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aquae vitae splendidum tamquam crystallum; e nel capitolo XXI ne fa ancora memoria: Et sustulit me in<br />
spiritu in montem magnum et altum et ostendit mihi [77v] civitatem sanctam lerusalem, descendentem de<br />
caelo a Deo, habentem claritatem Dei, et lumen eius simile lapidi pretioso tamquam lapidi iaspidis, sicut<br />
crystallum; così nell’Apocalissi medesimo al IV capitolo dice: Et in conspectu sedis tamquam mare vitreum<br />
simile crystallo; ed il profeta Ezechiel nel suo I capitolo ne fa memoria: Et similitudo super capita animalium<br />
firmamenti, quasi adspectus crystalli horribilis et extenti super capita eorum desuper; e per ultimo ci<br />
contenteremo dell’alta sentenza dell’Ecclesiastico, che dice al capitolo XLIII queste belle parole del cristallo:<br />
Frigidus ventus aquilo flavit et gelavit crystallus ab aqua. Altro non voglio dir del cristallo, se non che quei<br />
che sono litterati posson andar a veder i dottori di Santa Chiesa, che espongono questi testi allegati, e vi<br />
troveranno segreti e cose degne da sapersi dai belli ed elevati spiriti loro.<br />
CXXI. DEL GIRASOLE<br />
Non trovo cosa a proposito a dir altro per ora in questa prima bozza che ho fatto <strong>delle</strong> <strong>pietre</strong> per i miei amici<br />
ed anco per mio diporto, altro che si dice il girasole esser [78r] pietra preziosa, altresì trasparente ed i suoi<br />
colori sono gialli ed azzurri insieme. Son gioie queste grate e, legate che sono nei belli anelli d’oro, molto<br />
adornano le pulite e candide mani <strong>delle</strong> spose e delli sposi.<br />
CXXII. DELLE CORNIOLE<br />
Le corniole, che sono di color rosso ranciato, traspariscono alquanto. I buoni ed ottimi orefici v’intagliano<br />
dentro figure di belle femmine, così altre teste, armi ed imprese, come si vede ogni dì nelli anelli e son fatte<br />
colali figure bene, come ancora si può vedere una corniola che è nella Galleria ducale, dove per entro vi è<br />
scolpito il padre Girolamo Savonaroli da Ferrara, predicator rarissimo ed uomo dottissimo, ed è scolpita<br />
tanto bene la sua effige, che il Gran Duca Francesco di Felice memoria mostrava cotal corniola con gran<br />
reputazione a’ principi e come cosa rara che avesse fra le sue cose rare e belle. Non è maraviglia che in sì<br />
bella corniola vi fusse ritratto sì gran predicatore bene, posciaché i suoi amorevoli l’hanno ritratto in più<br />
modi ed in più cose, come in porfido; poiché ci è la sua testa al naturale fatta da maestro Francesco Ferrucci<br />
da Fiesole, detto sopra nome il Tadda, uomo di bontà e singular valore, poiché egli fu il primo che ritrovassi<br />
a’ tempi nostri [78v] il modo e tempera di lavorare il porfido; ed io l’ho vista questa testa, fornita con il<br />
busto, con mia gran contentezza; ed è ancora stato ritratto in medaglie piccole il detto reverendo padre fra’<br />
Girolamo, come in bronzo, in piombo, in gesso, altresì in foglio, e poi da pittori molte fiate in tele, in tavole<br />
d’asse, ora fatta la sua impresa grande, talora piccola.<br />
Ma, per ritornare alla mia gioia, si dice che di queste se ne vorrebbono trovare spesso legate in oro, hanno<br />
molte virtù come dicono gli scrittori, che gli puoi vedere da per te stesso. Io non ho possuto mettere a pieno<br />
la sua istoria, perché ho voluto dar fine a questo libro e dir quel che so, ma con verità, e se arò vita e tempo,<br />
la seconda volta dirò con più ordine e più assai.<br />
CXXIII. DE’CORALLI<br />
I coralli sono di tre sorti, i primi sono rossi e di questi se ne trovano soventemente in più luoghi, i secondi<br />
sono neri e di questi se ne veggono pochi, dei bianchi non è gran dovizia. Io ne ho visti in Firenze appresso<br />
gl’antiquarii, che fanno professione d’aver <strong>pietre</strong> [79r] diverse e statue di marmi, pitture di varie sorti, altresì<br />
medaglie ed anticaglie degl’uomini famosi che sieno stati al mondo di tutte le nazioni e quelle tengono nelle<br />
stanze loro o gallerie dette oggi, come si vede alla Galleria bellissima che fece appresso il Palazzo Vecchio il<br />
Gran Duca Francesco, che credo sia <strong>delle</strong> belle che si trovi, posciaché in quella e nella Tribuna si veggono<br />
tante anticaglie ed ancora cose moderne, che io a descriverle sarei troppo lungo.<br />
Ma per ora verrò a far un poco di memoria della galleria onorata e bella del signor Niccolo Gaddi, Cavaliere<br />
d’Onore, che si puote dir con verità, che egli fusse il primo a far sì belle memorie nella città, come anco è<br />
stato il primo nella sua città a far la cappella onoratissima di varie <strong>pietre</strong> mistie e belle come s’è detto; ma,<br />
per tornare alla sua suntuosa ed onorata galleria, dico che è opera degna, poiché in quella vi si veggono tante<br />
anticaglie e cose moderne, che fanno stupire ogn’uomo savio, imperoché, essendo gentiluomo onorato della<br />
città e cavaliere, egli aveva animo grande e da principe, laonde si puote vedere nel suo studiuolo bellissimo,<br />
che è quasi [79v] fornito, ma, fornito che sarà, vale più di ventimila scudi, per esservi tante rare <strong>pietre</strong><br />
preziose, così è tutto adornato con profili d’oro che vanno coprendo le commettiture <strong>delle</strong> <strong>pietre</strong>, che sono in<br />
quello. Che dirò poi de’ bei tavolini che sono in quella di bianco e nero di paragone? Un altro si potrebbe dir