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sommario - Giustamm.it

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864 GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA<br />

tuire la normativa statale destinata a cedere di<br />

fronte alla legislazione locale, sia sotto un profilo<br />

meramente pratico, poiché mirerebbe a<br />

risolvere un problema reale, ovvero quello delle<br />

omissioni, inerzie o inadempimenti regionali<br />

(17).<br />

Il nuovo t<strong>it</strong>olo V della Cost<strong>it</strong>uzione non ha<br />

risolto il problema della ammissibil<strong>it</strong>à delle<br />

norme statali di dettaglio recessive nelle materie<br />

regionali, tanto che è parso «imperdonabile»<br />

che in sede di riscr<strong>it</strong>tura del testo cost<strong>it</strong>uzionale<br />

non si sia finalmente fatto chiarezza sul<br />

rapporto tra le due fonti concorrenti (18).<br />

Se, in via generale, esse non sembrerebbero<br />

per il futuro più consent<strong>it</strong>e perché la clausola<br />

residuale a favore delle Regioni impedisce allo<br />

Stato di andare oltre la determinazione dei<br />

principi fondamentali che agli affida l’art. 117,<br />

c. 3 (19), il problema resta nella pratica non<br />

risolto in considerazione delle frequenti e diffuse<br />

omissioni delle Regioni nell’attuazione<br />

dei principi fondamentali. Vero è che mentre<br />

per la fase di transizione dal vecchio al nuovo<br />

ordine determinata dall’entrata in vigore del<br />

nuovo t<strong>it</strong>olo V la normativa statale cedevole<br />

nelle materie di competenza concorrente e<br />

preesistente alla riforma è stata r<strong>it</strong>enuta accettabile,<br />

dubbi di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à di tale prassi si sono<br />

posti laddove la cedevolezza da «eccezione»<br />

(17) Cfr. R. TOSI, Leggi di principio corredate da<br />

disposizioni di dettaglio: un’estensione della competenza<br />

statale senza sacrificio dell’autonomia regionale, in<br />

Giur. cost., 1985, 2678 ss. e ID., «Principi fondamentali»<br />

e leggi statali nelle materie di competenza regionale,<br />

Padova, 1985; A. ANZON, Mutamento dei «principi fondamentali»<br />

delle materie regionali e vicende della normazione<br />

di dettaglio, in Giur. cost., 1985, 1660 ss.; L.<br />

CARLASSARE, La «preferenza» come regola dei rapporti<br />

tra fonti statali e regionali nella potestà legislativa ripart<strong>it</strong>a,<br />

in Le Regioni, 1986, 236 ss. Sul punto, approfond<strong>it</strong>amente,<br />

M. CARLI, Il lim<strong>it</strong>e dei principi fondamentali<br />

(alla ricerca di un consuntivo), Torino, 1992, 204 ss. per<br />

il quale non tutti i dettagli statali possono tuttavia essere<br />

considerati leg<strong>it</strong>timi dovendosi preliminarmente verificare<br />

l’esistenza di un obbligo della Regione di legiferare e<br />

comunque avendo sempre presente che i dettagli statali,<br />

seppur recessivi, fanno sì che per un tempo più o meno<br />

lungo operi un’unica disciplina normativa che è l’esatto<br />

contrario del decentramento voluto in Cost<strong>it</strong>uzione.<br />

(18) T. MARTINES, A. RUGGERI, C. SALAZAR, Lineamenti<br />

di dir<strong>it</strong>to regionale, Milano, 2002, 176.<br />

(19) Sul punto: A. D’ATENA, La difficile transizione.<br />

In tema di attuazione della riforma del T<strong>it</strong>olo V, in<br />

diventi la «regola» nella risoluzione delle antinomie<br />

normative tra Stato e Regioni (20). Tanto<br />

che, provocatoriamente, si è sugger<strong>it</strong>o, di<br />

«eliminare i dettagli recessivi, che entrano<br />

sub<strong>it</strong>o in vigore senza dare alle Regioni il tempo<br />

necessario per adeguarsi ai nuovi principi, e<br />

di sost<strong>it</strong>uirli, quando c’è necess<strong>it</strong>à di una generale<br />

e rapida attuazione dei principi fondamentali,<br />

con una delega al Governo ad adottare una<br />

disciplina di dettaglio per quelle Regioni che in<br />

un termine dato (…) non abbiano attuato i principi<br />

statali, fissando i necessari indirizzi e cr<strong>it</strong>eri<br />

direttivi» (21).<br />

Con la sentenza 303 del 2003 la Corte ha<br />

affrontato, in termini generali, la questione della<br />

ammissibil<strong>it</strong>à di norme suppletive statali in<br />

materia di legislazione concorrente. Una tale<br />

lettura dell’art. 117 svaluterebbe però la portata<br />

precettiva dell’art. 118, c. 1, che consente -<br />

come si è visto - l’attrazione allo Stato in virtù<br />

della sussidiarietà dinamica delle funzioni<br />

amministrative e delle correlative funzioni legislative<br />

(22).<br />

Certo è che con tale sentenza, si è ricostru<strong>it</strong>o<br />

il sistema di riparto di competenze tra Stato<br />

e Regioni attraverso delle regole procedimentali<br />

(l’intesa) di fatto “riscrivendo” ex novo la<br />

Cost<strong>it</strong>uzione per quanto riguarda l’applicazione<br />

del principio di sussidiarietà (23). Il ruolo<br />

Le Regioni, 2002, 314; P. CARETTI, La giurisprudenza<br />

della Corte cost<strong>it</strong>uzionale sui rapporti tra legislazione<br />

statale e legislazione regionale dopo la riforma del<br />

T<strong>it</strong>olo V della Cost<strong>it</strong>uzione, in Id., Stato, Regioni,<br />

EE.LL. tra innovazione e continu<strong>it</strong>à. Scr<strong>it</strong>ti sulla riforma<br />

del T<strong>it</strong>olo V, Torino, 2003, 106 ss.; per una sintesi,<br />

G. TARLI BARBIERI, Legislazione statale e legislazione<br />

regionale in un recente rinvio presidenziale, in Quad.<br />

cost., 2003, 155 ss.<br />

(20) Cfr. A.M. CECERE, La cedevolezza da eccezione<br />

a regola: strumento di risoluzione di antinomie dopo la<br />

riforma del T<strong>it</strong>olo V (8 maggio 2003), in www.forumcost<strong>it</strong>uzionale.<strong>it</strong>/contributi/t<strong>it</strong>oloV<br />

(21) M. CARLI, I lim<strong>it</strong>i alla potestà legislativa regionale,<br />

in Le Regioni, 2002, 1370-1371.<br />

(22) Cfr. sul tema, A. MASARACCHIA, Norme statali in<br />

materie regionali e clausola di cedevolezza: Corte cost<strong>it</strong>uzionale<br />

tra vecchio e nuovo T<strong>it</strong>olo V, in Giur. cost.,<br />

2004, 3777 ss., spec. 3789.<br />

(23) Di «bagliori di potere cost<strong>it</strong>uente» ha parlato<br />

A. MORRONE, La Corte cost<strong>it</strong>uzionale riscrive il T<strong>it</strong>olo<br />

V? (8 ottobre 2003), in Forum dei quaderni cost<strong>it</strong>uzionali,http://web.unife.<strong>it</strong>/progetti/forum-cost<strong>it</strong>uzionale/index.htlm

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