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Duplessis, Giorgio, Le meraviglie dell'incisione ... - Toni Pecoraro

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del Cenacolo, con delle varianti, ma valgono poco. Una Testa di fanciulla un po' inchinata, un<br />

Amante che accarezza l'innamorata ed una Giovanetta corteggiata da una specie di pazzo,<br />

ricordano un poco la scuola di <strong>Le</strong>onardo, ma non sono firmate, né si può sapere da chi sono state<br />

incise, mentre pel gusto del disegno sembrano piuttosto d'uno scolaro che del maestro. Tre tavole,<br />

attribuite a Cesare da Sesto, sono senza firma, e fra queste la Decollazione di San Giovanni Battista<br />

ci sembra di mano di questo abile scolaro di <strong>Le</strong>onardo. Il carnefice vestito in costume del, secolo<br />

dscimosesto, coperto con un berretto guarnito, di pialle: rimette la' spada nel fodero,<br />

e Salome colla testa del santo in un piatto segue Erodiade. La composizione è ben intesa, e d'uno<br />

stile che ricorda un bozzetto rimasto in un volume di disegni di <strong>Le</strong>onardo, acquistati, pochi anni<br />

sono, dal Louvre, ed indubitatamente di sua mano. <strong>Le</strong> due altre stampe attribuite a Cesare da Sesto,<br />

sono di un genere tutto diverso e rappresentano una Capretta accovacciata, in un isolotto, ed un<br />

Cervo che pascola. Che possano, queste due, essere state disegnate dall'autore della Decollazione<br />

non è improbabile ma incise da lui, no certo.<br />

Prima di lasciare gli artisti della scuola leonardesca milanese, diciamo poche parole di un prezioso<br />

volume contenente delle stampe in legno, squisitamente disegnate, ed appartenenti certo alla scuola<br />

diretta da <strong>Le</strong>onardo, da Vinci. Il volume tratta di santa Veronica, fu stampato in Milano nel 1518, ed<br />

è corredato di dieci incisioni, tre delle quali sembrano disegnate dal Luini; tanto ne è soave il<br />

disegno e tenera l'espressione, e queste precedono i libri III, V e VI, rappresentando Cristo e Santa<br />

Veronica che leggono, un Angelo che conduce la mano di Santa Veronica mentre scrive, e Santa<br />

Veronica inginocchiata, dinanzi un' angelo che tiene un libro nel quale essa legge.<br />

Sarebbe certamente stato meglio parlare della scuola parmense in seguito all'esame delle opere<br />

della scuola romana. Ciononostante, abbiamo preferito, terminare la storia <strong>dell'incisione</strong> in Italia<br />

parlando della città ove quest'arte ebbe il più perfetto sviluppo; Per quanto grande del resto, possa<br />

essere stata l'influenza della scuola: romana su quella di Parma, non fu però assoluta. Cosi il<br />

Mazzuoli, detto il Parmigiano, s'inspirò da Raffaello, ma soltanto pel disegno; e lo si vede dare alle<br />

sue stampe un incanto, un'attrattiva di colorito, che sembrano tolti a prestito dal suo compatriota, il<br />

divino Correggio, più che da qualsiasi altro maestro. Ma Antonio Allegri, fu a Parma una specie di<br />

gloriosa eccezione: egli dominò di cento cubiti il rimanente della scuola, intimidi i suoi scolari, ed<br />

incusse timore agli incisori, che sotto l'indefinibile seduzione delle sue opere, rimasti inattivi e privi<br />

di forza non osarono tentare di riprodurre col bulino delle opere giudicate, non, senza ragione,<br />

intraducibili forse, e colla sua grandezza li confuse e intimorì al punto, che essi non si riebbero tanto<br />

da esercitare il loro sapere se non davanti le pitture di Mazzuoli, artista assai meno vigoroso, ma<br />

anch'esso abilissimo, cui appartiene del resto l'onore definitivo d'aver incamminato pel primo la<br />

scuola parmigiana d'incisione.<br />

Abbiamo già accennato all'incisione all'acqua forte dovendo ora dire del Parmigiano, che in questo<br />

genere fu il primo ad ottenere tutto quanto può dare, esporremo in che consista questo modo<br />

d'incidere.<br />

« Abbiamo veduto che vi sono due generi d'incisione: a risalto e ad incavo; che l'incisione in legno<br />

è un'incisione a risalto per stampare le immagini sulla carta, al modo che un sigillo stampa un bollo;<br />

e che l'incisione in metallo, invece, è un'incisione ad incavo, che stampa le immagini coll'inchiostro,<br />

introdotto nei solchi o tagli eseguiti sopra una lastra, Questi tagli, nell'incisioni in rame si<br />

eseguiscono con un ferro a punta, detto bulino, col quale l'incisore indica contorni ed ombre, come<br />

se disegnasse a tratti di penna. Questo genere d'incisione è detto a taglio dolce, ed<br />

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