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Istoria delle pietre

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Si trovano a Frascato fuor di Roma molti pezzi di <strong>pietre</strong> sodissime, selce dette, son di color nericcie, già i<br />

Romani se ne servivano per lastricar strade, come si vede appresso il bel tempio di Santa Agnese Martire ed<br />

in altri luoghi fuori della città.<br />

L. DELLA PIETRA PEPERINA<br />

Infra le <strong>pietre</strong> che si trovano appresso Roma, ci son le <strong>pietre</strong> che si cavano a Marino fuor della città, son<br />

<strong>pietre</strong> ordinarie, del color quasi del macigno, sono in opera per tutta Roma, ché d’esse si fanno usci e finestre<br />

ed altri lavori.<br />

LI. DEL PORFIDO BASTARDO<br />

Erano tanto tirati gl’antichi Romani alla gloria ed [22v] in lassar memoria de’ nomi loro, in rizzar guglie,<br />

colonne e far archi trionfali, così fare statue e condur <strong>pietre</strong> varie di tutto il mondo, come per via d’esempio<br />

condussero più sorte di porfidi, il rosso, il bianco, che ne abbiamo parlato: ora ci resta di dir del porfido<br />

bastardo, che veramente è pietra sodissima, piglia pulimento e lustro, ma con fatica, non è matroso, ma<br />

marmo di eterna memoria, può star al coperto ed allo scoperto, la sua miniera non si trova e non si sa dove si<br />

sia, si trovano in Roma de’ pezzi ragionevoli, i suoi colori son verdi in campo nero, ma verdi scuri e vi sono<br />

<strong>delle</strong> vene varie e macchiette ancora. Io ne ho visto di questo porfido in Firenze alla bottega d’un mio amico,<br />

così ne ho appresso di me un pezzo picciolo.<br />

LII. DEL MANDORLATO DI VERONA<br />

Ne’ monti di Verona si cava una certa sorte di marmo detto manodorlato, ché fa certe macchie maggiori e<br />

minori di color rosso, ma vario - chi è macchia accesa, chi smorta -, ama star al coperto, piglia gran lustro, si<br />

trovano di ragionevoli saldezze, è in opera nel bellissimo campanile di Santa Maria del Fiore molti pezzi;<br />

così una lista [23r] si vede intorno al tempio di Santa Maria del Fiore, che la rigira, e detta lista è larga circa<br />

una spanna. È ancora in opera in Santa Croce di Firenze, alla sepoltura di Messer Banco da Barberino. Si<br />

potrebbe dire che fusse in opera per di molte chiese della Lombardia. Così di questa pietra si fanno molte<br />

palle per bellezza.<br />

LIII. DEL BROCCATELLO DI VERONA<br />

Merita d’esser lodata questa pietra sì nobile e bella, sì per esser degna di stare nelle chiese, così in tavolini. I<br />

suoi pezzi, che si trovano ne’ monti di Verona, pigliano gran lustro, non son matrosi, i suoi colori son gialli e<br />

rossi, ma variano, quali son chiari, quali manco chiari; e, per dar un contrassegno buono, il broccatello di<br />

Verona s’assomiglia assai con il broccatello orientale, ma è più allegro e più chiaro quel di Verona e s’arebbe<br />

a metter più in uso nei tavolini, che non si fa.<br />

LIV. DI TRE SORTE MISTII DI SERAVEZZA<br />

Il signor Marchese Malaspina dicono aver trovato nel suo territorio tre sorte mistii l’anno 1591 ed io ho le<br />

mostre lustrate di tutti e mi paiono molto degni, che ne [23v] sia fatta memoria. Il primo è marmo rosso di<br />

color buio, ma tutto retato di vene bianche che paiono nugolette. Si possono cavar di gran saldezze, non è<br />

pietra matrosa, piglia pulimento e lustro, ama star al coperto. Il secondo marmo è di color nero il fondo ma<br />

tutto retato di vene bianche e nugole pur bianche, ha in sé certe macchie piccole verdiccie, che li danno<br />

grazia, di questa sorte marmo si cavano gran saldezze, non è matroso, piglia buon pulimento e lustro, ama<br />

star in luoghi che non sia offeso dall’acque. Il terzo pezzo che mi è stato portato per saggio o mostra, insieme<br />

con i due altri detti di sopra, è una pietra mistia molto vaga, piglia grandissimo lustro, non è matrosa, ma<br />

salda, si trovano ragionevoli saldezze, ama stare in tavolini al coperto, i suoi colori sono diversi, il fondo di<br />

questa pietra è rosso buio, di più fa certe vene bianche sottili come fila di refe. Simili cave s’arebbono a<br />

mettere in uso, poich’è cosa agevole condurle alla marina.<br />

LV. D’UNA BRECCIA PELLEGRINA

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