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REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL - La Privata Repubblica

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dichiarazione di tale SALAH KALAF: "abbiamo documenti che provano<br />

il coinvolgimento falangista nella esplosione di Bologna".<br />

Il 19 settembre, sul "Corriere del Ticino" veniva pubblicata una<br />

intervista, raccolta dalla giornalista Rita PORENA, ad ABU AYAD,<br />

esponente della O.L.P., il quale sosteneva che già da un anno la<br />

Organizzazione era venuta a conoscenza della esistenza di campi di<br />

addestramento per stranieri tenuti nei pressi di Aqura,<br />

controllati dalle destre maronite.<br />

Dal contatto con due tedeschi, partecipanti al campo, si era<br />

appreso che in quella zona vi erano circa 35 persone, italiani,<br />

spagnoli e tedeschi e che il responsabile del gruppo era un tale<br />

HOFFMANN.<br />

Il giorno dopo la pubblicazione della intervista, il Procuratore<br />

della <strong>Repubblica</strong> di Bologna, chiedeva alle Direzioni del SISDE e<br />

del SISMI alla Presidenza del CESIS, notizie ed accertamenti in<br />

ordine alle cose riferite da ABU AYAD.<br />

Il 9 ottobre 1980 si aveva un prima risposta del Direttore del<br />

SISDE, Generale GRASS<strong>IN</strong>I: attraverso un contatto ad alto livello<br />

era sembrata emergere una conferma delle dichiarazioni attribuite<br />

al signor SALAH KHALAF, alias ABU AYAD, braccio destro di YASSER<br />

ARAFAT.<br />

Il 31 ottobre rispondeva il CESIS: il SISMI non era stato mai<br />

informato delle dichiarazioni di ABU AYAD; il Servizio tentava di<br />

ottenere concreti elementi di informazione.<br />

Un altro appunto veniva trasmesso dal CESIS il 30 gennaio 1981: si<br />

confermava dei campi di addestramento, del fatto che due tedeschi<br />

avevano riferito dei propositi di italiani di colpire il PCI con<br />

azioni violente a Bologna... tra gli italiani un certo "Alfredo",<br />

forse bolognese, alto 1,75-1,80, snello, curato, si comportava da<br />

capo ed aveva parlato di<br />

Bologna, quale esempio di città in mano ai comunisti e, quindi, da<br />

combattere.<br />

L'appunto dal CESIS riferiva gli incontri tra tedeschi ed italiani<br />

e le dichiarazioni dell'Alfredo risalivano al luglio 1980 e non<br />

più ad un anno prima, come, invece, aveva inizialmente detto ABU<br />

AYAD nella sua intervista alla PORENA e si spiegava che quella<br />

discrepanza era derivata da un'involontaria confusione<br />

dell'intervistato, il quale, del resto, aveva rettificato le date<br />

in altra intervista apparsa sul Resto del Carlino del 27 dicembre<br />

1980.<br />

Il 27 ottobre perveniva alla Procura della <strong>Repubblica</strong> di Bologna<br />

un rapporto SISHI a firma del generale SANTOVITO, con la<br />

indicazione dei nomi di presunti responsabili di un furto di 8<br />

quintali di esplosivo in Spagna; nomi di militanti dell'ETA e di<br />

altri gruppi; del noto francese Paul DURAND, di AFFATIGATO e di<br />

altri imprecisati italiani.<br />

Il 2 novembre perveniva un appunto del Nucleo Operativo della<br />

Legione Carabinieri di Bologna che, a sua volta, lo aveva ricevuto<br />

dal SISMI.

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