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Storia religiosa II - Dott. Faustino Nazzi

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l'impossibilità di pagare, quanto per strategica negligenza. Che ci guadagnavano? La domanda<br />

è legittima perché si tratta di una prassi generalizzata. Forse qualcosa gli impiegati del<br />

capitolo.<br />

“Venditiones decimarum” del 23 febbraio del 1371: 1-“Decima Pontis” a pre Nicolussio<br />

custode della chiesa maggiore di Cividale, per 80 marche in due rate da saldarsi una a Natale<br />

e l'altra a Pasqua dell'anno successivo, pena 5 marche; garanti i can. Guido di Bologna e<br />

Marcuzio di Cividale; 2- “Plebs Sancti Leonardi” a Montino di Parma can. di Cividale “*sia<br />

i quartesi che le decime della pieve di San Leonardo con l'esclusione delle primizie” per 62<br />

marche, pena 2 marche; garante Francesco di Faedis can. di Cividale; 3- Quartese di Faedis a<br />

Francesco di Faedis can. di Cividale, per 11 marche e 20 denari, pena 40 denari; garante<br />

Montino can. di Cividale; 4- “Offitium scoyani” a pre Nicolò Lardello, per 83 denari entro<br />

Natale; garante pre Giovanni Citarutti; 5- Quartese di Remanzacco al vicario del luogo per 26<br />

staia di grano, miglio, avena e sorgo “ad canipam et mensuram capituli”, pena 1 marca, entro<br />

Natale; garante Guido di Bologna can. di Cividale; 6- Quartese di Moimacco a pre Nicolò fu<br />

Giacomo per 23 staia di frumento, miglio, avena e sorgo ed alcune altre granaglie, entro<br />

Natale, pena 1 marca; garante Varnerio vicario di Moimacco; 7- Quartese di Campeglio e<br />

decima di Albana a pre Nicolò fu Giacomo, per 4 marche e 28 denari; garante pre Giovanni<br />

Citarutto; 8- Quartese di Tapogliano a Francesco di Faedis can. di Cividale, per 9 marche e<br />

100 denari, pena mezza marca; garante Bernardo can. di Cividale; 9- Decima “Aryacerane de<br />

Grupignan” a Francesco per 13 marche e 40 denari; garante Nicolò di Filippo can. di<br />

Cividale; 10- Quartese di Ziracco a Francesco predetto per 15 staia di frumento, avena, miglio<br />

e sorgo “et quod quidem bladum”, pena 1 marca; garante Benedetto can. di Cividale; 11-<br />

Quartese di Prestento a Biagio di Capodistria mansionario per 10 marche e 100 denari;<br />

garante Nicolò di Trieste can. di Cividale; 12- Quartese di Orsaria a Leonardo can. di<br />

Cividale, per 34 staia di frumento, avena, miglio sorgo ecc., pena 2 marche; garante Ellero<br />

can. di Cividale; 13- “Decima Tulmini et lini” a Filippo fu Francescutti di Tolmino, per 170<br />

marche e 60 denari, pena 10 marche; 14- “Gastaldia Tulmini” a Ellero can. di Cividale, frutti<br />

e redditi della gastaldia e arcidiaconato 9 marche e 10 denari; garante Leonardo can. di<br />

Cividale 1 .<br />

Ogni anno alla prima domenica di quaresima il capitolo bandiva l'appalto di tutte le sue<br />

decime e quartesi; le prime di carattere feudale, gli altri a titolo di parroco delle singole cure<br />

soggette. Le cifre proposte per l'appalto erano di solito molto più alte di quelle effettivamente<br />

spuntate. In caso di contrasti il foro giuridico esclusivo era quello capitolare. Concorrevano<br />

laici e religiosi, anche se il capitolo preferiva i suoi dipendenti con in quali l'intesa in caso di<br />

insolvenze era più facile. Il vincitore dell'appalto doveva provvedersi dei garanti o fideiussori<br />

sempre sottintesa la coinvolgenza di tutti i suoi beni mobili ed immobili. In linea di principio<br />

non venivano prese in considerazione le inclemenze del tempo e l'andamento produttivo<br />

dell'annata, neppure le guerre e le devastazioni. In realtà poi si teneva conto dei contrattempi<br />

effettivi, dimostrando così che il capitolo non intendeva esserne vittima, ma rimanere<br />

protagonista. Tutti questi diritti di prelievo saranno nel tempo in vario modo contestati, ma<br />

altrettanto rivendicati, costituendo la linfa vitale del capitolo e dell'apparato religioso<br />

cividalese come l'ente di maggior peso economico dell'intero distretto.<br />

“*Donazione fatta tra vivi e testamento di pre Albertussio mansionario a favore del<br />

capitolo di Cividale. Per grazia di Dio e sano di mente e di corpo, volendo provvedere alla<br />

salvezza della propria anima”, dona al decano Ottobono di Ceneda, “*tutti i suoi diritti e<br />

1 AMC Com n. 01/02, 25-10-1295. AMC Def n. 03, 19-11-1361, p. 90. “Donatio capitulo facta per presbiterum<br />

Leonardum mansionarium de suis paramentis... Item unum paramentum... de veluto viridi cum crucibus ante et post<br />

de figuris aureis suffultum cum sindone rubea... suum... de sindone blava cum crucibus ante et post figuris aureis. Duo<br />

missalia: unum magnum et unum parvum quod magnum habet dominus Jacobus de Roma in pignore pro quinque<br />

florensibus”. AMC Def 03, 21-11-1361, p. 90v. “Spanga capituli super ortum de campo Astiludi... spangavit omnes<br />

ortos sitos super campum Astiludi ipsius ecclesie Sancti Pantaleonis quoddam lignum conficandum cum duabus<br />

clavibus super sera hostii cuiusdam arye dictorum citatorum in signum spange et hoc pro predicta spanga per censum<br />

livellarium quatuor stariorum frumenti et quatuor congiorum vini non solutum in festo sancti Michaelis nunc proxime<br />

transacto”. AMC Def 05, 32-2-1371, p. 219v. “tam quartesia quam decimas plebis Sancti Leonardi de Sclavonibus<br />

exceptis primitiis” .<br />

4

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