02.06.2013 Views

LE SCARPE DEI SUICIDI - Tobia Imperato - Indymedia Piemonte

LE SCARPE DEI SUICIDI - Tobia Imperato - Indymedia Piemonte

LE SCARPE DEI SUICIDI - Tobia Imperato - Indymedia Piemonte

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

certo Daniele Genco. Ma anche Rita Cola della Repubblica e Lodovico Poletto per La Stampa concorrono nel<br />

suggerire improbabili collegamenti – naturalmente non provati – con attentati precedenti, scoprendo<br />

sorprendenti affinità con UNA BOMBA CHE NON È MAI STATA FATTA DA EDOARDO MASSARI, DI CUI SI SA CON<br />

CERTEZZA SOLTANTO CHE È RIMASTO LIEVEMENTE FERITO NEL SUO LABORATORIO DI CICLISTA E CHE È UN ANARCHICO.<br />

Ma per la fervida fantasia dei dipendenti del Trust dell’informazione, questo è già sufficiente per imbastire la<br />

tenebrosa storia dell’anarchico bombarolo da caricatura. Proprio ora che dopo l’ennesima strage di Stato i<br />

giochi si scoprono e viene denunciata pubblicamente (dalla Lega fino agli anarchici) il ruolo di mandante dello<br />

Stato italiano anche per l’ultima vera bomba, quella dei 5 morti di Firenze, preannunciata dal ministro degli<br />

interni DC Mancino. Proprio ora che lo sporco gioco degli assassini di Stato sui rivela miserabile politica per<br />

conservare il potere, una consuetudine inesorabile da 25 anni in qua (ricordate la strage di Piazza Fontana a<br />

Milano nel ‘69 e il mostro anarchico Valpreda che mette le bombe! E poi l’Italicus, Piazza della Loggia,<br />

Bologna, il treno 704…). Ma a tranquillizzare il lettore piemontese con le loro balle ci sono i pennivendoli dei<br />

giornali dei nostri padroni. Essi infatti si affannano a spiegarci che le bombe le mettono gli anarchici e non si<br />

tratta di un lavoro di routine dei servizi segreti di polizia e carabinieri dello Stato italiano come si è ben<br />

compreso. Per arricchire la faccenda, addossano al ferito la responsabilità di tutti gli attentati nel raggio di 40<br />

Km attorno a Ivrea, avvenuti negli ultimi 10 anni. TACCIONO L’IMPUTAZIONE, CHE È DI TENTATA FABBRICAZIONE DI<br />

OGGETTI ESPLOSIVI E RELATIVA DETENZIONE DI MATERIALI. Per farla grossa lo danno per dilaniato all’ospedale.<br />

Solo dopo si viene a sapere che c’è andato da solo e che è stato dimesso in giornata. Per dipingere a tinte forti<br />

la figura di un ipotetico super-rivoluzionario i bugiardi della Stampa-Repubblica-Sentinella promuovono<br />

Edoardo Massari a leader di un mai esistito collettivo autonomo che ha occupato la piscina di Arè . Ci sembra<br />

che proprio su questa menzogna i nostri giornalisti puntino molto. Per gettare il discredito sui ragazzi che per<br />

mesi hanno autogestito brillantemente la scandalosa piscina miliardaria di Arè, mai finita e mai utilizzata<br />

prima. Certo dà molto fastidio a padroni e sbirri che la gente si riprenda ciò che le è stato rapinato attraverso lo<br />

Stato – la Piscina in questo caso – e che lo faccia in modo autogestito, mettendo fuori gioco l’apparato statale<br />

di sbirri, giudici, politicanti, gabellieri e giullari della carta stampata. Per questo si dà tanto risalto alla<br />

collaborazione offerta da Edoardo agli occupanti della Piscina di Arè. La grossolana montatura di sbirri in<br />

carriera e giornalisti provinciali non valgono ad infangare le esperienze di autogestione che nel Canavese<br />

coinvolgono centinaia di giovani, come migliaia di altri a Torino, a Milano, ad Aosta, come nella vicina<br />

