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sommario - Giustamm.it

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Prof. GIUSEPPE MORBIDELLI<br />

(Ordinario di ist<strong>it</strong>uzioni di dir<strong>it</strong>to cost<strong>it</strong>uzionale<br />

presso la facoltà di giurisprudenza dell’Univers<strong>it</strong>à<br />

La Sapienza di Roma.)<br />

Dibatt<strong>it</strong>o sulla Cost<strong>it</strong>uzione<br />

europea<br />

Dieci punti di nov<strong>it</strong>à come (prime) chiavi<br />

interpretative per leggere le innovazioni introdotte<br />

dal “Trattato che adotta una Cost<strong>it</strong>uzione<br />

per l’Europa”<br />

1. Premessa introduttiva<br />

Con la firma di oggi a Roma da parte dei<br />

Capi di Stato e di Governo del “Trattato che<br />

adotta una Cost<strong>it</strong>uzione per l’Europa”, si viene<br />

a chiudere quell’articolato processo cominciato<br />

il 15 dicembre 2001 con l’approvazione della<br />

c.d. “Dichiarazione di Laeken” che ist<strong>it</strong>uiva<br />

la Convenzione sul futuro dell’Europa, ovvero<br />

quello speciale e compos<strong>it</strong>o organismo che,<br />

presieduto dall’ex Presidente della Repubblica<br />

francese Giscard D’Estaing e da Giuliano<br />

Amato e Jean-Luc Deheane, attraverso un’ampia<br />

serie di interrogativi (incentrati essenzialmente<br />

sulla semplificazione e il riordino degli<br />

attuali Trattati, sulla necess<strong>it</strong>à o meno di incorporare<br />

la Carta dei dir<strong>it</strong>ti fondamentali nel<br />

Trattato, sulle modal<strong>it</strong>à per accrescere la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />

democratica e la trasparenza delle attuali<br />

ist<strong>it</strong>uzioni, sul problema dell’efficienza del<br />

processo decisionale e del funzionamento delle<br />

ist<strong>it</strong>uzioni, anche in vista dell’allargamento<br />

dell’Unione poi avvenuto con il Vertice di Atene<br />

dell’aprile 2004) aveva il comp<strong>it</strong>o di “esaminare<br />

le questioni essenziali che il futuro sviluppo<br />

dell’Unione comporta e di ricercare le<br />

diverse soluzioni possibili”, assicurando, come<br />

affermato nella Dichiarazione, “una preparazione<br />

quanto più ampia e trasparente possibile<br />

della prossima Conferenza intergovernativa”.<br />

Sulla base di questo mandato, quindi, la<br />

Convenzione europea, dopo 17 mesi di lavoro,<br />

26 riunioni in sessione plenaria, oltre 1800<br />

PARTE I<br />

ARTICOLI E NOTE<br />

interventi, 11 gruppi di lavoro e 3 circoli di<br />

discussione, ha terminato i propri lavori adottando<br />

per consenso la Parte I e II il 13 giugno,<br />

e la Parte III e IV il 10 luglio 2003, e consegnando<br />

a Roma il 18 luglio 2003 alla Presidenza<br />

<strong>it</strong>aliana (nella ‘classica’ semestrale rotazione<br />

alla guida del Consiglio Europeo), il “progetto<br />

di Trattato che ist<strong>it</strong>uisce una Cost<strong>it</strong>uzione<br />

per l’Europa”.<br />

Con questo (voluminoso) progetto di Trattato<br />

in mano – ai sensi dell’art. 48 del Trattato<br />

sull’Unione Europea - tornava nuovamente in<br />

capo agli Stati nazionali, attraverso i loro Capi<br />

di Stato e di Governo, il comp<strong>it</strong>o di decidere se<br />

e come dotarsi di una “Cost<strong>it</strong>uzione europea”.<br />

Una decisione che, stante l’impossibil<strong>it</strong>à di<br />

raggiungere un accordo finale durante i lavori<br />

del semestre di Presidenza dell’Unione a guida<br />

<strong>it</strong>aliana (immediatamente successivo ai lavori<br />

della Convenzione ed aperto ufficialmente il 4<br />

ottobre 2003 con la Conferenza intergovernativa<br />

di Roma), veniva presa durante il successivo<br />

semestre di presidenza irlandese al vertice di<br />

Bruxelles del 17 e 18 giugno 2004, con l’approvazione<br />

defin<strong>it</strong>iva di un testo, in molti punti<br />

peraltro ampiamente diverso da quello predisposto<br />

dalla Convenzione.<br />

2. Il disegno strutturale del testo del Trattato<br />

Il testo del Trattato che adotta (e non più<br />

“ist<strong>it</strong>uisce”) una Cost<strong>it</strong>uzione per l’Europa presenta,<br />

come ogni accordo di compromesso, luci<br />

ed ombre.<br />

Strutturalmente, esso consta di quattro parti,<br />

introdotte da un preambolo, congegniate in<br />

modo tale che, mentre nella prima parte, quella<br />

propriamente più “cost<strong>it</strong>uzionale”, si possono<br />

trovare in sessanta articoli la definizione<br />

dell’Unione, i suoi valori, i suoi obiettivi, la<br />

ripartizione delle competenze fra Stati membri<br />

e Unione, l’assetto ist<strong>it</strong>uzionale, gli strumenti<br />

d’azione, il quadro finanziario e le disposizioni<br />

per l’appartenenza all’Unione, nella parte

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