Storia religiosa II - Dott. Faustino Nazzi
Storia religiosa II - Dott. Faustino Nazzi
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a Modoletto risale al 1280, quando venne benedetta la prima pietra dal vescovo di Cittanova,<br />
Simone vicario del patr. Raimondo della Torre (1273-1299), quindi consacrata nel 1290 dal<br />
vescovo di Trieste Brissa di Toppo (VIDULLI 2008, p. 130). La dizione di monaco più che al<br />
sacrestano dovrebbe corrispondere ad eremita, quale risulterà il tipo di religioso che si<br />
riscontrerà anche in seguito sul posto a servizio della chiesa. Che lavorasse o facesse lavorare<br />
quei campi sempre li assumeva in proprio a titolo di massaro. Il villaggio di Modoletto ora è<br />
praticamente scomparso e non sopravviverà nella storia come villaggio, sostituito dal titolo<br />
della chiesa di San Bernardo.<br />
“*Contro la signora (…) di Lauco. Sentito Floriano decano che asserisce come la sig.<br />
stessa permise a certe abitazioni di degradarsi fino alla rovina, si decise di assegnarle una<br />
scadenza fino alla festa di san Michele prossimo per ripararle e costruirle ex novo alla<br />
bisogna e la si informi che il capitolo, se non lo fa, assegnerà ad altri il terreno”. Se la<br />
padrona è una donna significa che è vedova e forse non è in grado di gestire proficuamente il<br />
tutto, come risulta dalla minaccia finale del capitolo.<br />
“*Sul conto del rev.do Bernardo Chont si decise che entro 15 giorni deve presentare i<br />
conti del suo ufficio di tesoreria sotto pena della residenza”. I ritardi nelle varie<br />
amministrazioni erano organici; decisivo era che alla fine quadrassero ed accontentassero<br />
tutti, utopia che sta all'origine del ritardo.<br />
“*Sull'ornato ecc. Visto che il rev.do Battista di Venzone, che fu ufficiale incaricato<br />
dell'ornato, rinunciò, fin d'ora s'incarichi persona idonea ad esercitare ed a rendere conto<br />
dell'amministrazione. A tale ufficio fu deputato il rev.do Daniele de Puppis presente che<br />
giurò secondo le formalità previste e subito presentò come garante il rev.do Ludovico di<br />
Valvasone e chiunque altro egli intendesse. Quindi, vista l'urgenza ecc., si decise di prendere<br />
a mutuo 100 ducati dei denari che si trovano nella cassa della sagrestia per l'acquisto di 5<br />
cappe ed altre cose necessarie al presente per l'ornato ecc., restituendo il tutto, prelevando<br />
dai primi denari che giungeranno in mano del capitolo o dell'incaricato, nonostante qualsiasi<br />
urgenza alternativa. Il rev.do Marino de Bitonto” è ammalato ed impotente; provveda “*al<br />
suo posto” il nipote, come “*alla celebrazione delle messe ed alle altre cose nonostante che<br />
appartengano ad un ordine diverso. Ugualmente il rev.do Giovanni di Fagagna, tenuto conto<br />
della sua gravissima infermità ed impotenza nonché povertà estrema, si decise che finora sia<br />
scusato per la casa e la braida e che provveda a locarli ad altri ed informi il prete di Santa<br />
Maria del Monte che ne è interessato e che d'ora in poi non venga punito per le messe, ma<br />
s'incarichi persona che se ne assuma il compito” 32 . La vecchiaia, gli acciacchi, le malattie<br />
costringono questa società a gestirsi con estrema precarietà, che, come stato effettivo, doveva<br />
ecclesie Sancti Bernardi pro usu suo, successorum quoque suorum eo condecenti pretio quod videbatur expedire et<br />
hanc recognoscere locationem de novem in novem annis”. AMC Perg to. V<strong>II</strong>, doc. 11-4-1280 n. 115. La raccolta delle<br />
pergamene capitolari in 14 tomi sono dovute al can. Michele Della Torre Valsassina nel 1837. Gli originali sono<br />
preceduti da brevi regesti, ma la maggior parte delle pergamene sono state estratte e raccolte in amplissimi cartolari<br />
alla moderna, tanto che si sono dovuti costruire dei mobili con cassetti ad hoc, con non poco disagio di chi consulta,<br />
degli archivisti e del materiale stesso: ad ogni 'scoperta' un genio. Il sottoscritto ha privilegiato le pergamene che si<br />
riferivano alla Slavia Friulana.<br />
32 AMC Def n. 19, 20-1-1465, p. 71. “Contra dominam... de Lauco. Audito Floriano decano asserente quod ipsa<br />
domina permisit certas domos tendere in ruinam, diffinitum fuit quod assignetur terminus dicte domine usque ad<br />
festum sancti Michaelis proxime futurum ad fabricandas domus ipsas et quod detur sibi notitia, alias capitulum<br />
locabitur alteri”. AMC Def n. 19, 23-10-1465, p. 86. “Contra dominum Bernardum Chont, diffinitum fuit quod infra<br />
spacium XV dierum debeat fecisse calculum suum officium suum texaurarie sub pena residentie”. AMC Def n. 19, 31-<br />
1-1466, p. 94. “Super ornatu etc. Attento quod dominus Baptista de Venzon, qui fuit officialis ad ornatum, renuntiavit<br />
et ex nunc deputetur persona ydonea ad ipsum officium ornati, que persona teneatur prestare cauciones et de cetero et<br />
juret fideliter exercere et reddere rationem de administratione. Ad hoc deputatus fuit dominus Daniel de Puppis<br />
ibidem presens qui juravit in forma et illico prestitit in caucionem dominum Lodovicum de Valvesono et quicumque<br />
ipse promisit relevare. Postea attenta necessitate etc., diffinitum fuit quod recipiantur ducati C mutuo de pecuniis in<br />
sacristia existentes pro emendis quinque cappis et aliis necessariis ad presens pro ornatu etc., restituendo de pecuniis<br />
primis que devenerint ad manus capituli seu officialis aliqua exceptione non obstante. Dominus Marinus de Bitonto...<br />
in locum suum... et missis et aliis non obstante quod sit alterius ordinis. Idem dominus Iohannes de Faganea, attenta<br />
extrema infirmitate sua et impotentia ac paupertate diffinitum fuit quod ex nunc sit excusatus de domo et braida et<br />
quod provideatur locare alteri et detur notitia presbitero de Monte qui habet interesse et quod de cetero non<br />
condemnetur pro missis sed deputetur persona que asumat onus".<br />
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