Svizzera e in tutto l’occidente europeo, da Barcelona a Berlin. La pratica dell’autogestione parte dal bisogno<br />

reale di aprirsi spazi ed è condivisa da tutti quelli che non vogliono vedere annichilita dalla corruzione di Stato<br />

e dal denaro la propria dignità, la propria libertà.<br />

L’autogestione è la bomba! Giornalisti servi bugiardi per il prossimo linciaggio inventate qualcosa di<br />

meglio!” 335<br />

Dopo averlo sbattuto in galera, nonostante i suoi ripetuti scioperi della fame, i giudici si dimenticano di Edoardo.<br />

Solo il 25 novembre si tiene l’udienza preliminare, dove il GIP rigetta ogni istanza di libertà 336 .<br />

Ai primi di dicembre, di fronte a tale ingiustizia interviene persino la curia eporediese, con una lettera al giornale<br />

locale La Sentinella del Canavese, chiedendo che venga al più presto definita la sua posizione giudiziaria.<br />

Il 23, visto che Edo è ormai in galera da sei mesi senza che nessuno si occupi della sua sorte, viene indetta ad Ivrea<br />

una manifestazione di solidarietà 337 .<br />

Il “corteo esplosivo” sarà duramente caricato da polizia e carabinieri.<br />

“Dopo le 15 è partito dal piazzale della stazione un corteo di circa 250 persone tra cui diversi studenti e alcuni<br />

esponenti di associazioni del luogo. - riporta Umanità Nova - La manifestazione si sviluppava nel primo tratto<br />

con numerosi lanci di petardi e simili, slogan contro lo Stato e per la liberazione di Massari, ma poco prima di<br />

entrare nel centro città il comandante della piazza decideva improvvisamente di proibire il lancio di petardi e<br />

pretendeva la consegna di ogni asta e bandiera, pena lo scioglimento del corteo. L’ovvia reazione dei<br />

manifestanti è stato un nutrito lancio di mortaretti verso le file della polizia, corredato da lazzi e insulti alla<br />

sbirraglia. Improvvisamente – praticamente a freddo – è partita una carica, accompagnata dall’ordine di<br />

sciogliere il corteo e disperdersi. Solo la decisa resistenza delle prime file del corteo, che hanno efficacemente<br />

contrastato i celerini (i giornali hanno parlato di 5 agenti feriti, di cui uno in modo grave…) 338 , hanno impedito<br />

335 Il manifesto è firmato El Paso Occupato, Barocchio Rioccupato, Prinz Eugen Occupato, Piloto Io (AO), Collettivo Senzaspazi Squatters<br />

Canavese, GAS (Gruppi Anarchici Spaziali – CN). E’ riprodotto in Il caso Massari – Storia di una montatura (cit.) e la prima parte era stata<br />

pubblicata da Umanità Nova, n. 25, 25/7/1993.<br />

336 “E’ stato portato in tribunale con mezz’ora di ritardo, in modo da rendergli difficile e breve il contatto con l’avvocato, e ricaricato sul cellulare<br />

a strattoni”, “Il caso Massari”, Stella Nera - periodico torinese di tematiche anarchico-libertarie”, gennaio-febbraio 1994 e Umanità Nova, n. 1,<br />

16/1/1994.<br />

337 “In questo periodo parecchie sono state le iniziative in solidarietà con Edoardo: immediatamente dopo l’arresto è stato fatto un presidio ad<br />

Ivrea, un rave-party ed un’azione di protesta con discesa dalla fontana monumento a Camillo Olivetti, sempre ad Ivrea, per informare su questo<br />

assurdo arresto. Ultimamente alcuni posti occupati di Torino hanno organizzato una serie di serate di sottoscrizione”, ibidem.<br />

338 Cfr. DANIE<strong>LE</strong> GENCO e DIRCE <strong>LE</strong>VI, “Ivrea / Manifestazione pro Massari in corso Cavour – Guerriglia e feriti in centro – Battaglia tra gli<br />

anarchici e la polizia – Cinque agenti all’ospedale, uno è grave”, “Tre assalti della polizia e sul terreno restano numerosi feriti – Carica, disperdeteli!<br />

Gli anarchici: Massari libero”, La Sentinella del Canavese, 23/12/1993. R. CRO., “Ivrea, scontri e feriti tra anarchici e polizia”, La Stampa,<br />

68

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!