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A Chitwan e Makwanpur con l'aiuto di CCS Scuole in montagna per 3000 bambini Kathmandu, Simone Galimberti VICE-RAPPRESENTANTE PAESE CCS ITALIA A partire dal 2010, le attività di CCS Italia hanno conosciuto una considerevole espansione nei distretti di Chitwan e Makwanpur, nella zona meridionale del Nepal, non distante dal confine con l’India. In queste località, abbiamo iniziato una nuova serie di interventi integrati a sostegno dei bambini svantaggiati la cui maggioranza appartiene all’etnia Chepang, considerata una delle più marginalizzate del paese. Si tratta di scuole situate in aree remote e distanti che in alcuni casi richiedono una giornata intera di cammino sulle montagne. Infatti la popolazione Chepang, originariamente nomade, è famosa per l'alta capacità di adattamento in zone inospitali. I nostri interventi sono mirati a sostenere le attività delle autorità distrettuali nel campo educativo e sanitario. Sono ben 19 le scuole comunitarie, sparse fra due distretti, incluse in questo nuovo programma. Il distretto di Chitwan fa la parte da leone con ben 12 scuole sparse fra i villaggi di Darechok e Chandibagyang, mentre le rimanenti scuole sono sparse nei villaggi di Bharta, Handikhola e Kakada, nel distretto di Makwanpur. È stato grazie alla generosità dei nostri sostenitori che siamo riusciti a estendere i nostri programmi anche alle aree rurali di questi due distretti, iniziando un nuovo percorso di sostegno all’autosviluppo delle comunità attraverso un programma che si concentra sull’educazione e sull’importanza della salute nelle scuole. Anche in questa nuova iniziativa, CCS lavora con il partner Nepal Little Flower Society (NLFS), associazione di missionari indiani che da anni si prende cura dell’educazione dei bambini Chepang. In una maniera molto partecipativa e assicurando la voce delle comunità e dei bambini, grazie a un profondo lavoro di analisi, visite alle comunità e consultazioni con le autorità distrettuali avvenute nel corso del 2009, l’equipe di CCS ha 10 NEPAL steso una programmazione dettagliata per gli interventi da sostenere nel corso del 2010. Fra le diverse azioni da intraprendere nel corso dell’anno, grande importanza ha avuto la preparazione di un “pacchetto” educativo per ben 2750 bambini del ciclo scolastico primario e 350 bambini degli asili comunitari, gestiti dalle scuole partner del distretto di Mak- wanpur. La stragrande maggioranza dei bambini beneficiari sono proprio bambini Chepang. In questo modo, i bambini hanno ricevuto uniformi, materiale scolastico di vario genere, come quaderni, matitite, temperini, tutti strumenti basilari per impostare le basi di una educazione capace di essere inclusiva e di qualità. Prima di proporre questo intervento, vari ragionamenti sono stati fatti con il partner locale sul fatto che questa azione potesse creare una certa dipendenza, ma la conclusione di questa analisi interna è stata che effettivamente si tratta di misura essenziale e non assistenzialistica. I livelli di povertà nelle comunità selezionate infatti, sono tali per cui si rende indispensabile questo tipo di intervento. Ovviamente il “pacchetto” costituisce solo un elemento di un programma integrato che si prefigge di trasformare, nell’arco dei prossimi cinque anni, le scuole beneficiarie in scuole modello secondo i parametri prefissati dal Ministero dell’Educazione nepalese. Dai primi riscontri e dati raccolti dal nostro partner NLFS l’idea del “pacchetto” Gli alunni indossano le divise scolastiche acquistate grazie a CCS (foto CCS) Il programma integrato si prefigge di trasformare, nell’arco dei prossimi cinque anni, tutte le scuole beneficiarie in scuole modello sembra confermare la propria l’efficacia: alcuni bambini che l'anno scorso erano stati costretti ad abbandonare la scuola sono infatti riapparsi in classe. Nel corso dei prossimi mesi, l’equipe di CCS Italia analizzerà sistematica- mente i dati statistici di questa prima iniziativa e deciderà se replicare la stessa tipologia di aiuto. Nel frattempo, siamo pronti ad appoggiare il nostro partner locale nelle altre iniziative programmate: non c’e proprio tempo da perdere, le aspettative sono tante e non possiamo deluderle.
