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che sono in varii tempii di Firenze, s’io volessi dire che le <strong>pietre</strong> sono utili alla città, palazzi, casamenti,<br />
come si vede oggi il gran palazzo de’ Pitti, Strozzi e Medici; e molte altre fabbriche degne si potrebbono<br />
nominare nella città, e fuor di essa città, che fanno stupir tutti i forestieri che le considerano.<br />
5. [45r]. Non è ancora da maravigliarsi che di rozze <strong>pietre</strong> si cavano sì belle figure, che rappresentano uomini<br />
e donne con vestimenti finissimi per opera di commessi e conservata per essi la memoria loro?<br />
6. Non si vede ancora battaglie e fatti d’arme come nelli archi trionfali di Roma?<br />
7. Le <strong>pietre</strong> non ci servono a macinarci i grani ed infragnere l’ulive, acciò possiamo cavar l’olio tanto utile al<br />
vitto umano?<br />
8. Le <strong>pietre</strong> dette lavagne che vengono di Genova non sono in nostra utilità a coprire i tetti, acciò che le<br />
muraglie non si guastino, come s’usa a Genova ed in Firenze la cappella di Sant’Antonino in San Marco?<br />
9. Su le <strong>pietre</strong> non si scrivono i ricordi brevemente, come è usanza di tener libretti piccoli di <strong>pietre</strong>?<br />
10. Su le <strong>pietre</strong> non si possono disegnare istorie, come si vede nel salon ducale esser dipinto su le lavagne<br />
istorie bellissime?<br />
11. Delle <strong>pietre</strong> non si cava l’azzurro finissimo detto azzurro trasmarino, che si cava <strong>delle</strong> <strong>pietre</strong> lapis lazzuli,<br />
che serve a’ pittori a dar sì bel colore azzurro?<br />
12. [45v]. Non si disegna su le <strong>pietre</strong> lavagne l’istorie dall’ingegnosi giovani per imparare a disegnare?<br />
13. Ne’ vasi di <strong>pietre</strong> varie non si pestono tante erbe buone ai corpi umani?<br />
14. Nelle <strong>pietre</strong> varie non si scolpiscono i pitaffi e memorie d’uomini illustri, come nei porfidi, serpentini e<br />
marmi, come si vede in Roma ed in Firenze?<br />
15. Le <strong>pietre</strong> ridotte a belle forme, com’a guglie, colonne, cavalli e pili, non sono di gran memoria, come<br />
furono le guglie fatte dai Regi d’Egitto e dall’Imperatori Romani condotte a Roma?<br />
16. Le <strong>pietre</strong> varie, che si cavano dalla terra, sono di numero grande sì come sono le piante, i pesci, le stelle,<br />
gl’uccelli, che di ciascheduna sorte ne numeriamo millecinquecento, ma son un numero infinito; così son le<br />
<strong>pietre</strong> in tanti colli, monti, fossati, paesi; di tante sorte sono le <strong>pietre</strong> e variano in colori, in grandezze, in<br />
durezze, e tante sono state dall’antiquarii trovate e di nuovo se ne trovano e troveranno, che si può dir che<br />
sieno un numero infinito. [46r]. Non son sì utili le <strong>pietre</strong> ai fondamenti <strong>delle</strong> città, palazzi e case?<br />
17. Delle <strong>pietre</strong> non si fanno sì buone calcine, come del travertino, alberesi e <strong>delle</strong> frombole di varii fiumi?<br />
18. Le <strong>pietre</strong> non ci tengono i nemici lontani, poiché si mettono nell’artiglierie, si traggono ancora dalle torri,<br />
così ancora ci tengono lontani gl’animali che ci vogliono nuocere ed uccidere?<br />
19. Le <strong>pietre</strong> non son sì utili alli scogli ed isole del mare, così ai monti e colli, come dice Plinio, che va<br />
assomigliando la carne umana alla terra e l’ossa a le <strong>pietre</strong>, e come l’ossa abbracciono e legono la carne e la<br />
carne l’ossa, così legono le <strong>pietre</strong> i monti, che non sieno portati via dalle furie dell’acque e dei venti?<br />
20. Le <strong>pietre</strong> non sono aiuto ai poveri che lavorano come picconieri, scarpellini, carradori, mulattieri che le<br />
portano alla città, segatori, commettitori di tavolini, scultori, lustratori, ed altri che vivono intorno a lavo<br />
[46v] rar <strong>pietre</strong>, che mi par gran carità a dar che fare ai poveri ed in parte abbellire i tempii di Dio e palazzi<br />
con bei casamenti? Per questi due fini mi son messo a far questo libro, per aiutare i poveri, secondarie, per<br />
abbellire la città, terre e castella.<br />
21. Non si vede l’ingegno dell’uomo così grande che in una pietra farà una città, come ho visto io la città di<br />
Firenze in una pietra poco maggiore d’uno scudo d’argento, ed in una pietra quanto un’ugna far cavalli,<br />
insegne e battaglie e così animali tanto piccoli, che non si scorge le parti loro se non da occhi aquilini?<br />
22. Le <strong>pietre</strong> preziose sono utili a chi ha a far viaggi grandi, perché si carica poco, cioè di <strong>pietre</strong> di valsuta<br />
che tengono poco luogo e vagliono assai, cioè cinquemila scudi, ventimila e tal pezzo di diamante centomila<br />
scudi, che di questi ne ha il Gran Turco e simili monarchi del mondo.<br />
23. Le <strong>pietre</strong> son molto care ai principi, poiché ne le lor gallerie e guardarobe son <strong>pietre</strong> ridotte a bellissime<br />
statue d’uomini e quando ti hanno mostro [47r] le lor gallerie, dove son tante statue, ti hanno fatto gran<br />
favore. Oggi in Firenze n’è tante statue ed anticaglie, sì nei palazzi ducali, sì nei palazzi e casamenti de’<br />
signori Fiorentini, che non hanno invidia a città nessuna, se non a Roma.<br />
24. Le <strong>pietre</strong> non son sì utili ai maestri del disegno e pittori per macinar loro i colori sul porfido e serpentino?<br />
25. Non è vero che le <strong>pietre</strong> tirono gl’uomini virtuosi a far sì gran viaggi per veder quelle? Perché andiamo a<br />
veder Roma e Firenze e l’altre città, se non per veder <strong>pietre</strong>, guglie, colonne, colossi, pili, tazze, giganti,<br />
statue d’uomini e donne, gruppi di figure d’animali, così tempii, casamenti, palazzi? Non facciam viaggi per<br />
vedere terra inculta, boschi, ma sì bene per vedere <strong>pietre</strong> ridotte in buone forme; questo dico per rispondere a<br />
certi ignoranti privi d’ingegno, che biasimano le <strong>pietre</strong> senza ragione. Meriterebbono non abitare nella città<br />
questi tali, dove sono sì belle abitazioni fatte con le <strong>pietre</strong> ed adornate con esse, ma di stare alla campagna<br />
con le bestie che per loro abitazione [47v] hanno grotte, caverne e tane.