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XX
CoMe Tornare all’eConoMIa reale?
È la prima crisi dell’epoca globale o l’ultima dell’età
postindustriale? La crisi del terziario – banca e finanza,
ovvero i simboli della new economy (il valore
senza ricchezza) – si sta rivelando sempre più come
crisi dell’età postindustriale, o quantomeno di un
certo modo di esaltarne gli eccessi. Una crisi che ha
riportato di attualità il secondario, la manifattura
dell’era industriale ossia l’emblema della old economy
(la ricchezza senza valore).
Tornare alla economia reale è giusto e salutare a
condizione che si eviti un duplice errore. Il primo
è quello di far diventare la manifattura un appello
astratto o un discorso alla moda come è stato fino
a ieri il richiamo alla finanza. Il secondo è quella
sorta di specularità esiziale e corrività convenzionale
secondo cui, mentre la vecchia economia era
ricchezza senza valore, la nuova economia è valore
senza ricchezza. A entrambe occorre invece riconoscere
il duplice connotato di risorsa reale – se è
l’industria a produrre ricchezza, la finanza la trasferisce
creando valore – cui va attribuito un equivalente
nominale e una congrua valenza convenzionale,
lasciando perdere l’aspetto volatile e virtuale
Come
diventare
interfaccia
tra i due nord
del paese?
VI
12 MESI
mArzo 2012
che infiniti lutti addusse
all’economia globale («e che
molte anzitempo all’Orco
travolse alme d’eroi», per
dirla, in senso metaforico,
con l’Omero di Vincenzo
Monti). Globale, per inciso,
perché la globalità plane-
Economia
aldo Bonomi.
taria e la modernità contemporanea, fenomeni per
loro natura omologanti e unificanti, hanno azzerato
le diversità ereditate dal Novecento, non potendosi
più distinguere oggi tra economia capitalistica e
socialistica o tra economia occidentale e orientale
(la Cina ne è un esempio con il mix tra dittatura
politica comunista e libertà economica capitalista,
dispotismo politico nello Stato e liberismo economico
del mercato). Niente
di nuovo poiché già quarant’anni
fa Ugo La Malfa
diceva che “il meccanismo
è neutrale”, intendendo per
tale il meccanismo oggettivo
del processo di accumulazione,
pressoché identico
sotto ogni latitudine politica
e ogni sistema econo-
In difesa
dell’economia
reale
non quella
astratta
di cui tutti
parlano
ma quella
concreta
che pochi
conoscono