Bollettino S. Pietro 1/04 - Circolo S.Pietro

prio maestro di palazzo, S. Domenico di Guzman, all’atto di approvargli
la regola del nuovo Ordine domenicano. Era infatti dove sorse
la turrita roccaforte baronale dei Savelli la dimora di Papa Onorio III;
ora è stato sistemato un piccolo ma bellissimo parco, adorno di piante
d’arancio e di sparsi ruderi (vi è anche una fontanella con i motivi
araldici di Papa Paolo V Borghese). Il suo vero carattere è comunque
di bellissimo balcone panoramico verso Trastevere e verso la Cupola
vaticana, oltre che sul corso del Tevere (in modo molto simile allo
splendido giardino del Granpriorato dello SMOM, a poche decine di
metri più avanti). Ancora di quell’epoca sono il chiostro ed il campanile,
rimasto troncato verso la metà del seicento. Domenico Fontana,
nel 1587, trasformò l’aspetto interno della chiesa, facendole assumere
una fastosa foggia manieristico-barocca.
Dopo la soppressione dei monasteri, successiva al 1870, seguì un
periodo di abbandono, durante il quale la chiesa e l’intero convento
furono utilizzati anche come lazzaretto comunale.
Finalmente Antonio Muñoz tentò, con lavori effettuati nel 1919 e nel
1936-38 (quando con lui collaborò anche il domenicano p. Gilet) di
recuperare l’aspetto originario della chiesa, con un’operazione
sostanzialmente rispettosa e che ha dato notevoli risultati.
A causa della sua particolare collocazione, con il fianco parallelo al
ciglio del colle, la basilica presenta al visitatore il suo lato destro, con
la lunga fila delle ampie finestre a transenne di selenite e con un
lineare portico quattrocentesco, costruito dal Cardinal Cesarini.
Nell’antistante piazza Pietro d’Illiria, bordata di alberi, il muro che
delimita l’attiguo Parco Savello sostiene una storica fontana caratterizzata
da un mascherone. Questa proviene dal Porto leonino che
stava presso l’ospedale del S. Spirito, ma il mascherone, d’antica origine,
adornò per secoli il fontanile di Campo Vaccino (Foro
Romano), sistemato da Giacomo della Porta nel 1593. Dall’atrio
antistante la chiesa, che è sorretto da arcate con antiche colonne e al
52