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LE SCARPE DEI SUICIDI - Tobia Imperato - Indymedia Piemonte

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Gli antefatti<br />

IL TRENO AD ALTA VELOCITÀ<br />

“La ricerca dell’alta velocità privilegia una minoranza<br />

e consuma il tempo della maggioranza”.<br />

Ivan Illich<br />

La Val Susa è uno dei passaggi obbligati per la vicina Francia: è dal traforo del Fréjus che passano la maggior parte<br />

dei traffici. In questi ultimi anni un’elevata mole di investimenti è stata stanziata nella zona da Stato, gruppi finanziari,<br />

banche e investitori privati. All’inizio del luglio ‘95 è inaugurata l’autostrada che collega Torino al traforo (nell’anno<br />

precedente avevano funzionato solo brevi tratte). L’opera, che è costata 2.200 miliardi, ha causato alla società SITAF<br />

ben quindici inchieste per tangenti, costruzioni abusive e spionaggio 184 . L’autostrada in realtà si è rivelata un notevole<br />

danno per gli abitanti, che si sono trovati con la Valle tagliata in due da questo serpente d’asfalto, danno a cui non ha<br />

corrisposto alcun beneficio. L’alto costo del pedaggio ne inibisce l’uso sia ai residenti (se un pendolare della Bassa<br />

Valle la usasse per recarsi al lavoro dovrebbe spendere una cifra piuttosto elevata) sia alla maggior parte dei camion che<br />

effettuano i trasporti verso la Francia. Gli unici a trarne dei vantaggi economici sono stati i paesi dell’Alta Valle,<br />

peraltro già favoriti dallo sfruttamento delle stazioni sciistiche, mentre tutti i centri che sono attraversati dall’autostrada<br />

restano tagliati fuori; ad essi non è rimasto che il territorio devastato da gallerie e viadotti con le strade statali ancora<br />

intasate dai TIR 185 .<br />

“Era un posto bellissimo, con gli alti pioppi, il bosco e la Dora poco distante […] – dichiara un residente in<br />

prossimità di un viadotto autostradale – Poi sono arrivati gli ingegneri: giù gli alberi […]. Ogni passaggio di Tir<br />

sembrava cadesse una bomba: in casa non si riusciva a sentire né il telefono né il campanello né la tivù […] non<br />

avrei mai creduto che l’autostrada portasse tutto questo fastidio: fari che di notte ci sembra entrino in camera<br />

da letto […] e poi metti che un giorno uno salti la barriera e ci piombi in cucina” 186 .<br />

E’ evidente che nella realizzazione di un progetto come questo, in cui la posta in gioco sono migliaia di miliardi, il<br />

parere dei residenti conta meno del due di picche a briscola. La SITAF controlla “cifre enormi, della misura del PIL di<br />

184 “Marcellino Gavio da Tortona - padrone dell’Itinera, in grado di controllare direttamente o attraverso dei prestanome la quasi totalità delle<br />

autostrade piemontesi, amico e socio di Salvatore Ligresti e Giovanni Prandini, colpito da mandato di cattura internazionale nel 1992, quando riparò<br />

per qualche tempo a Montecarlo – detiene oggi, assieme a Enzo Mattioda, il 40% delle azioni SITAF, contro un 11% delle banche e un 48% degli enti<br />

pubblici: particolare quest’ultimo che fa della SITAF il solo caso italiano (insieme al traforo del Monte Bianco) di partecipazione dell’ente nazionale<br />

strade a una società concessionaria”, LUCA RASTELLO, “I misteri della Val di Susa”, Il Diario della Settimana, n. 15, 14-20/4/1999.<br />

I maggiori azionisti SITAF sono: Anas (34,6 %), Cassa di Risparmio di Torino (10,9% ), Città di Torino (6,7% ), Gruppo Ruscalla Spa (6,1%),<br />

Provincia di Torino (5,45%). L’amministratore delegato della SITAF Franco Froio, del giro dalla loggia P2, sarà denunciato per concussione (100<br />

milioni) ai danni di una ditta appaltatrice e coinvolto nell’inchiesta sull’amministratore delle FS Lorenzo Necci e sul banchiere Pierfrancesco Pacini-<br />

Battaglia. Nella stessa inchiesta saranno coinvolti il presidente SITAF Felice Santonastaso (già indagato dalla procura di Catania per “interesse<br />

privato e violazione delle leggi tributarie” - cfr. “Mazzette autostradali? - SITAF nell’occhio del ciclone, vari indagati”, Luna Nuova, 5/3/2000.<br />

“Arrestato Santonastaso – E’ presidente della SITAF”, Luna Nuova, 28/3/2000. BRUNO ANDOLFATTO, “Custodia cautelare per il presidente della<br />

SITAF - Santonastaso agli arresti domiciliari”, La Valsusa, 30/3/2000) e un azionista, Paolo Ruscalla. Tutti, Gavio compreso, saranno rinviati a<br />

giudizio per “associazione a delinquere e concorso in corruzione” (cfr. “Caso Necci: chiesto il processo per Santonastaso, Froio e Gavio”, Luna<br />

Nuova, 8/1/1999). Quest’ultimo, amministratore delegato della Turbosider (società che aveva l’appalto per la costruzione dei guard-rail), ha incassato<br />

3 miliardi e 400 milioni di lire per lavori inesistenti. Nell’ottobre ‘95 la SITAF sarà denunciata dal comune di Avigliana per la costruzione di un<br />

pozzo abusivo al fine di rubare l’acqua alla rete idrica dell’acquedotto comunale. Un’altra società che fa capo alla SITAF, la Edil-Traf è indagata per i<br />

contatti con la ‘ndrangheta a Bardonecchia. La SITAF sarà anche accusata da più parti di pagare i dirigenti in maniera spropositata e di una gestione<br />

allegra dei fondi a disposizione (cfr. GIANNI PACCHIARDO, “Ora tutti vogliono liquidare la SITAF – ANAS e Provincia accusano la società<br />

autostradale: troppi sprechi”, Luna Nuova, 13/12/1996). L’amministratore unico dell’ANAS, D’Angiolino, minaccerà, a causa dei conti in rosso, il<br />

commissariamento della società. Nel maggio 1999 un misterioso furto nella sede torinese della SITAF, avvenuto senza alcuno scasso e in presenza di<br />

un “sofisticato sistema antifurto”, farà scomparire il computer del consiglio d’amministrazione e numerosi verbali e documenti; il furto verrà<br />

denunciato solo il giorno seguente (cfr. nota 249).<br />

185 Non sono state realizzate nemmeno le opere di compensazione promesse ai comuni in cambio dei disagi creati (cfr. GIANNI PACCHIARDO,<br />

“SITAF non la conti giusta – I sindaci: quei lavori non sono fatti”, Luna Nuova, 23/1/1996). Nel settembre 2000 il comune di Bruzolo citerà la SITAF<br />

in giudizio per inadempimento degli accordi (cfr. LUCA GIAI, “Bruzolo-SITAF la resa dei conti: il comune ora chiede i danni – Accordi non rispettati<br />

sul ripristino dei terreni”, Luna Nuova, 15/9/2000).<br />

186 EMANUELA SARTI, “Camera con vista: sul rumore – Una terribile esistenza a pochi metri dall’autostrada”, Luna Nuova, 28/1/2000.<br />

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