Controlli e visite mediche in 44 scuole di Kavre Scolari ben nutriti lo dice il check-up Kathmandu, Simone Galimberti VICE-RAPPRESENTANTE PAESE CCS ITALIA CCS in Nepal è sinonimo di educazione ma anche di “salute nelle scuole”, un concetto nuovo e innovativo che lentamente sta prendendo piede in Nepal dove il sistema sanitario nazionale non riesce ancora a raggiungere in maniera efficacia le popolazioni delle aree rurali, costrette molto spesso a viaggiare fino ai centri urbani per poter usufruire di cure mediche. Il concetto di “salute nelle scuole” non vuole sostituirsi ai servizi sanitari nazionali ma piuttosto integrarsi ad essi attraverso una maggior cooperazione fra una struttura di servizio comunitario come la scuola e gli operatori dei servizi della sanità a livello distrettuale. L’approccio prevede inoltre una presa di consapevolezza da parte delle comunità stesse, e in primis dei bambini, su alcune importanti misure di tipo igienico-sanitario. Una delle attività più importanti è proprio la prevenzione, accompagnata da una attività di cura a livello di base che possa svolgere la funzione di sentinella rispetto ad eventuali sintomi o segnali di malattie che devono essere trattate da strutture sanitarie di tipo avanzato. Attualmente CCS Italia, grazie al coordinamento e supporto delle associazioni locali con cui lavora e grazie al contributo indispensabile delle comunità, dei membri scolastici e degli stessi bambini beneficiari, sta implementando il programma di Salute Scolastica nelle scuole del distretto di Kavre. L’obiettivo finale è quello di replicare progressivamente questo programma in tutte le scuole supportate, comprese quelle dei Distretti di Kathmandu, Chitwan e Makwanpur. Anche attraverso questa tipologia di intervento, il Nepal potrebbe raggiungere In fila per il controllo del peso (foto CCS) NEPAL gli Obiettivi del Millennio, in particolare modo il secondo e il quarto, che riguardano rispettivamente l’accesso universale all’educazione e la riduzione della mortalità infantile. Un’esempio pratico di questo approccio è quello del campo sanitario condotto a maggio dal nostro partner storico CCD, in coordinamento con CCS Italia, in tutte le 44 scuole sostenute nei 7 villaggi del Distretto di Kavre, dove siamo molto radicati e presenti. Nel corso della campagna, condotta in forte sinergia e cooperazione con le autorità distrettuali della sanità, gli operatori sanitari coinvolti non solo hanno potuto effettuare controlli medici su tutti gli studenti, verificandone lo stato nutrizionale, la vista, l’udito e l’igiene orale, ma hanno anche potuto creare una maggiore consapevolezza su questioni di igiene, prevenzione e controllo delle malattie più comuni. Ben 3343 bambini, di cui 1592 maschi e 1751 femmine, sono stati sottoposti alle visite mediche e al controllo dello stato nutrizionale. I dati post campagna mostrano come la maggioranza dei bambini abbia raggiunto uno stato nutritivo più che soddisfacente, mentre esiste ancora una piccola minoranza, pari al 6%, sotto peso. Per quanto riguarda gli altri disturbi, circa il 5% degli esaminati è risultato avere problemi di vista, mentre solo il 2% di udito. 18 bambini sono risultati affetti da carie, il 2% colpiti da problemi di diarrea e infine un altro 2% da infenzioni della pelle. I casi più urgenti sono stati curati sul posto mentre quelli che richiedevano una visita ulteriore, come per il caso delle vista, sono stati appositamente seguiti dagli operatori del nostro partner locale. Nell'insieme i dati sono incoraggianti e dimostrano come questo programma sia efficace e meriti di essere implementato a livello nazionale dal governo nepalese. Proprio per questa ragione, CCS Italia è tra i membri fondatori del Network Nazionale sulla Salute nelle Scuole, un gruppo informale di agenzie di cooperazione, alcune non governative come CCS, altre invece in rappresentanza delle Nazioni Unite o in rappresentanza dei paesi donatori. La cosa più importante è che il network include la presenza dei Ministeri dell’Educazione e della Sanità, che per la prima volta lavorano assieme in maniera coordinata a favore del miglioramento delle condizioni di vita dei più piccoli. 11
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