Storia religiosa II - Dott. Faustino Nazzi
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dall’interferire nel fatto. Il capitolo si allarma e promette difese ad oltranza al suo canonico<br />
contro il vicario patriarcale, insieme a tutti coloro che venissero molestati "*anche ricorrendo<br />
all’aiuto ed al sostegno del magnifico comune della nostra città di Cividale al fine di<br />
riportare una vittoria completa e garantire la stessa antica consuetudine". Questi vicari<br />
patriarcali non riuscivano a convincersi delle autonomie capitolari nella gestione delle vicarie<br />
soggette e tendevano in ogni modo a centralizzare nella propria curia la gestione delle stesse<br />
con la nomina dei titolari ed il controllo della visita arcidiaconale.<br />
“*Contro coloro che non pagano la rata per l'aumento del salario del canipario”. Visto<br />
che questi non promette “*di concludere i suoi conti ecc., si emetta loro un mandato che<br />
siano condannati se non promettano di saldare e di compiere il loro dovere o si giustifichino<br />
entro il termine di otto giorni” 47 . Bisogna aumentare il compenso, ma incombono i turchi e<br />
l'enormità di spese per gli stipendiari e rispettivi danni ai contadini e le fortificazioni della<br />
città decurtano le disponibilità dei singoli.<br />
“*Per ser Giacomo de Venustis. Fu proposto come la moglie di ser Giacomo chiese per<br />
amor di Dio” la dilazione dell'affitto “*tenuto conto che suo marito giacque a lungo<br />
ammalato e non ha alcuno che la possa sovvenire ecc. Si decise, visto lo stato estremo di<br />
povertà” di darle “*in dono e rimetterle per amor di Dio l'affitto che dovrebbe saldare di uno<br />
staio di frumento”. Una lunga malattia poteva dissestare anche una famiglia di nobili; per i<br />
poveri le malattie erano istantanee.<br />
Il motivo dell’interferenza del vicario patriarcale lo si viene a sapere da quest’altro caso.<br />
Pre Giovanni Agnule "decessit ab intestato"; l’eredità era contesa tra la "noverca"-matrigna,<br />
ser Giacomo da Udine "proximior", la chiesa ed il capitolo che appunto basa le sue pretese<br />
sull’"ab intestato". Il capitolo incarica il proprio legale-sindaco, Giovanni de Rippis, a<br />
valutare se ne valga la pena, cioè rivendica l'eredità con beneficio d’inventario. La maggior<br />
parte in questi tempi lascia conti in sospeso; un vero ginepraio per chiunque li debba<br />
districare.<br />
Per trovare facilmente un canipario e corrispondergli il dovuto “*si facciano le cedole dei<br />
soldi e l'elenco dei massari del capitolo esistenti in Cividale e si dividano tra tutti i chierici e<br />
ciascuno sia tenuto a riscuotere la sua cedola senza la residenza e una volta accettato abbia<br />
per suo salario ducati 35 e sia tenuto a mantenere un cavallo efficiente”. È come appaltare ai<br />
chierici la riscossione dei redditi dai massari capitolari di Cividale; sottinteso: quello che<br />
incassate oltre le cedole è tutto a vostro vantaggio, più incassate e più partecipate, compreso il<br />
canipario. Il cavallo era l'auto d'allora, indice di un certo benessere.<br />
Il magister Cristoforo, professor in sacra teologia, deve recarsi a Roma e chiede la<br />
possibilità di procedere alle locazioni “prout antea solebat facere”, dal momento che il<br />
presente papa Sisto IV (1471-1483), derogando “*alla bolla del capitolo al riguardo, ordini<br />
di non procedere alle locazioni, neppure a tempo e che il capitolo ed i singoli, procedendo<br />
alle locazioni, non incorrano nella indignazione e nella pena”. Si decide di rimandare la<br />
questione. Il capitolo seguiva la prassi della prima domenica di quaresima per gli appalti, gli<br />
incanti, le cedole e le locazioni prebendarie; bisognava rispettare quella data considerata la<br />
più opportuna, anche se l'urgenza suggeriva al teologo di anticipare.<br />
Ci si lamenta con il custode per la carente illuminazione della chiesa. S'incarichino delle<br />
persone. Poi si procede “*contro pre Nicolò Jacobi che ha più messe dei giorni della<br />
settimana. Si decise che, tenuto conto del fatto fisico che non può celebrare tutte le messe che<br />
ha in elenco, sia convocato e gli si deve semplicemente ordinare di lasciare due messe<br />
dell'altare maggiore e quelle delle vergini ossia di Santa Dorotea; se accetta bene, altrimenti<br />
nel caso appellasse, si proceda formalmente contro di lui e subito dopo fu convocato e gli fu<br />
47 AMC Def n. 20, 2-10-1474, p. 134v. AMC Def n. 20, 13-10-1474, p. 136. “et prebendarum supernumariarum et<br />
ornatus etc. pro tollendis murmurationibus que fiunt in dedecus capituli. Diffinitum fuit... quare res ipsa est tediosa...<br />
et reliquum cedat canonico pro mercede sua cum labor optet pretium”. AMC Def n. 20, 2-11-1474, p. 137. "etiam<br />
implorando auxilium et favorem a magnifica nostra communitate pro victoria reportanda et manutenendo<br />
antiquissimam ipsam consuetudinem". AMC Def n. 20, 28-11-1474, p. 139. “Contra non solventes ratam augmenti<br />
salarii caniparii... conclusionem rationum suarum etc. fiat eis mandatum quod condemnati sint et promittant quod<br />
solvant et debitum faciant vel scribant infra terminum dierum octo”.<br />
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