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PENsIERI dI 19
liBeraliZZaZioni
ascoltate le raGioni
dei tassisti
Intervista a Fabio Leviani, vice presidente nazionale di uritaxi,
da 18 anni conducente di taxi a Brescia.
di roBErTo GIuLIETTI
a
l momento di andare in
stampa, il decreto legge conosciuto
come quello sulle
“Liberalizzazioni e semplificazioni”
è ancora in fase di discussione
in Parlamento, emendamenti sui tassisti
compresi. Per capire meglio le ragioni
della protesta dei tassisti ma soprattutto
se i cambiamenti alla situazione attuale
siano a reale vantaggio degli utenti, 12
Mesi ha intervistato Fabio Leviani, bresciano,
vice presidente nazionale di Uritaxi,
“unico sindacato di soli tassisti” e
da 16 anni conducente di taxi a Brescia.
Quanti sono i tassisti a Brescia?
“Sono 103, di cui due donne e con una
media di età che va dai 35 ai 40 anni,
per una popolazione di circa 180mila
persone. Brescia è la tra le prime 5 città
per rapporto tra abitanti e taxi. In tutta la
provincia siamo 170”.
Ad oggi, chi decide questo rapporto?
Insomma chi rilascia le licenze e con
quali criteri?
“È il Comune attraverso bandi di concorso
gratuiti o a titolo oneroso, basandosi
sulle richieste del servizio espresse
sostanzialmente dai cittadini o da esigenze
contingenti. Ad esempio nelle
città di mare d’inverno sono presenti un
certo numero di taxi che nella stagione
estiva possono aumentare con licenze
stagionali”.
Mediamente, a Brescia, quanto può
costare una licenza?
“Per quelle cedute da chi già la possiede
e decide di cambiare lavoro o va in
pensione, la trattativa è libera”. In caso
di ulteriore fabbisogno il Comune potrebbe
decidere di indire bandi onerosi
partendo da 100mila euro”.
Che fine fanno questi soldi?
“L’80 per cento sono ripartiti tra i tassisti
già in esercizio a compensazione
del ‘nuovo ingresso’ mentre il 20 per
cento è destinato a infrastrutture come
le corsie preferenziali o le colonnine telefoniche”.
Per quanto riguarda le tariffe, chi le
decide?
“Il Comune in accordo con la categoria;
le tariffe vengono aggiornate ogni
cinque anni. Importante è ricordare che
con le tariffe imposte oggi i tassisti hanno
l’obbligo al trasporto. Se salta questa
condizione, i tassisti potrebbero anche
decidere se la corsa è conveniente o meno
e rifiutare il trasporto. Per avere una maggiore
trasparenza sulle tariffe, proprio in
questi giorni e in accordo con il Comune,
abbiamo individuato alcuni percorsi standard
determinando importi massimi di
tariffa. L’accordo prevede l’installazione
di totem illustrativi per favorire una maggiore
visibilità del servizio. Per fare un
esempio, dal posteggio della stazione agli
Ospedali Civili, la corsa non potrà mai costare
oltre gli 11 euro”.
Che cosa non vi piace del decreto sulle
liberalizzazioni che riguarda la vostra
categoria?
“Prima di tutto credo sia importante
fare una premessa: l’utente deve sapere
che il taxi è un servizio pubblico svolto
da privati, siamo artigiani, e dal punto
di vista economico la nostra attività
12 MESI
s
marzo 2012