BMW R 1200 GS 2013 - Moto.it
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Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine » Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
il terribile incidente di Barcellona, forse avrebbe<br />
potuto vincere. La stagione si chiude sulle note<br />
della splendida v<strong>it</strong>toria a Valencia di Troy Bayliss,<br />
che rientra in <strong>Moto</strong>GP dopo due anni d’assenza e<br />
domina prove e gara con una facil<strong>it</strong>à quasi sconcertante.<br />
2007: il primo t<strong>it</strong>olo e l’era Stoner<br />
Il 2007, primo anno della categoria 800, è una<br />
vera doccia fredda per le Case giapponesi: Stoner<br />
domina la prima gara, la Desmosedici divora<br />
il rettilineo di Losail con una superiod<strong>it</strong>à che fa<br />
sorgere addir<strong>it</strong>tura qualche sospetto di irregolar<strong>it</strong>à,<br />
e il resto del campionato è quasi leggenda.<br />
Dieci v<strong>it</strong>torie, quattro podi e cinque pole pos<strong>it</strong>ion<br />
fruttano a Casey Stoner il suo primo t<strong>it</strong>olo<br />
iridato e porta a Bologna un Mondiale (anzi due,<br />
perché con il contributo di Capirossi e della sua<br />
v<strong>it</strong>toria a Motegi Ducati conquista anche l’iride<br />
nella classifica costruttori) su cui nessuno, fino<br />
al giorno prima, avrebbe mai scommesso. Ducati<br />
diventa la prima Casa non giapponese a vincere<br />
un t<strong>it</strong>olo mondiale dal 1973. L’anno successivo<br />
Stoner continua dove aveva lasciato, vincendo la<br />
prima gara e lottando per tutta la stagione con<br />
Valentino Rossi nonostante la Desmosedici si riveli<br />
meno compet<strong>it</strong>iva per tutta la prima metà del<br />
mondiale. Alla fine i postumi di un infortunio e tre<br />
scivolate (fra cui quella della controversa gara<br />
di Laguna Seca, dove Casey riesce comunque<br />
a chiudere secondo) relegano la coppia Stoner-<br />
Ducati al secondo posto. Il 2009 sembra l’anno<br />
del riscatto: in sella alla nuova Desmosedici Stoner<br />
vince la prima edizione della gara in notturna<br />
della storia della <strong>Moto</strong>GP, in Qatar, prosegue con<br />
un podio a Jerez e regala la v<strong>it</strong>toria al Mugello alla<br />
Ducati per la prima volta. Purtroppo è anche l’anno<br />
del problema fisico – poi attribu<strong>it</strong>o ad un intolleranza<br />
al lattosio – che spinge l’australiano a<br />
prendersi una pausa di riposo che lo vede saltare<br />
tre gare. Il rientro è di quelli clamorosi, con il podio<br />
all’Estoril e due v<strong>it</strong>torie consecutive a Phillip<br />
Island e Sepang. Nel 2010 Ducati torna alla configurazione<br />
Big-bang per il motore, nel tentativo<br />
di rendere più guidabile una Desmosedici che<br />
dall’avvento del monogomma fatica a sfruttare i<br />
suoi punti di forza. Stoner e Hayden faticano per<br />
tutta la stagione fino alla svolta di Assen, dove<br />
l’australiano inizia una serie di podi per poi vincere<br />
ad Aragon e chiudere il mondiale in crescendo,<br />
con tre v<strong>it</strong>torie interrotte solo da due cadute<br />
in Malesia e Portogallo. A fine anno, come del resto<br />
annunciato da inizio stagione, Stoner abbandona<br />
Ducati per passare in Honda e si apre l’era<br />
Rossi con un generoso Nicky Hayden a fare da<br />
tra<strong>it</strong> d’union verso la nuova avventura.<br />
Nel frattempo, in Superbike…<br />
Con l’ingresso in <strong>Moto</strong>GP Ducati non molla certo<br />
la presa in SBK. La debuttante 999 domina il<br />
Mondiale 2003 con Neil Hodgson Campione del<br />
Mondo e Xaus vice; il t<strong>it</strong>olo viene bissato l’anno<br />
successivo con James Toseland e Régis Laconi<br />
<strong>Moto</strong>GP<br />
protagonisti di un duello durato fino all’ultima<br />
gara, a Magny Cours, che vede il br<strong>it</strong>annico diventare<br />
il più giovane iridato di tutti i tempi in<br />
Superbike. Il 2005 non sorride alla Superbike di<br />
Borgo Panigale, che vince qualche battaglia ma<br />
perde la guerra. Nel 2006 però il discorso cambia<br />
radicalmente: il r<strong>it</strong>orno di Troy Bayliss porta<br />
in casa Ducati dodici v<strong>it</strong>torie di manche e un altro<br />
t<strong>it</strong>olo piloti. L’anno successivo però, Bayliss<br />
si infortuna nel tentativo di tenere la scia delle<br />
ormai superiori quadricilindriche e deve rinunciare<br />
al t<strong>it</strong>olo iridato. Risolleva un po’ il bilancio<br />
Niccolò Canepa, che con la debuttante 1098 vince<br />
il t<strong>it</strong>olo Superstock. Nel 2008 la 1098 bissa il<br />
t<strong>it</strong>olo SSTK nelle mani di Brendan Roberts, ma è<br />
Bayliss ad infiammare i cuori dei ducatisti. L’australiano<br />
chiude con il terzo t<strong>it</strong>olo iridato (Ducati<br />
conquista anche quello marche) una carriera che<br />
lo ha visto salire sul podio 94 volte – di cui 52 sul<br />
gradino più alto – con tre generazioni di Ducati<br />
Superbike. Troy, amatissimo dal popolo rosso,<br />
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