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LE SCARPE DEI SUICIDI - Tobia Imperato - Indymedia Piemonte

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consuma e crepa. Quella pace e quella giustizia che si sono affrettate a liquidare in una cassa da morto i<br />

compagni Soledad ed Edoardo colpevoli di non stare alle regole del gioco!” 444<br />

I suoi lavori saranno esposti in diverse località.<br />

“L’ultima cosa che mi sarebbe passato in mente sarebbe stata quella di consumare energia elettrica mentale e<br />

fisica per creare delle sculture.<br />

Io, fabbro, allenato a manipolare ferro e metalli per corazzare e blindare case occupate per realizzare strumenti<br />

agricoli o da boscaiolo. Cose utili, necessarie alla vita. La scultura è arte e l’arte ci allontana dalla realtà dallo<br />

squallore schifoso della vita nella quale siamo obbligati a vivere. […]<br />

Naturalmente le mie sculture vogliono scuotervi, vogliono turbare il sonno di quei morti viventi che a ogni<br />

nefandezza acconsentono in nome della loro pace sociale. […]<br />

Dedico le mie sculture a tutti coloro che soffrono a causa di questo sistema assassino, a coloro che a causa di<br />

questa infame e vergognosa giustizia hanno perso la vita, come Edoardo Massari e Maria Soledad Rosas. Le<br />

dedico alle centinai di prigionieri politici rinchiusi nelle carceri di tutto il mondo” 445 .<br />

444<br />

SILVANO, “Rottami ferrosi”, Ai Confini delle Realtà, n. 8, maggio 1999.<br />

445<br />

ID., “Artista per caso, ribelle per necessità e inevitabilmente anarchico” (documento di presentazione delle mostre), Comunicato Internet,<br />

28/3/2001.<br />

Durante la reclusione, oltre a dedicarsi alla scultura, Silvano coopererà – in qualità di voce narrante – alla realizzazione del video autoprodotto “Le<br />

quattro stazioni” realizzato, in occasione dall’ostensione dalla sindone, dal Barocchio e dall’Asilo. Riacquistata la libertà, continuerà ad impegnarsi<br />

sul fronte della lotta contro le carceri mantenendo relazioni epistolari con vari prigionieri e rendendo pubblico anche il caso di detenuti comuni<br />

vittime di vergognosi soprusi giudiziari (cfr. “Silvano ci racconta: La brutta storia di Francesco Catgiu”, CNA-Bollettino, n. 3, Dicembre 2001).<br />

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