REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL - La Privata Repubblica
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Dechaund del Gruppo FANÉ residente a Parigi, Ian Tron Long del<br />
gruppo FANE residente a Parigi, Vihin Tron Long {fratello di Ian)<br />
del gruppo FANE residente a Parigi, Philippe Potigny del gruppo<br />
FANE residente in Lille vico d'Ariz 28, Mark Frederiksen del<br />
gruppo FANE nato a Nois, Philippe Davi, capo della FANE di Parigi,<br />
tal Jacques della FANE, Peter Villorin italo francese<br />
residente in Svizzera, Wi11iam Apikian nato in<br />
Irak, naturalizzato canadese, di circa 40 anni, sposato a<br />
cittadina tedesca a nome Erdelt Annerole, che vive a Parigi, capo<br />
del Villorin che dirige gli attentati e li studia nei particolari,<br />
amico di Jacques e che ha realizzato molti attentati in Europa<br />
contro la Turchia;<br />
Prof.Rossi di Arezzo, Macca Antonio, Morletta Eduardo, Munior<br />
Guren de11'ETA, Tarna Sorano dell'ETA, Vale Giorgio, Jurgen Mosler<br />
capo de11'omonimo gruppo Mosler Jurgen fondato a Duisburg il<br />
17.5.1955 in Italia con sette componenti il gruppo con due<br />
automezzi risalenti alla seconda guerra mondiale dei quali sono<br />
indicate marche e targhe; persone tutte indicate tra l'agosto 1980<br />
e l'aprile 1981 come coinvolte nella strage del 2 agosto 1980 ed<br />
altri attentati in Europa ed in particolare: attentato alla<br />
Sinagoga di Parigi ed all'Oktober Fest in Monaco.<br />
Dimitris Martin della FANE, minuziosamente descritto; Le Grand<br />
Raphael della FANE, tal Philippe della FANE, Horst, nativo di<br />
Heidelberg, età 40-45 anni; Vale Giorgio, indicato come colui che<br />
manteneva i contatti tra P.T.-FANE e gruppo<br />
Hoffmann, Fiore Roberto e Adinolfi Gabriele,<br />
identificati erroneamente dall'A.G. bolognese sulla base della<br />
falsa accusa degli imputati, persone tutte indicate come coinvolte<br />
nella collocazione dell'esplosivo sul treno Taranto-Milano<br />
rinvenuto a Bologna i1 13.1.1981.<br />
Reati commessi in Bologna tra l'agosto 1980 ed il settembre 1981<br />
II quarto: GELLI LICIO :<br />
B) del delitto p. e p. artt. 1 L. 6.2.1980 n.15 9, 4° comma,<br />
L.24.10.1977 n.801, 112 n.1;<br />
81 cpv; 48, 61 n.2 e 9, 368, 2° comma C.P. perché in concorso con<br />
Musumeci Pietro, Belmonte Giuseppe, Pazienza Francesco, Santovito<br />
Giuseppe e con altre persone non ancora identificate, con più<br />
azioni esecutive di un identico disegno criminoso, a fini di<br />
eversione dell'ordine democratico e di assicurare l'impunità agli<br />
autori della strage verificatasi in Bologna il 2 agosto 1980, ed<br />
agli autori dell'attentato del 13.1.1981 sul treno Taranto-Milano<br />
abusando dei poteri e violando i doveri inerenti alla funzione<br />
pubblica che i suoi complici svolgevano in qualità di esponenti<br />
del SISMI, simulando il realizzarsi di un insieme di reati di<br />
natura<br />
eversiva, inducendo in errore il Comando Generale dell'Arma, la<br />
UCIGOS, il Capo della Polizia, i vari organi di P.G. che avevano<br />
l'obbligo di riferire le informazioni ricevute all'Autorità