sommario - Giustamm.it
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848 GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA<br />
degli Stati membri a privarsi della garanzia<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dal principio dell’autonomia processuale:<br />
una simile scelta presuppone che<br />
ognuno dei partners rinunci a proteggere<br />
gelosamente quell’attaccamento alla propria<br />
sensibil<strong>it</strong>à giuridica ed ai propri valori che le<br />
singole comun<strong>it</strong>à statali avvertono come intima<br />
rivelazione di una ident<strong>it</strong>à nazionale<br />
ancora assai marcata, ed anzi inesorabilmente<br />
destinata a rispecchiarsi negli ist<strong>it</strong>uti processuali<br />
(oltre che nell’organizzazione degli<br />
apparati giudiziari) forse più che nella stessa<br />
disciplina di dir<strong>it</strong>to sostanziale.<br />
Per tale ragione non si intravede ancora<br />
all’orizzonte il passaggio da un sistema di<br />
regole processuali fondato - come oggi - sulla<br />
delineazione di standards di tutela ad un sistema<br />
di regole puntuali e cogenti nel quale sia<br />
possibile riconoscere un “dir<strong>it</strong>to processuale<br />
comun<strong>it</strong>ario”, incentrato su una protezione giudiziaria<br />
omologa in ciascuno Stato europeo.<br />
Questa considerazione non toglie, naturalmente,<br />
che il conseguimento della progressiva<br />
uniformazione dei sistemi di tutela giurisdizionale<br />
sia esso stesso un valore da perseguire<br />
attraverso le corti nazionali.<br />
È infatti appena il caso di avvertire che l’effettiv<strong>it</strong>à<br />
del dir<strong>it</strong>to passa per l’effettiv<strong>it</strong>à della<br />
tutela in tutte le sue componenti, e che il c<strong>it</strong>tadino<br />
comun<strong>it</strong>ario è posto in grado di percepire<br />
che la legge è uguale “in tutta Europa” solo<br />
quando riceve, nell’intero terr<strong>it</strong>orio di una<br />
Unione Europea oramai sempre più estesa ed<br />
in ogni sua parte, una giustizia resa in base a<br />
meccanismi riconducibili ad un modello intrinsecamente<br />
un<strong>it</strong>ario. Questo vale per le imprese,<br />
che in numero sempre crescente diversificano<br />
le attiv<strong>it</strong>à produttive e commerciali tra i vari<br />
Stati dell’Unione, ma vale anche per i singoli,<br />
sempre più incentivati ad eserc<strong>it</strong>are il proprio<br />
dir<strong>it</strong>to (oggi solennemente proclamato anche<br />
dalla Cost<strong>it</strong>uzione europea) di circolazione e<br />
soggiorno e pertanto sempre più desiderosi di<br />
trovare, nello Stato di destinazione, regole processuali<br />
familiari, o almeno non troppo distanti<br />
da quelli nazionali.<br />
Se il dir<strong>it</strong>to comun<strong>it</strong>ario saprà trasformare in<br />
norme e discipline coerenti i valori che il progetto<br />
di Cost<strong>it</strong>uzione europea riunisce in sé, ed<br />
i legislatori sapranno trasfondere tali norme<br />
negli ordinamenti nazionali, i giudici, in quanto<br />
interpreti privilegiati del dir<strong>it</strong>to interno e<br />
comun<strong>it</strong>ario, non mancheranno di darvi attuazione<br />
nei Fori: e sarà questo il meccanismo più<br />
rapido ed efficace per la creazione di quell’<br />
“idem sentire” europeo che da più parti viene,<br />
con forza, invocato.<br />
* * *<br />
Dott. ROBERTO CAPOBIANCO<br />
I lim<strong>it</strong>i della giurisdizione esclusiva<br />
nella sentenza della Corte<br />
cost<strong>it</strong>uzionale n. 204 del 6<br />
luglio 2004<br />
SOMMARIO: 1. Il quadro normativo in materia<br />
di giurisdizione amministrativa - 2. Le questioni<br />
di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à cost<strong>it</strong>uzionale - 3. Le considerazioni<br />
della Corte cost<strong>it</strong>uzionale - 4. Il contenuto<br />
demol<strong>it</strong>orio e ricostruttivo della sentenza -<br />
5. Il contenuto di conferma e di consolidamento<br />
della sentenza - 6. Gli effetti della sentenza -<br />
7. Conclusioni.<br />
1. - Il quadro normativo in materia di giurisdizione<br />
amministrativa<br />
La giurisdizione amministrativa è stata<br />
oggetto negli ultimi anni di numerosi e importanti<br />
interventi legislativi e giurisprudenziali.<br />
Da un lato, è stato ridotto notevolmente il<br />
suo tradizionale campo d’azione, con la devoluzione<br />
al giudice ordinario, in funzione di giudice<br />
del lavoro, di tutte le controversie relative<br />
ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche<br />
amministrazioni, prima assegnate, in<br />
prevalenza, alla giurisdizione esclusiva del giudice<br />
amministrativo (art. 68 del D.L.vo n. 29<br />
del 1993, sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’art. 29 del D.L.vo n. 80<br />
del 1998 e successivamente trasfuso nell’art.<br />
63 del D.L.vo n. 165 del 2001); dall’altro, quasi<br />
a compensazione di tale depauperamento,<br />
sono state attribu<strong>it</strong>e alla giurisdizione esclusiva<br />
del giudice amministrativo:<br />
– tutte le controversie relative a procedure di<br />
affidamento di lavori, servizi o forn<strong>it</strong>ure svolte<br />
da soggetti pubblici o dai soggetti ad essi equiparati<br />
(art. 6 della legge n. 205 del 2000);<br />
– tutte le controversie in materia di pubblici<br />
servizi (art. 33 del D.L.vo n. 80 del 1998, “rinnovato”<br />
dall’art. 7 della legge n. 205/2000);