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Storia religiosa II - Dott. Faustino Nazzi

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isultarono pari, tale lezione rimase sospesa”. Poi fu eletto Daniele de Tergesto come l'anno<br />

precedente. Lionello però non è d'accordo “pro interesse suo”. Ad ogni modo giura “a festo<br />

sancti Hermacore ad annum duraturum”. La fabrica poteva comportare continuità di gestione<br />

se c'erano lavori in corso, ma Santa Maria del Monte in ogni caso ora un affare per il titolare<br />

ed anche in seguito darà occasione a critiche e tensioni anche gravi.<br />

Il canipario, “vigore statuti”, deve offrire un pranzo nella festa di san Bernardo. Ricorre al<br />

vescovo governatore, ma il capitolo ne nega la legittimità. Vuole ben 9 marche perché si sente<br />

troppo gravato. Sta di fatto che avrebbe dovuto organizzare parecchi altri pranzi, ciò che si è<br />

ben guardato di fare.<br />

“*Sui puntatori dell'ufficio delle messe ecc. Si decise che i raziocinatori abbiano la facoltà<br />

di moderare le condanne così come loro pare opportuno quando calcoleranno le razioni del<br />

rev.do Leonello tesoriere”. Si discute sull'eredità del rev.do Giovanni de Capellinis della<br />

quale deve restituire ben 50 ducati il rev.do Ludovico de Valvesono. Inoltre lo stesso “*quale<br />

fideiussore del rev.do Antonio de Strassoldo, sotto pena della residenza, deve, entro tre giorni<br />

dalla notifica da farglisi dal rev.do decano, saldare al capitolo quel che rimane ancora da<br />

versare del quartese di Fagagna” 40 . La famiglia nobiliare degli Strassoldo ha una presenza<br />

intensa in tutte le istituzioni friulane.<br />

“Pro altari et capellania olim domini Johannis de Capellinis”. Si presenta pre Lorenzo de<br />

Feraria, cappellano e altarista “misse relicte” dal Capellinis. “*Tenuto conto che Margherita<br />

domestica del defunto rev.do Giovanni de Capellinis, che ebbe in uso ed abitava nella casa in<br />

borgo di Ponte della detta Città di Cividale in affitto, era ed è morta”, chiede di entrare in<br />

possesso della stessa. Nella normalità le domestiche sono ben trattate dai sacerdoti; purtroppo<br />

rimane la prassi effettiva di una convivenza che comporta come minimo una partecipazione<br />

all'eredità vita natural durante.<br />

Dall'eredità di Giovanni de Capellinis il capitolo ha preso a mutuo marche... ed ora le deve<br />

restituire alla cappella “Sancte Marie de Partu”. Ma per il momento il capitolo non le ha<br />

disponibili e stende un elenco di canonici e mansionari debitori del capitolo, che promettono<br />

di saldare ecc. In questa economia medievale tutti sono debitori-creditori di qualcosa, ma tutto<br />

è solubile, finché almeno la forbice non divarichi troppo, nel qual caso la natura elimina il<br />

surplus.<br />

Il rev.do vescovo vicario concede lettere di licenza a pre Nicolò Jacobi, alias mansionario<br />

di Cividale, per poter celebrare la sua prima messa nella chiesa collegiata. “*Si decise di non<br />

concedergli il permesso per ora se prima non frequenta la chiesa e quando si vedrà che<br />

sappia leggere e risulti sufficiente, allora si radunerà un nuovo consiglio per decidere”. Si<br />

diventava preti anche analfabeti e peggio ancora in età prematura. La stima per l'ordine<br />

sacerdotale era scarsa di fronte ai ruoli amministrativi, come diaconi ed arcidiaconi, termini<br />

che non necessariamente corrispondevano ai rispettivi ordini sacri, bastando alcuni dei primi<br />

quattro ordini minori: oltre la tonsura, l'ostiariato, l'esorcistato, il lettorato e l'accolitato. Sarà<br />

il concilio di Trento a promuovere l'ordine sacerdotale, imponendolo ad ogni membro del<br />

capitolo. Se prima i popoli si convertivano in blocco e venivano amministrati globalmente,<br />

ora si convertono alla spicciolata, cioè prevale l'individualità che va tenuta presente e, più che<br />

convinta, va coartata in modi e forme più sofisticate, interpellando la coscienza e<br />

possibilmente tramite il complesso di colpa. Se prima il clero amministrava il popolo alla pari<br />

delle istituzioni politiche nella dimensione spirituale e temporale, ora si tende a promuovere la<br />

40 AMC Def n. 19, 23-1-1469, p. 178v. “Pro domina Lazara paupercula. Audita eius inopia et impotencia etc. quod<br />

ipsa non habuerit isto anno de pecuniis prebende paupertatis etc., diffinitum fuit quod dentur sibi loco elemosine<br />

solidi XL”. AMC Def n. 19, 24-4-1469, p. 190. “vigore rationis et calculi inter eos facti et celebrati ibidem de<br />

presente, computatis officiis, prebendis et omnibus datis et receptis ex quacumque causa et titulo... solvere ad<br />

beneplacitum capituli". AMC Def n. 19, 26-4-1469, p. 192v. “ad fabricam Sancte Marie de Monte quare pares<br />

fuerunt in eligendo fuit suspensa electio huiusmodi”. AMC Def n. 19, 3-8-1469, p. 200. AMC Def n. 19, 7-9-1469, p.<br />

202. “Super punctatoribus offii missarum etc. Diffinitum fuit quod raciocinatores habeant facultatem moderandi<br />

condemnaciones prout eis videbitur quando calculabunt raciones domini Leonelli texaurarii... tamquam fideiussor<br />

domini Anthonii de Strasoldo, sub pena residentie, debeat infra spacium trium dierum a notificatione sibi facienda per<br />

dominum decanum debeat satisfacere capitulo de residuo quartesii Faganee”.<br />

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