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Istoria delle pietre

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antico, che è appresso la porta della sagrestia di Santa Maria Novella, sopra un termine di marmo bianco, sia<br />

fatta di granito dell’Impruneta, altri tengono che sia fatta di granito pellegrino.<br />

LXXIII. DE’ VARII MISTII E MARMI DELL’IMPRUNETA<br />

Si è trovato nei monti dell’Impruneta molti jaroni e pezzi di varie sorte mistii, così diaspri ed altre <strong>pietre</strong>, che<br />

per ora non scrivo, aspettando d’aver più certa notizia per scrivere la verità.<br />

LXXIV. DEL MARMO ROSSO DI SAN GIUSTO A MONTE RANTOLI<br />

Utilissima cava è stata questa di San Giusto a monte Rantoli, ma tiene e si distende per molti monti<br />

circumvicini, utile alla città di Firenze, perché con essi marmi ha adornato il suo suntuoso campanile, così il<br />

duomo, ed insieme adorna tutte le chiese della città ed in particolare la [29v] facciata di Santa Maria Novella.<br />

Si potrebbe dire che di questo marmo rosso, che ha in sé qualche vena bianca, si cavan gran saldezze, come<br />

fa fede la porta che fece cavare il Gran Duca Cosimo, che è nel cortile del Palazzo Vecchio, dove oggi sta la<br />

guardia delli Svizzeri per sicurtà di detto palazzo. Il color di questo marmo è rosso buio e fa alcune vene<br />

bianche, piglia pulimento e lustro con fatica, si possono cavar gran saldezze per la città di Firenze, così per<br />

gl’altri stati.<br />

LXXV. DELLA PIETRA COLOMBINA DELLE MACCHIE<br />

Appresso a un ospizio detto le Macchie sopra nome, che è de’ padri di Santa Maria Novella di Firenze, ne è<br />

una pietra chiamata colombina per la varietà dei colori che ha come colomba, ma quelli del paese non sanno<br />

la bellezza sua, poiché ne fanno macine da olio. Di questa sorte pietra si posson cavare gran saldezze, non è<br />

matrosa, ma salda, piglia gran lustro, i suoi colori son varii, cioè rossi, bigi, gialli, bianchi ed ha in sé qualche<br />

macchietta d’oro. Avvertisci, benigno lettore, che non è cava, ma son massi sotterrati in terra ed in<br />

particulare si trovano nel populo di San Lorenzo appresso alle Macchie, o vero sopra il Mulino Altari. [30r].<br />

LXXVI. DELLA PIETRA MISTIA DELLE MACCHIE<br />

Sotto l’ospizio <strong>delle</strong> Macchie e giù in Ema, sopra il mulino degl’Alamanni, vi son certi massi grandi usciti di<br />

quei poggi, che non è fatto conto. Io ne ho fatto lustrare un pezzo, riesce molto lustro e bello, lodato da molti<br />

gentiluomini, è pietra soda, non matrosa, piglia gran lustro, ama stare al coperto, si possono cavare tavolini<br />

interi segando quelli massi, i suoi colori sono rossi buii, ma è tutta macchiata di grani bigicci, ha poi in sé<br />

vene bianche che gli danno grazia.<br />

LXXVII. DEL PARAGONE DELL’ANTELLA<br />

La cava antica, che è appresso l’Antella, si cava il paragone ed è stata molto frequentata, poiché si cava gran<br />

saldezze di paragone, come si vede in Santa Maria del Fiore nel bellissimo pavimento, è pietra soda, piglia<br />

buon pulimento e lustro, ma con fatica, è comoda cava alla città, merita che d’essa io ne abbi fatto memoria<br />

in questo nostro libro <strong>delle</strong> <strong>pietre</strong>.<br />

LXXVIII. DEL GRANITO ROSSO DELL’ANTELLA<br />

II granito che si trova nei monti dell’Antella è di color rosso buio, con assai vene bianche e vi è qualche<br />

grano fra esso di cai [30v] cedonio, è marmo sodo, alquanto granelloso, si cavano ragionevoli saldezze, come<br />

si può vedere la sponda del pozzo, che è nella casa de’ Montauti nella via de’ Servi, così le due porte del<br />

coro dell’Annunziata di Firenze, che pongono in mezzo l’aitar maggiore. In vero questa pietra apparisce bene<br />

guardandola alquanto di lontano, e, se non fosse stata pietra meritevole, non sarebbe in opera in simil luogo.<br />

LXXIX. DEL MARMO MISTIO DELLA TORRE DELLI INNOCENTI<br />

Sotto i monti di Fiesole inverso Mugnone c’è una torre detta dai popoli la Torre dell’Innocenti, per avervi<br />

quello spedale <strong>delle</strong> possessioni. Io v’ho visto un masso di pietra cavato e credo che in detto monte ve ne sia<br />

molt’altri gran pezzi sparsi sotto terra. M’è parso farne memoria, perché m’è riuscita pietra molto bella, soda,

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