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Gratta e vinci,<br />
superenalotto e spread<br />
l<br />
a ludopatia è la malattia che<br />
indica la dipendenza dal gioco<br />
d’azzardo. Fino ad alcuni anni<br />
fa questa patologia era, tutto<br />
sommato, ristretta ad una numero lim<strong>it</strong>ato<br />
di persone come i “maniaci” dei casinò<br />
o i giocatori delle bische clandestine.<br />
Ancora oggi nei locali pubblici <strong>it</strong>aliani<br />
sono proib<strong>it</strong>i giochi di carte come il poker,<br />
il ramino, il mazzetto, il mercante in<br />
fiera, e tanti altri più o meno conosciuti,<br />
perché vengono considerati con un contenuto<br />
“d’azzardo” pericoloso per la società.<br />
Secondo i dati diffusi recentemente<br />
dal senatore Pisanu, presidente della<br />
commissione antimafia, sono oltre tre<br />
milioni gli <strong>it</strong>aliani ammalati di ludopatia.<br />
Oggi però la maggior parte di questi non<br />
si chiude in casa con amici per una part<strong>it</strong>ella<br />
trasgressiva o in ambienti sordidi<br />
con rischi ben maggiori, ma si dedica a<br />
questo vizio con strumenti legali privati<br />
(quasi sempre gest<strong>it</strong>i da organizzazioni<br />
mafiose e malav<strong>it</strong>ose) o addir<strong>it</strong>tura pubblici<br />
con cui lo stato drena ulteriormente<br />
le quasi sempre misere risorse di questi<br />
c<strong>it</strong>tadini deboli e indifesi.<br />
Il poker on line, le slot-machine, il superenalotto,<br />
il “gratta e vinci” e tutta<br />
una pletora di lotterie invadono la nostra<br />
v<strong>it</strong>a. “Gioca con moderazione”<br />
raccomandano con ipocrisia le attraenti<br />
pubblic<strong>it</strong>à. Già, come dare una Ferrari<br />
in mano a un diciottenne neopatentato<br />
e dirgli di andare in prima. A tutto questo<br />
si aggiungono le scommesse di ogni<br />
genere e tipo, di facile accessibil<strong>it</strong>à sia in<br />
internet sia in locali fisici, autorizzate o<br />
illegali. Il nostro eserc<strong>it</strong>o di tre milioni<br />
di persone, anche quando non trasforma<br />
il proprio vizio in tragedia, conduce una<br />
v<strong>it</strong>a di rinunce: non risparmia più, fatica<br />
a pagare le bollette, ad andare in pizzeria,<br />
a comprarsi un vest<strong>it</strong>o o a fare una<br />
vacanza. E in questa s<strong>it</strong>uazione spesso<br />
trascina, oltre che se stesso, anche congiunti,<br />
parenti e amici.<br />
L’<br />
APERITIVO<br />
E poi arriva lo “spread”. Lo spread?<br />
Cos’è lo spread? Un nuovo gioco d’azzardo?<br />
No, lo spread delle borse e dei<br />
t<strong>it</strong>oli di stato! Ma che c’azzecca lo spread<br />
con la ludopatia? C’entra, c’entra. I famigerati<br />
“derivati” che tanti danni hanno<br />
fatto all’economia non sono altro che<br />
scommesse, vere e proprie scommesse<br />
legalizzate della finanza. Si scommette<br />
che un t<strong>it</strong>olo vada bene o che un t<strong>it</strong>olo<br />
vada male, che un paese crolli e vada<br />
in “default” (fallimento). Dal 2008 le<br />
banche non mettono più nei listini i cosiddetti<br />
derivati Otc (over the counter,<br />
da banco; proprio come i farmaci senza<br />
ricetta), ma li offrono a invest<strong>it</strong>ori “professionali”.<br />
Questi prodotti finanziari<br />
hanno la caratteristica di farti guadagnare<br />
tanto, anche 20/30 volte il valore della<br />
scommessa, o di farti perdere tanto e,<br />
a differenza dei t<strong>it</strong>oli di borsa e dei t<strong>it</strong>oli<br />
di stato – con i quali si guadagna quando<br />
hai comprato a poco e rivendi a tanto –,<br />
nel caso dei derivati Otc si possono guadagnare<br />
cifre enormi, anche quando un<br />
t<strong>it</strong>olo crolla. Proprio così, da non credere!<br />
Assolutamente nello stesso modo<br />
di quando si scommette in Inter-Real<br />
che l’Inter perda. E siccome sappiamo<br />
quante truffe, quanta illegal<strong>it</strong>à ci siano<br />
nelle scommesse su part<strong>it</strong>e di campionato,<br />
dietro le bische o le slot machine,<br />
possiamo pensare che la finanza ne sia<br />
esente? Possiamo pensare che le mafie,<br />
pronte a divorare ogni nuova opportun<strong>it</strong>à<br />
di guadagno o riciclaggio, stiano<br />
discretamente fuori da questo immane<br />
business? Solo che in questo caso li chiamiamo<br />
pudicamente “speculatori”; non<br />
sono persegu<strong>it</strong>i, non vanno quasi mai in<br />
galera, anzi permettiamo che attacchino<br />
e mandino sul lastrico un paese dopo<br />
l’altro, come fa il banco di un casinò di<br />
Las Vegas con gli sprovveduti giocatori<br />
di un tavolo di roulette.<br />
Giorgio Costa<br />
12 MESI<br />
9<br />
marzo 2012