REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL - La Privata Repubblica
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2) del delitto p. e p. dall'art.3906 C.P. perchè costituivano,<br />
promuovevano ed organizzavano in Roma, Milano, Bologna, nel Veneto<br />
ed in altre zone del territorio nazionale, una banda armata<br />
diretta alla realizzazione di una serie di attentati dinamitardi<br />
indiscriminati (libreria Feltrinelli di Padova del 25 luglio 1980;<br />
Palazzo Marino in Milano del 29 luglio 1980) di competenza di<br />
altre Autorità giudiziarie, e contro la stazione di Bologna del<br />
2.8.1980; nonché attentati contro persone (l'On.Tina Anselmi, in<br />
Castelfranco Veneto 1'8.3.1980; progetto di uccisione di un<br />
magistrato di sede giudiziaria veneta fra la fine del 1979 e<br />
1'agosto-settembre 1980; assassinio del dott.Mario Amato del<br />
23.6.1980). da non<br />
rivendicare, ovvero da rivendicare con sigle fuorvianti di<br />
"sinistra"; organizzazione armata, ritagliata all’interno di altre<br />
formazioni eversive neo-fasciste che agivano sotto sigle diverse<br />
(Movimento Rivoluzionario Popolare-M.R.P.; Nuclei Amati<br />
Rivoluzionari - N.A.R.; Terza Posizione - T.P.; Costruiamo<br />
l'Azione;<br />
Comunità Organiche di Popolo - C.O.P. ed altre), con legami ed<br />
obiettivi in parte ignoti agli stessi appartenenti alle medesime<br />
sigle sopra indicate, banda destinata a realizzare con l'uso di<br />
armi ed esplosivi delitti contro la personalità dello Stato ed il<br />
suo ordinamento democratico.<br />
Cessato in Bologna fino a tutto l'agosto 1980.<br />
SIGNORELLI PAOLO, FACH<strong>IN</strong>I MASSIMILIANO, R<strong>IN</strong>ANI ROBERTO, FIORAVANTI<br />
VALERIO, MAMBRO FRANCESCA, PICCIAFUOCO SERGIO :<br />
3) del delitto di cui agli artt.110, 285, 422 C.P. perché in<br />
concorso tra di loro e con persone da identificare, allo scopo di<br />
attentare alla sicurezza interna dello Stato, commettevano un<br />
fatto diretto a portare la strage nel territorio nazionale,<br />
concertando, promuovendo, deliberando, organizzando e rispondendo<br />
per l'esecuzione, il porto e la collocazione di un ordigno<br />
esplosivo nella sala d'attesa di seconda classe della stazione<br />
FF.SS. di Bologna, con il preventivato voluto fine di uccidere<br />
(tenuto conto della potenzialità dell'ordigno e dell'ora dello<br />
scoppio - 10,25 - del primo sabato di agosto nel più importante<br />
scalo ferroviario nazionale) un numero elevatissimo di persone,<br />
oltreché di ferirne molte altre, cagionando in effetti la morte di<br />
85 persone.<br />
Condotta iniziata in località imprecisata e cessata in Bologna il<br />
2.8.1980;<br />
4) del delitto p. ep. dagli artt. 81 cpv.,<br />
110, 575, 577 n.3 C.P., art. 1 D.L. 15.12.1979 n.625, perché in<br />
concorso tra di loro e con persone da identificare, con le<br />
condotte sopra descritte, cagionavano la morte, o istantanea o<br />
derivante dalle gravissime lesioni, delle seguenti persone.<br />
Agostini Natalia, Ales Vito, Alganon Mauro, Abati Maria Idria,<br />
Barbaro Rosina, Basso Nazzareno, Bergianti Euridia, Bertasi<br />
Katia, Betti Francesco, Bianchi Paolina, Bivora Verdiana, Bonora