<br />

anafilattica l’intervento immediato è cruciale e comprende l’uso<br />

di ossigeno, adrenalina, antistaminici iniettabili, glucocorticoidi<br />

e fluidi endovena. La prevenzione di un’eventuale recidiva di<br />

una crisi anafilattica dipende dall’identificazione della causa e<br />

dalle relative istruzioni al paziente riguardo alle misure<br />

preventive dei fattori scatenanti e riguardo all’autogestione del<br />

trattamento in urgenza con adrenalina predosata 676 .<br />

Nel caso dei bambini è utile predisporre un piano di emergenza<br />

personalizzato e addestrare il personale scolastico sulla<br />

condotta da tenere in caso di emergenze allergologiche 680 .<br />

Nel caso di pazienti con reazioni allergiche a puntura di<br />

Imenotteri l’ITS rappresenta un’importante opzione terapeutica<br />

in quanto è efficace nella maggioranza dei soggetti.<br />

Nei pazienti con pregresse reazioni allergiche sistemiche gravi<br />

a veleno di Imenotteri sussiste l’indicazione assoluta<br />

all’immunoterapia specifica con veleno di Imenotteri. In caso di<br />

reazioni sistemiche lievi l’ITS è da considerare in caso di<br />

soggetti ad alto rischio di esposizione e in soggetti con grave<br />

compromissione della qualità di vita per il timore di successive<br />

reazioni 681 .<br />

PROGRAMMA DI TRATTAMENTO DELL’ASMA IN SEI PARTI 153

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